Gattofili in crisi d’astinenza, ci siamo quasi: a Parigi sta per arrivare il primo bar dei gatti. Un locale, cioè, dove accanto a una selezione di pasticcini si potrà godere della compagnia dei felini. Non dei propri, ma di quelli del locale. Un sorso di tè e una carezza all’adorato micio “in prestito”: in una città gattara come la Ville Lumière non poteva mancare un posto del genere. Obiettivo: fare in modo che «tutti gli amanti dei mici che non ne possiedono a casa possano approfittare della loro compagnia al bar». L’idea è di Margaux Gandelon, imprenditrice francese, amante dei gatti, che sta raccogliendo la somma necessaria per l’apertura del locale grazie a una piattaforma di crowdfunding.
La licenza c’è già, ora mancano poche migliaia di euro per arrivare ai 40.000, il budget necessario a realizzare il sogno del primo “cafè” des chats” di Francia. La data di inaugurazione è prevista per il prossimo agosto. Location, il quartiere del Marais. Perfetto per un aperitivo alternativo con amici pelosi ai propri piedi. Sarà come avere un gatto, senza dover pensare a pulire lettiere o a comprare scatolette. Nessun timore per la sicurezza, ci sono precise norme igieniche: «Il locale ospiterà al massimo una decina di gatti» spiega la titolare, «inoltre tutti i felini avranno un libretto sanitario. Ogni dipendente del bar sarà responsabile di due o tre gatti e dovrà fare un check-up settimanale e assicurarne l’igiene quotidiana. Un veterinario li visiterà ogni tre mesi. E i clienti che lo desiderano, potranno anche adottarli».
Ultima estrosità dei parigini? Non solo la loro. C’è un precedente in Europa, il “Cat Cafè” di Vienna, un bistrot popolato da gatti. La proprietaria è tale Takako Ishimitsu, non a caso una giapponese. Non a caso, perché è il Giappone la patria di questi ritrovi, i “neko cafè”, ormai popolarissimi. Ce ne sono circa 150 in tutto il Paese, specializzati in gatti neri, gatti di razza e chi più ne ha, più ne metta. Il primo ha aperto i battenti già nel 2004 a Osaka, seguito dal Neko no Cafè di Tokyo l’anno successivo. Ma il primato spetta a Taiwan: il primissimo ha aperto a Taipei nel lontano 1998. Parigini, arrivate tardi!
di Natascia Gargano
www.puntarellarossa.it
Piacere quotidiano
Parigi come Tokyo: sta per aprire il primo “bar dei gatti” della Ville Lumière
C'è un altro illustre esempio in Europa, il "Cat Cafè" di Vienna. Primi in ordine di tempo i taiwanesi, che hanno aperto un locale dedicato agli amanti dei felini nel lontano 1998. La Francia arriva tardi: riuscirà ad allinearsi al record nipponico di 150 "neko cafè" in tutto il Paese?
Gattofili in crisi d’astinenza, ci siamo quasi: a Parigi sta per arrivare il primo bar dei gatti. Un locale, cioè, dove accanto a una selezione di pasticcini si potrà godere della compagnia dei felini. Non dei propri, ma di quelli del locale. Un sorso di tè e una carezza all’adorato micio “in prestito”: in una città gattara come la Ville Lumière non poteva mancare un posto del genere. Obiettivo: fare in modo che «tutti gli amanti dei mici che non ne possiedono a casa possano approfittare della loro compagnia al bar». L’idea è di Margaux Gandelon, imprenditrice francese, amante dei gatti, che sta raccogliendo la somma necessaria per l’apertura del locale grazie a una piattaforma di crowdfunding.
La licenza c’è già, ora mancano poche migliaia di euro per arrivare ai 40.000, il budget necessario a realizzare il sogno del primo “cafè” des chats” di Francia. La data di inaugurazione è prevista per il prossimo agosto. Location, il quartiere del Marais. Perfetto per un aperitivo alternativo con amici pelosi ai propri piedi. Sarà come avere un gatto, senza dover pensare a pulire lettiere o a comprare scatolette. Nessun timore per la sicurezza, ci sono precise norme igieniche: «Il locale ospiterà al massimo una decina di gatti» spiega la titolare, «inoltre tutti i felini avranno un libretto sanitario. Ogni dipendente del bar sarà responsabile di due o tre gatti e dovrà fare un check-up settimanale e assicurarne l’igiene quotidiana. Un veterinario li visiterà ogni tre mesi. E i clienti che lo desiderano, potranno anche adottarli».
Ultima estrosità dei parigini? Non solo la loro. C’è un precedente in Europa, il “Cat Cafè” di Vienna, un bistrot popolato da gatti. La proprietaria è tale Takako Ishimitsu, non a caso una giapponese. Non a caso, perché è il Giappone la patria di questi ritrovi, i “neko cafè”, ormai popolarissimi. Ce ne sono circa 150 in tutto il Paese, specializzati in gatti neri, gatti di razza e chi più ne ha, più ne metta. Il primo ha aperto i battenti già nel 2004 a Osaka, seguito dal Neko no Cafè di Tokyo l’anno successivo. Ma il primato spetta a Taiwan: il primissimo ha aperto a Taipei nel lontano 1998. Parigini, arrivate tardi!
di Natascia Gargano
www.puntarellarossa.it
BUONO! Dove mangiano i grandi cuochi
di Francesco Priano e Luca Sommi 15€ AcquistaArticolo Precedente
Il vino del mese: Vignasilan 2009 – Contrà Soarda
Articolo Successivo
Cibo e social network: Gnammo, la community per incontrarsi a tavola
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Papa Francesco, la Sala stampa del Vaticano diffonde la prima foto dal giorno del ricovero. L’Angelus: “Sto affrontando periodo di prova”
Mondo
Ucraina, l’inviato Usa: “Distanze ridotte tra Russia e Kiev”. Zelensky cambia il capo di Stato Maggiore e annuncia il missile Long Neptune: può colpire Mosca
Mondo
Israele, terremoto allo Shin Bet: Netanyahu silura il capo Bar e denuncia il suo predecessore
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.