Un invito ad andarsene. Beppe Grillo non accetta le critiche della senatrice Adele Gambaro intervistata da SkyTg24 e chiede la sua espulsione. “Ha rilasciato”, scrive il leader sul blog, “dichiarazioni false e lesive nei miei confronti, in particolare sulla mia valutazione del Parlamento, danneggiando oltre alla mia immagine, lo stesso Movimento 5 Stelle. Per questo motivo la invito per coerenza a uscire al più presto dal Movimento”. L’articolo dal titolo “Quando uno non vale niente“, attacca la parlamentare, definendola “una che usa il progetto di milioni di italiani per promuovere se stesso e assicurarsi un posto al sole. Per questo è una che non vale proprio niente”. Il prossimo passo spetta all’assemblea: “Ne discuteremo insieme”, ha dichiarato Nicola Morra, neoeletto capogruppo a Palazzo Madama, “E’ strano che nel momento in cui io pronunciavo parole ecumenica in sala stampa, ci sia stata questa uscita”.
All’origine della discussione, le dichiarazioni di Gambaro in televisione di poche ore prima, quando aveva manifestato un disagio nei confronti dei metodi comunicativi dell’ex comico. “Stiamo pagando i toni e la comunicazione di Beppe Grillo, i suoi post minacciosi, soprattutto quelli contro il Parlamento”, ha detto la senatrice dell’Emilia Romagna. Subito dopo il tonfo elettorale in Sicilia, senatori e deputati hanno cercato di individuare le cause della perdita di voti. “Mi chiedo”, ha continuato Gambaro, “come possa parlare male del Parlamento se qui non lo abbiamo mai visto. Lo invito a scrivere meno e osservare di più. Il problema del Movimento è Beppe Grillo”.
Una dichiarazione che non ha lasciato indifferente l’ex comico genovese. E nel giro di qualche minuto aveva scrive sul sito: “Vorrei sapere cosa pensa il Movimento 5 Stelle di queste affermazioni, se sono io il problema”. Una colonna di lato che chiede i commenti degli attivisti. Poco prima sul suo blog il leader a 5 Stelle commentava con toni amareggiati il risultato elettorale. Un tipo di analisi che ha lasciato perplessa la senatrice Adele Gambaro, che ora sottolinea: “Noi il lavoro lo stiamo facendo e questo non viene percepito. Invece di incoraggiarci, scrivendo questi post ci mette in cattiva luce. Credo che altri all’interno del Parlamento abbiano le mie stesse idee. Il disagio c’è ed è evidente, ma non arriva a un dissenso vero e proprio”.
“Il Movimento è Grillo“, ha spiegato ancora Gambaro, “e forse è lui che dovrebbe ragionare su quanto fatto in questi tre mesi. Non metto in discussione la sua leadership, ma se fossi in Grillo rifletterei molto attentamente. Perché sono stati commessi errori molto gravi”. Quindi, sull’esito elettorale alle amministrative, ha aggiunto: “Due comuni al M5s non sono un successo, ma una debacle elettorale. Inoltre ci sono percentuali molto basse”. Secondo la senatrice 5 stelle, “bisogna cambiare radicalmente il modo di porsi. Le idee sono buone e forse siamo ancora in tempo per recuperare. Certo i risultati delle amministrative non sono incoraggianti”. E’ la più anziana delle senatrici emiliane, 48 anni e consulente, è nata a Genova, ma vive a Bologna con marito e due figli. Stimata dal gruppo, nei giorni scorsi aveva già fatto discutere per alcune considerazioni moderate sulle voci critiche di una parte dei parlamentari : “Il dissenso va ascoltato e non represso“.
LE REAZIONI DEI PARLAMENTARI
Duri i commenti dei colleghi della Gambaro, anche c’è chi assicura che i suoi disagi non siano isolati ma riguardino una nutrita parte del gruppo. “Ricordo alla senatrice”, ha scritto Manlio Di Stefano, deputato della Lombardia sulla sua pagina pubblica: “che se si trova oggi in Parlamento a esprimere le sue riflessioni da politico navigato lo deve al Signor Beppe Grillo e a tutti gli attivisti che partendo dalle sue parole hanno costruito tutto questo. La invito a una doccia di umiltà”.
Così il deputato Giorgis Sorial che si augura ci possa essere una discussione in assemblea: “Espulsione? Insieme va discusso il comportamento di alcuni, in realtà pochi, parlamentari che mettono in difficoltà il gruppo ed oscurano il nostro lavoro. Beppe ha la nostra solidarietà e a breve faremo un comunicato congiunto”. Contrario alla cacciata a priori anche Ivan Della Valle che dice: “La senatrice faccia una seria riflessione. Se pensa che il problema è Grillo, deve capire se vuole ancora far parte di un Movimento dove il 99% dei componenti non la pensa come lei. E’ una riflessione che spetta a lei”. Si unisce al coro Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera: “O è in cattiva fede o ha sbagliato gruppo”. Infuriato è invece Alessandro Di Battista, deputato e tra i fedelissimi di Grillo: “Abbiamo tanti nemici all’esterno, ma da sempre il vero pericolo è all’interno, abbiamo la possibilità combattendo di cambiare la storia di questo paese in macerie e tu accusi Beppe, un esempio di attivismo, un italiano che rischia la vita per far diventare questo paese normale? Non ho parole senatrice”. Non piace a deputati e senatori l’attacco diretto al leader. “Senza Beppe”, ricorda Vega Colonnese, “il Movimento 5 Stelle non me lo immagino. E basta con le sciocchezze. Bisogna essere abbastanza liberi per accettare una persona molto carismatica come tuo pari se non lo sei fanno bene a chiamarti grillino”. Secca la risposta del capogruppo alla Camera Riccardo Nuti: “Il problema in questo Paese sono la coerenza e l’onestà e la colpa di Beppe Grillo è di avere queste caratteristiche da sempre. Il M5S è Beppe e Beppe è il M5. Beppe è liste pulite, rinuncia e abolizione dei rimborsi elettorali, è denuncia scandalo Parmalat, è reddito di cittadinanza, è la speranza di cambiare veramente il Paese”.
Ma la posizione di Adele Gambaro non è isolata. In molti negli ultimi mesi hanno espresso disagi per i toni forti dell’ex comico genovese. “A volte”, dice Aris Prodani, “le sue dichiarazioni ci mettono in difficoltà”.