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Chi è Enrico Letta, l’uomo scelto da Napolitano per il governo

A 32 anni fu il più giovane ministro della Repubblica nel primo governo D'Alema. Ora, a 46 anni, il vicesegretario del Pd è stato incaricato di formare il nuovo esecutivo. In passato è stato vicesegretario del Ppi e ha fatto parte dei governi Amato, Ciampi e Prodi
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Nel 1998 ha battuto il record di Giulio Andreotti e a 32 anni Enrico Letta è stato il più giovane ministro della Repubblica, titolare delle Politiche comunitarie nel primo governo D’Alema. E ora potrebbe diventare il terzo più giovane premier della storia repubblicana. Il primato lo detiene Giovanni Goria presidente del Consiglio a 43 anni, seguito da Amintore Fanfani a 45 anni, uno in meno dell’uomo scelto da Giorgio Napolitano per formare il governo. Nato a Pisa nel 1966, Letta ha tre figli, ed è sposato con la giornalista del Corriere della Sera Gianna Fregonara.

Letta si avvicina alla politica grazie a Beniamino Andreatta, conosciuto nel 1990, e diventa ricercatore dell’Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione di cui è segretario generale dal 1993. In quello stesso anno, come scrive Letta nella biografia sul sito del Pd, il primo contatto con le istituzioni. Segue infatti Andreatta, come capo della sua segreteria, al ministero degli Esteri, nel governo Ciampi. Proprio Ciampi lo chiama nel 1996 al ministero del Tesoro come segretario generale del Comitato per l’euro.

Dal gennaio 1997 al novembre 1998 è vicesegretario del Partito popolare italiano. Nel novembre del 1998 entra nel primo governo D’Alema. Nel 2000 è ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema. Incarico che conserva, con il governo Amato, per il quale è anche ministro del Commercio con l’estero fino al 2001. Nel 2001 diventa deputato per la prima volta e s’iscrive alla Margherita. Nel giugno 2004 rassegna le dimissioni dalla Camera e, da capolista dell’Ulivo, viene eletto deputato europeo per la circoscrizione Italia Nord-Est (circa 173.000 voti). Nella XV Legislatura torna deputato della Repubblica italiana e tra il 17 maggio 2006 e l’8 maggio 2008 è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Prodi.

Nel 2007 si candida alla segreteria del neonato Partito democratico ottenendo, con le primarie del 14 ottobre, oltre l’11% dei consensi (391.775 voti). Nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, capolista Pd nella circoscrizione Lombardia 2, viene eletto alla Camera.  Poche settimane dopo Walter Veltroni lo chiama a far parte del governo ombra del Pd in qualità di responsabile Welfare. Nel 2009, in occasione del Congresso del Partito democratico, decide di appoggiare Pier Luigi Bersani e la mozione che lo sostiene. Il 9 novembre 2009 – dopo le primarie che eleggono Bersani segretario nazionale – viene nominato dall’Assemblea nazionale, ad amplissima maggioranza, vicesegretario unico del Partito Democratico. Alle elezioni politiche del 2013 è capolista del Partito Democratico alla Camera nelle Marche e in Campania.

Sul sito del Pd, Letta mette alcune note personali a margine della sua biografia: “Gli piace leggere tutto. Tra gli autori preferiti alcuni degli scrittori italiani dell’ultima generazione, come Santo Piazzese, Marcello Fois, Gianrico Carofiglio. E’ un appassionato lettore di Dylan Dog. Tifa da sempre per il Milan e gioca ancora oggi a subbuteo. Ascolta Irene Grandi, Elio e le Storie Tese, Vasco Rossi e Zucchero”. Letta è anche un fan della saga i ‘Pirati dei Caraibi’ ed è rimasta famosa una sua citazione lo scorso anno a un’assemblea del Partito democratico: “Il Pd deve essere un po’ meno Forrest Gump e un po’ più il pirata Jack Sparrow di Johnny Depp”.

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