Nsa, dietro questa sigla si nasconde il il grande ascoltatore di tutte le nostre comunicazioni. La National Security Agency non è la prima volta che fa parlare di sé. Nata per vigilare la sicurezza interna americana, attraverso il sistema Echelon, è capace di monitorare tutte le comunicazioni del pianeta e per questo è finita in passato ai clamori della cronaca.
Ora ci ricasca. Avrebbe raccolto i tabulati telefonici degli americani (non si capisce se anche i contenuti). A rivelarlo in un un rapporto esplosivo il capo della Commissione Intelligence del Senato la senatrice Dianne Feinstein: “Per quanto ne so, è stato dato un ordine dal Governo di raccogliere per tre mesi questi dati, anche se la storia va avanti da sette anni”. Questo ordine sarebbe stato vagliato da uno speciale tribunale federale, il Fisa, ai sensi del Patriot Act. Mike Rogers, il Presidente della Commissione Servizi Segreti della Camera, ha detto che il programma è stato utilizzato negli ultimi anni per fermare attacchi terroristici negli Stati Uniti, senza peraltro fornire dettagli.
Altri membri del Congresso hanno commentato”stiamo cercando di proteggere l’America e invece sembra che stiamo spiando l’America”. L’Ordine segreto di raccogliere i dati telefonici degli americani è stato dato a Verizon, anche se non è sicuro che sia rivolto solo a questo gestore telefonico. La notizia è stata rilanciata dal giornale inglese Guardian che ha pubblicato il Foreign Intelligence Surveillance Act , cioé l’ordine vagliato dal tribunale Fisa che richiede al gigante delle comunicazioni di trasferire su base giornaliera i dati. La speranza di un America rispettosa delle libertà individuali che si era portata dietro l’amministrazione Obama è andata così a farsi benedire. Le registrazioni delle comunicazione di milioni di cittadini americani, raccolte indiscriminatamente ed in massa, a prescindere da qualunque sospetto, non rende infatti migliori gli Usa di tanti altri paesi a scarso andamento democratico.
Secondo il Guardian l’ordine dato alla Nsa consiste nella raccolta della cronologia delle chiamate di ogni cliente Verizon (i numeri delle chiamate, la posizione del telefono, l’ora della chiamata, la durata della chiamata, e altre “informazioni identificative”). Proprio un grande fratello che tutto vede e tutto sa. D’altra parte, da tempo molti sostengono che il controllo delle comunicazioni telefoniche non sia che la punta di un iceberg molto più grande. Tutte le comunicazioni video e voce sono probabilmente monitorate (Echelon ha una strumentazione tecnologica che lo consente). Così capita anche per internet. Si parla non a caso di deep internet per descrivere il fenomeno di tutto quello che gira in rete o che riguarda l’uso dei nostri dati e che noi non conosciamo. Pare addirittura che in pieno deserto del Nevada ci sia una vera e propria città sotterranea in cui grandi computer delle agenzie di sicurezza americane immagazzinano e gestiscono i file di tutte le comunicazioni mondiali. Fantascienza? No, purtroppo dura realtà.
Per non parlare delle pulsioni di controllo della Rete che proprio negli ultimi tempi stanno attraversando anche le cancellerie dei maggiori paesi europei. Insomma, una gigantesca questione di privacy e di libertà, di cui nessun politico nostrano parla. Una battaglia democratica fondamentale, purtroppo ridotta da noi al ridicolo schiamazzo sull’anarchia della rete e sulle regole per vietare le intercettazioni.
Non sanno però i poveretti di essere comunque ascoltati, certo con scarso interesse viste le loro trovate.