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Caso Reinhart-Rogoff, l’economia dei guelfi e dei ghibellini

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Il caso Reinhart-Rogoff infiamma il dibattito della politica economica sull’austerità da oltre un mese e mezzo con scambi violenti di accuse tra i due professori dell’Università di Harvard e l’economista dell’Università di Princeton, il premio Nobel, Paul Krugman. Il caso è diventato una bandiera per ragionamenti, posizioni e scontri che si fondano esclusivamente su basi ideologiche distanti dal senso della ricerca stessa, anche se molti studi affermano l’identico concetto che un elevato debito pubblico rappresenta comunque una barriera per la crescita economica.

Ospite in collegamento: Stefano Cordero di Montezemolo – Economista e docente di finanza da Milano: “L’equilibrio di bilancio è una condizione per qualsiasi sistema economico altrimenti non c’è verso di tenere i conti in ordine e di finanziare lo sviluppo, se l’indebitamento è alto il servizio del debito assorbe tutto il reddito che viene prodotto e non ci sono più risorse per gli investimenti, l’innovazione e la crescita, è questo il pensiero che c’è dietro a questi studi sul rapporto deficit/Pil al di là del fatto che sia il 90, il 100, o l’80 percento”.




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