Il mondo FQ

‘Ndrangheta Lombardia, appello processo ‘Infinito’ conferma 110 condanne

I giudici del rito abbreviato hanno validato quanto deciso in primo grado nel novembre 2011 dal gup Roberto Arnaldi, riducendo lievemente le pene. Ad Alessandro Manno, capo della locale di Pioltello la pena più alta, 15 anni e 3 mesi
Commenti

I giudici della Corte d’Appello di Milano nel maxi processo ‘Infinito’ con rito abbreviato sulle cosche della ‘ndrangheta in Lombardia, hanno confermato le 110 condanne inflitte in primo grado dal gup Roberto Arnaldi nel novembre 2011, riducendo lievemente le pene. Pena più alta i 15 anni e 3 mesi per Alessandro Manno, capo della locale di Pioltello.

La decisione della prima corte d’Appello, presieduta da Rosa Polizzi è arrivata dopo 9 ore di camera di consiglio. Al termine della lettura del dispositivo, durata circa un’ora, gli imputati dalle gabbie hanno applaudito con atteggiamento ironico e quasi di sfida.

Le lievi riduzioni di pena hanno riguardato una quarantina di imputati, tra questi Alessandro Manno, che è passato da 16 anni a 15 anni e tre mesi di carcere, Cosimo Barranca, ritenuto il boss della cosca di Milano, da 14 a 12 anni di carcere, Vincenzo Mandalari, capo della ‘locale’ di Bollate, da 14 anni a 12 anni e otto mesi. Ridotta la pena anche a Pasquale Zappia, nominato ‘capo dei capi’ durante una riunione a Paderno Dugnano nel centro intitolato a Falcone e Borsellino: per lui si è passati dai 12 anni inflitti in primo grado a 9 anni in appello.

Invariata invece la pena dell’ex sindaco del comune di Borgarello (Pavia), Giovanni Valdes, che si è visto confermare un anno e quattro mesi (pena sospesa) per turbativa d’asta.

In primo grado, nel novembre 2011, con rito abbreviato vennero inflitte 110 condanne fino a 16 anni di reclusione per i presunti appartenenti alle 15 locali dell’ndrangheta in Lombardia. Una sentenza che riconobbe l’esistenza di una cupola della mafia calabrese con infiltrazioni nel settore edile e con tentativi di inquinare anche la vita politica in Lombardia.

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano

L'amato strillone del Fatto

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione