“Il vero problema dell’Italia è la disoccupazione giovanile. La situazione è disperata. Rischiamo di perdere una o due generazioni di giovani”. L’allarme è stato lanciato dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. “Abbiamo raggiunto un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 40%”, ha detto al convegno Crescere tra le righe in corso a Borgo La Bagnaia, spiegando che “tanti giovani non trovano lavoro e tanti altri hanno smesso di cercarlo”. Il numero uno dell’associzione degli industriali ha precisato che ”in Italia abbiamo una questione meridionale seria, ma abbiamo anche un Nord che ha rallentato. I suicidi degli imprenditori sono concentrati essenzialmente al Nord, in modo particolare in Veneto, una delle regioni che si è trasformata di più nel dopoguerra”. E ha aggiunto: “In Italia c’è una diffusa mentalità anti-impresa manifatturiera, abbiamo una situazione finanziariamente difficile”.
Ciò che ha affossato il Paese, secondo Squinzi, è la struttura normativo burocratica. “Il mio mandato sarà lottare contro questa complicazione, la vera sfida è semplificare il Paese”, ha detto, perché “nell’opinione pubblica è chiaro che chi fa le leggi e gestisce il Paese non è andato nella direzione di favorire le imprese”. Per quanto riguarda la riforma Fornero, ha avvertito Squinzi, “ha irrigidito i meccanismi in entrata senza rendere più semplici quelli in uscita”, auspicando una maggiore “liberalizzazione” dei meccanismi di assunzione specie per favorire i giovani. Squinzi ha quindi definito l’ex ministro “una signora di grande spirito” perché pur avendo definito la riforma del lavoro che porta la sua firma “una boiata“, la Fornero continua a salutarlo sempre sorridendo e in maniera affabile.
Il presidente di Confindustria ha poi lanciato un appello ai sindacati. “Dobbiamo metterci nel mezzo della tempesta perfetta e in questo caso remare nella stessa direzione. Non si può più scherzare”, ha detto, sottolineando che da parte dei segretari, dopo queste elezioni, “ho sentito una disponibilità nettamente superiore al passato e le nostre controparti, stanno facendo grossi passi in avanti”.
Squinzi ha infine lasciato un commento sul governo. “Credo che con il governo Letta si possa cominciare a rimediare agli errori del passato, dobbiamo sostenerci, dobbiamo essere tutti assieme”, ha detto. ”Non sono stato duro con questo esecutivo o con le forze politiche che in questo momento sostengono questo governo”, ha proseguito, “io sono stato duro con quello che è successo nel passato, perché i guai dell’Italia da qualche parte vengono e il non scegliere della politica italiana degli ultimi trent’anni è alla base della situazione difficile in cui ci troviamo oggi. Credo che con il governo Letta si possa cominciare a rimediare a questi errori del passato, dobbiamo sostenerci, dobbiamo essere tutti assieme”.