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Emergenza carceri, Napolitano: “Il governo agisca rapidamente”

Il presidente della Repubblica: "Si richiedono ora decisioni non più procrastinabili per il superamento di una realtà degradante per i detenuti e per la stessa Polizia Penitenziaria"
Emergenza carceri, Napolitano: “Il governo agisca rapidamente”
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“Carenze del sistema” carcerario, con “soglie di criticità non più ammissibili”. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato per la ricorrenza del 196° anniversario della fondazione della Polizia Penitenziaria, auspica “che il Parlamento e il governo – anche riprendendo il disegno di legge sulla modifica del sistema sanzionatorio non giunto a definitiva approvazione nella precedente legislatura a causa della sua fine anticipata – assumano rapide decisioni che conducano a dei primi risultati concreti”.

“Nella ricorrenza del 196° anniversario della fondazione del Corpo – si legge nel messaggio inviato al capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Tamburino – desidero esprimere alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria il più sentito apprezzamento per l’impegno generoso e la sempre maggiore professionalità con cui adempiono alle loro funzioni. Nell’esercizio dell’attività di vigilanza loro affidata, essi fronteggiano quotidianamente le situazioni di disagio, di sofferenza e di rischio che la pesante realtà carceraria comporta consentendo di far fronte, con spirito di abnegazione e profondo senso dell’istituzione, alle carenze del sistema, che hanno raggiunto soglie di criticità non più ammissibili”.

“Come ho avuto occasione di ricordare – prosegue il Capo dello Stato – è da considerare importante il comune riconoscimento obbiettivo della gravità e estrema urgenza della questione carceraria, che rientra tra le priorità di azione del nuovo governo”. Pertanto, “si richiedono ora decisioni non più procrastinabili per il superamento di una realtà degradante per i detenuti e per la stessa Polizia Penitenziaria che in essa opera, al fine di assicurare l’effettivo rispetto del dettato costituzionale sulla funzione rieducativa della pena e sul senso di umanità cui debbono corrispondere i trattamenti relativi all’espiazione delle condanne penali”.

Da qui l’auspicio “che il Parlamento e il governo assumano rapide decisioni che conducano a dei primi risultati concreti. In questo giorno di solenne celebrazione, nel rendere omaggio alla memoria dei caduti nell’esercizio del loro dovere, esprimo ai loro familiari la vicinanza del Paese e rinnovo a nome dell’intera nazione a tutti voi, ai colleghi non più in servizio e alle vostre famiglie sentite espressioni di apprezzamento ed augurio”, conclude il Presidente della Repubblica.

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