”Questa follia per farti capire quanto sono pazzo di te, Denise”. Un messaggio d’amore che due mesi dopo assume un sapore tragico, perché Matteo Rossi, il 40enne trevigiano che aveva comperato un’intera pagine di giornale per riconquistare la fidanzata, alla fine, la ‘sua’ Denise l’ha uccisa, con un colpo di pistola alla testa. Poi con la stessa arma, una Beretta appena acquistata, si è suicidato.

Denise Morello, 22 anni, è morta all’istante. Secondo una testimonianza, mentre da dentro l’auto vedeva avvicinarsi Matteo con la pistola in mano avrebbe urlato, forse per implorarlo di non sparare. La tragedia è avvenuta nel parcheggio seminterrato di un supermercato di Montebelluna (Treviso). Una bella ragazza dai capelli biondi, lavorava in uno studio di commercialista che si trova sopra il centro commerciale. Una giovane seria, impegnata, “un angelo” l’ha definita una conoscente, che aveva iniziato a lavorare subito dopo aver conseguito il diploma di ragioneria.

Con Matteo, rappresentante di una ditta di materassi, residente a Pederobba, aveva avuto una relazione durata circa un anno, intensa. Poi si erano lasciati. Ma l’uomo non si era mai arreso all’idea di perderla. Dopo la rottura, due mesi fa, aveva tentato di riconquistarla comperando un’intera pagina di giornale, sull’edizione di Treviso del Gazzettino. “Questa follia per farti capire quanto sono pazzo di te, Denise. Tuo Matteo”, aveva fatto scrivere, con il disegno di un grande cuore. Lei l’aveva vista ma non era tornata sui propri passi.

Il giovane, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, aveva iniziato a perseguitarla e Denise si era rivolta ai carabinieri di Montebelluna. Il quarantenne era stato chiamato in caserma: una ramanzina, il consiglio di cambiare registro e lasciare in pace l’ex fidanzata. Ma qualcosa forse già covava nella mente dell’uomo, perché risulta che poco dopo abbia fatto richiesta alle autorità per ottenere il porto d’armi per “uso sportivo”. La Beretta modello ‘Iver’ con la quale ha fatto fuoco stasera l’aveva acquistata il mese scorso.

Ora i carabinieri (sull’omicidio-suicidio sono al lavoro i militari di Montebelluna e gli investigatori del reparto operativo di Treviso) dovranno accertare esattamente la dinamica. Da una prima ricostruzione, pare che Matteo abbia atteso che l’ex compagna terminasse l’orario di lavoro nello studio commercialista e verso le 19 sia arrivato in auto al parcheggio del supermarket. Denise era appena salita sulla propria vettura quando il 40enne le si è avvicinato. Un colpo soltanto, alla nuca, e la ragazza si è accasciata sul sedile di guida. La porta dell’auto è stata trovata aperta. Poi l’uomo ha rivolto l’arma contro se stesso e ha fatto fuoco una seconda volta, uccidendosi.

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