La violazione del “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” è costata l’espulsione a Marino Mastrangeli, ormai ex senatore M5S, “colpevole” di avere preso parte ad alcuni talk show televisivi tra cui Pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso e a L’aria che tira su La7. A deciderlo sono stati gli iscritti al blog di Grillo che oggi hanno votato online sul portale dalle 11 alle 17. “Le operazioni di voto si sono concluse – si legge sul portale – Gli aventi diritto erano 48.292, di questi hanno votato in 19.341, ovvero il 40%. L’88,8% (pari a 17.177 voti) ha votato per l’espulsione, il restante 11,2% (pari a 2.164 voti) ha votato per il no. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato”. Un risultato contestato però dagli avvocati del parlamentare che ritengono la votazione di oggi “invalida ed illegittima” perché “non è stata preliminarmente adottata a maggioranza” dei gruppi M5S e si riservano di procedere in tutte le “opportune e competenti sedi giudiziarie”. E anche lo stesso parlamentare, di nuovo tornato nel salotto di Barbara D’Urso, ha definito la sua espulsione “una farsa con 62 accoltellatori” (sotto). [brightcove]2341176095001[/brightcove]
Secondo i legali Luigi Piccarozzi e Roberto Ricci, inoltre, la memoria difensiva presentata lo scorso 23 aprile dal senatore ai capigruppo Roberta Lombardi e Vito Crimi “è stata completamente disattesa” oltre a non aver ricevuto alcun riscontro dai rappresentanti dei gruppi. Quanto alle procedure, gli avvocati ritengono che non sia stato dato seguito al “Codice di comportamento” che prevede, in casi del genere, una decisione a maggioranza adottata da tutti i componenti dei Gruppi. Secondo Mastrangeli in occasione del voto dei gruppi mancavano 72 parlamentari mentre su 163 eletti solo in 62 hanno votato per la richiesta di espulsione.
Si tratta della prima espulsione di un eletto M5S mediante una consultazione online, dopo “le epurazioni” del consigliere ferrarese Valentino Tavolazzi, a cui sono seguite quelle di Federica Salsi e Giovanni Favia. Tutte decise però senza l’intervento della “base”. Mastrangeli, secondo quanto si legge in un post sul sito del leader M5S, “ha violato numerose volte la regola ‘Evitare la partecipazione ai talk show televisivi’ senza sentire alcun coordinarmento con i gruppi parlamentari e danneggiando così l’immagine del M5S con valutazioni del tutto personali”. In particolare, prosegue, “Marino Mastrangeli ha ripetutamente partecipato a numerosi talk show, benché l’intero gruppo lo avesse più volte invitato a desistere, anche in contemporanea allo svolgimento dei lavori del gruppo”. Nei giorni scorsi, però, il parlamentare aveva respinto le accuse spiegando di non avere violato nessuna regola.
La regola citata da Grillo è inserita nel “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” che tutti gli eletti alle ultime politiche hanno sottoscritto. In caso di violazioni, scrive Grillo sul blog, “il gruppo parlamentare può avviare la procedura di espulsione dal gruppo parlamentare del M5S”. Che funziona così: “I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l’espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L’espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch’essa a maggioranza“.
La “sentenza” del voto online, però, era data per scontata tra i parlamentari del Movimento. “Se oggi sentite un boato – scherzavano alcuni deputati poco prima di prendere parte alla riunione a Montecitorio – sappiate che staremo festeggiando la buona novella”. Qualcuno racconta che oggi lo stesso Mastrangeli avrebbe chiamato la redazione di Ballarò a caccia di una ospitata tv. Ma il talk show avrebbe detto no al senatore ormai ex 5 Stelle, “può sempre chiamare la D’Urso”, ironizza una deputata M5S prima di defilarsi per raggiungere la Sala Tatarella e prendere parte alla riunione.