Tutto inizia con un minuto di silenzio per Fabiana Luzzi, la sedicenne accoltellata e bruciata dal fidanzato di 17 anni a Corigliano Calabro. Poi nell’Aula di Montecitorio infiamma la polemica. Prima la presidente della Camera Laura Boldrini che striglia i deputati, colpevoli di aver lasciato i banchi vuoti nel giorno in cui ha inizio la discussione generale sulla ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, infine la controversia a distanza tra Mara Carfagna , ex ministro delle Pari opportunità e Carla Ruocco, deputata del M5s.
La prima è la relatrice del provvedimento. Durante il suo intervento in Aula sottolinea come la violenza sulle donne affondi “le sue radici in una cultura dominante, profondamente indifferente o ostile a una piena uguaglianza uomo-donna“. “La ratifica della Convenzione di Istanbul – dichiara Carfagna a Montecitorio – costituisce un’occasione da non perdere per continuare ad affrontare e contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne in un’ottica globale, anche attraverso la promozione di un cambiamento culturale”. E se il suo intervento da un lato raccoglie il plauso della presidente di Montecitorio, che si congratula per la “relazione dettagliata”, dall’altro incassa l’attacco della deputata Cinque stelle.
Carla Ruocco, infatti, prima posta una foto dell’Aula semivuota, poi scrive sul suo profilo Facebook: “La Carfagna (si, la Carfagna)….ha appena letto, dinanzi ad un’aula vuota, eccetto noi del 5 stelle, una relazione sulla violenza sulle donne in cui incitava, tra l’altro, la tv a non strumentalizzare il corpo femminile nelle trasmissioni…..ma è quella stessa Carfagna????? sarà per questo che le sue colleghe pdelline sono tutte assenti??? per non assistere a questa pagliacciata???
Ma la replica di Mara Carfagna non si fa attendere. Al termine della sua relazione sul ddl di ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne si è detta dispiaciuta che il clima di sostanziale concordia sul tema sia stato incrinato dalle parole della collega, definita una “sventurata“, che anziché dedicarsi ai lavori d’aula “preferiva divertirsi su Facebook con modalità ignobili e infamanti”. “Quelle che spesso – ha aggiunto l’esponente del Pdl- usano i maschi, sono modalità che oggi ci troviamo a condannare. Donne, giovani donne che non si rendono conto del luogo dove si trovano e del rispetto che questi luoghi meritano, nè dei temi che si trattano. Che non sono in grado di capire che la violenza e la giustificazione di essa nasce proprio dall’imbecillità dei preconcetti o da battute ad effetto che purtroppo, alla fine, qualificano solo la sventurata che le fa, per quello che è”. “La migliore risposta a questa provocazione – conclude la portavoce dei deputati del Pdl – sarà l’approvazione, domani, a larghissima maggioranza, di una nuova legge a tutela delle donne”.
La Convenzione di Istanbul è il trattato internazionale di portata più ampia che ci sia per affrontare il fenomeno della violenza contro le donne. Definito dal ministro per le Pari opportunità Josefa Idem un “faro”, la sua ratifica verrà votata il 28 maggio. Sarà prevista anche la diretta tv, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo della Camera. La presidente della Camera Laura Boldrini però mette in guardia dal rischio che la ratifica italiana della Convenzione di Istanbul possa restare una “scatola vuota” se non seguiranno “provvedimenti per la messa in atto della ratifica stessa”.