‘La forma di ius soli che si troverà sarà figlia della nuova fotografia dell’Italia”. Lo ha affermato il ministro per l’Integrazione Cecilie Kyenge a Padova in un’inziativa pubblica a cui hanno partecipato gli studenti del liceo Cornaro dove un mese fa erano comparse scritte razziste rivolte anche contro di lei. Gli stessi allievi le avevano rimosse e avevano inviato una lettera alla Kyenge invitandola a Padova. In materia di immigrazione e cittadinanza “il Paese deve dare risposte alla nuova fotografia – ha chiarito il ministro -. L’Italia oggi è un paese meticcio dove convivono tante culture e tante persone che provengono da tanti paesi”. Di qui la necessità di cambiare nel segno dei diritti. E la risposta sull’integrazione “passa per iniziative parlamentari delle due Camere”.
“Il ministero – ha aggiunto – lavorerà sulla sensibilizzazione e semplificazione altri aspetti sono a carico del Ministero dell’Interno, della Difesa, degli Esteri e dell’Istruzione con i quali ho il compito di dialogare”. E ancora: “Contro ogni discriminazione – ha poi rilevato – c’è la convenzione di Ginevra che l’Italia ha sottoscritto, e utile per favorire l’integrazione c’è anche la necessità e la mia volontà che la politica usi toni distensivi. La politica deve essere l’esempio e uno stimolo per l’integrazione”.
Da tutte le associazioni è venuta forte la richiesta di accelerare sulle riforme per avere la cittadinanza in tempi rapidi e certi, sul diritto di voto e sui permessi di soggiorno complicati da burocrazia e costi. “Tutti i partiti, tranne la Lega – ha rilevato – si sono detti pronti a giungere ad una legge sullo Ius soli”. Però, il ministro tiene a precisare: “Per dare questa risposta e le tante altre è che il Governo deve durare cinque anni”. Ma ha anche assicurato l’attenzione del Governo prova ne è “che il premier Enrico Letta ha avuto la lungimiranza di volere questo ministero e di affidarlo ad una donna, a una madre ma anche una migrante e che ha la memoria di queste esperienza”.
Riferendosi alle scritte razziste comparse sui muri, Cecile Kyenge ha affermato di ritenere “necessario cambiare l’ottica con cui vengono percepiti questi insulti e queste offese. Infatti non sono indirizzati soltanto alla sottoscritta, ma ogni persona, e i giovani lo stanno dimostrando, stanno rispondendo e facendo vedere questa faccia dell’Italia migliore”.