Stop al pagamento della rata di giugno dell’Imu sulla prima casa e gli alloggi popolari fino al 16 settembre. In più il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. E ancora, provvedimenti per le imprese e taglio ai doppi stipendi dei parlamentari. Questi i contenuti approvati dal consiglio dei ministri con il decreto legge. A illustrare le soluzioni del governo è il presidente del consiglio Enrico Letta, che preme per una conversione in tempi rapidi: “Presenteremo il decreto alle Camere nei tempi più rapidi possibili”.
SOSPENSIONE IMU A GIUGNO SU PRIMA CASA MA ANCHE PER TERRENI AGRICOLI E FABBRICATI RURALI – ”Come primo intervento viene sospesa la rata Imu che le famiglie dovevano pagare e non dovranno più pagare a giugno – ha spiegato Letta – ci sarà tempo fino a 31 agosto, entro il quale governo e maggioranza faranno la riforma dell’Imu”. E’ il primo annuncio di Letta E la sospensione del tributo “riguarda anche gli immobili delle cooperative edilizie destinati ad abitazioni principali, gli alloggi assegnati da Iacp, i terreni agricoli e i fabbricati rurali“, aggiunge il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. Il provvedimento ”copre un 50% del gettito dell’Imu a fronte del quale ci sarà l’autorizzazione ad accrescere le anticipazioni di tesoreria per i comuni e il costo sarà a carico dello stato utilizzando”, ha po illustrato Saccomanni.
PER LA CIG “UN MILIONE TONDO” – Per la cig , per le quali il ministro Delrio aveva annunicato uno stanziamento di 700-800 milioni, “facciamo il rifinanziamento per un miliardo tondo”, ha annunciato il presidente del consiglio. Sulle coperture ”hanno a che fare in un caso con la copertura presa dalla voce di bilancio in parte dai fondi produttività che non venivano utilizzati e con un impegno scritto a rimettere le risorse”.
GIOVANNINI: “FONDI VERRANNO POI REINTEGRATI” – ”Per la produttività in bilancio c’erano 500 milionida erogare nel 2014 in base agli accordi tra le parti nel 2013: il governo ha deciso di prendere una parte, 250 milioni, che però sarà reintegrata. E’ una copertura di cassa temporanea e non ha nessun effetto sul numero di accordi”, ha precisato il ministro del Lavoro Enrico Giovannini.
STOP AL DOPPIO STIPENDIO PER I PARLAMENTARI – Nel decreto anche l’eliminazione dello stipendio dei membri del Governo con status di parlamentare. “Il nostro primo passo è la riduzione dei costi della politica – ha avvertito Letta – e infatti viene eliminato lo stipendio di ministri, vice e sottosegretari parlamentari”. E l’abolizione del doppio stipendi è “un intervento strutturale, che riguarda anche il futuro”, sostiene Letta, spiegando che “non sarebbe stata sufficiente una semplice rinuncia da parte di ognuno di noi”.
PRECARI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE –Previsto anche un focus sulle imprese: ci sono “passaggi molto importanti – illustra Letta – come la norma che fa ripartire la logica dei contratti di solidarietà, altro strumento importante per venire incontro a lavoratori e imprese”. E il ministro dell’economia rincara al dose: “L’impegno per la deducibilità alle imprese – spiega Saccomanni – si inquadra nel progetto di riforma futuro. Però è stato un elemento di riequilibrio, per indicare che c’è una precisa volontà di alleggerire il carico fiscale su imprese che producono”. Inoltre, “il Cdm sposta dal 31 luglio al 31dicembre la scadenza dei contratti per i precari della Pubblica amministrazione”.
LETTA: “SERVE STIMOLO PER ECONOMIA REALE” – “C’è bisogno di fiducia e di far calare la pressione fiscale”. Lo evidenzia il premier, Enrico Letta , aggiungendo anche che “serve uno stimolo all’economia reale”.
ALFANO: ” PRIMA PALLA DEL GOVERNO IN GOL” – “Non esprimo grande soddisfazione ma grandissima, perché la prima palla del governo è andata in gol”, ha detto Angelino Alfano. “Il governo si è incamminato su una buona strada – ha proseguito – perchè il superamento dell’Imu è un obiettivo a portata di mano e darà una boccata ossigeno per famiglie e per deducibilità alle imprese. Per coprire quanto fatto non si sono messe tasse da altre parte ma 100 per cento tagli e zero tasse”.
NUOVE NOMINE: MINNITI E FRANCO ENTRANO IN SQUADRA – Marco Minniti è il nuovo sottosegretario di Stato con delega ai servizi segreti mentre Daniele Franco è stato scelto per la carica di ragioniere dello Stato.
Il presidente del Consiglio Enrico Letta già nei giorni precedenti aveva frenato l’entusiamo: “Non sarà il decreto dei miracoli”, aveva avvertito. Il decreto in discussione, “contiene alcune scelte che ci consentono di avere 100 giorni di tempo per fare le riforme”.