La scorsa notte l’abitazione di Claudio Casadio, presidente Pd della Provincia di Ravenna, è stata colpita da due attacchi incendiari. In due orari diversi, ignoti hanno dato il fuoco alla sua auto e poi lanciato molotov contro la porta di casa, nel centro di Faenza, senza fare feriti.
Il primo attacco è avvenuto attorno alla mezzanotte quando Casadio, che era appena tornato da Ravenna dove era stato a un concerto, ha visto l’auto in fiamme e ha pensato a un guasto del motore. Ma dopo le 3 i vigili del fuoco sono dovuti tornare, questa volta per tre molotov lanciate contro il portone. Le fiamme hanno distrutto la tenda di ingresso. A quel punto sono stati allertati anche carabinieri e polizia.
In seguito a quanto accaduto una pattuglia è rimasta a sorvegliare l’abitazione per il resto della notte. Un’altra è intervenuta a presidiare la casa del sindaco faentino Giovanni Malpezzi, anch’egli esponente del Pd. Sul posto sono stati recuperati cocci di bottiglia da birra. Al vaglio testimonianze circa un paio di incappucciati visti allontanarsi.
“E’ stato un gesto eclatante, volutamente eclatante. Ma pochi commenti e lasciamo lavorare gli inquirenti, le forze dell’ordine si sono attivate tempestivamente”, commenta Casadio, ancora scosso dopo una notte di paura. Le molotov, spiega, “forse sono tre”. Nell’abitazione c’erano il presidente, la moglie e la figlia: “Ci siamo svegliati e abbiamo visto le fiamme, abbiamo chiamato i vigili del fuoco che sono arrivati subito. Danni? La nostra auto, parcheggiata nel garage, è distrutta”.
“È un fatto gravissimo, sul quale occorre fare piena luce al più presto, affinchè non abbiano il minimo spazio di azione coloro i quali fomentano l’intolleranza e la violenza”, così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, stigmatizza l’accaduto, “Rivolgo la mia piena e sincera solidarietà e vicinanza al Presidente Casadio e alla sua famiglia. Sono certo che le Istituzioni della Repubblica sapranno reagire prontamente e con efficacia per isolare coloro i quali ledono le regole della civile convivenza”.
Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, denuncia: “Quello compiuto stanotte è un assalto criminale di gravità inaudita, che turba profondamente la nostra comunità: che io ricordi mai prima d’ora si era verificato un episodio del genere nella nostra provincia”.