L’Iran perseguirà “interazioni costruttive” con il resto del mondo “attraverso la moderazione“. Il nuovo presidente iraniano Hassan Rohani nella sua prima conferenza stampa in diretta dalla tv di stato, svela i principi che guideranno le politiche dell’esecutivo, in linea con quello che aveva prospettato durante la campagna elettorale. ”Il nuovo governo sarà tollerante con gli altri paesi” e “da questo entrambe le parti ne beneficeranno, ribadisce Rohani, che prenderà ufficialmente il posto di Ahmadinejad il prossimo 3 agosto.
E proprio per questo il presidente si mostra aperto a “mostrare maggiore trasparenza sul programma nucleare“. “Il nostro programma nucleare è trasparente, ma siamo pronti a renderlo ancora più trasparente”, ha affermato Rohani, spiegando che l’obiettivo del suo esecutivo è costruire un rapporto di “fiducia” con la comunità internazione. Il nuovo presidente ha quindi definito “brutali” le sanzioni imposte dall’Occidente all’Iran per i suoi piani nucleari e ha sottolineato che attraverso il “reciproco rispetto” e la “trasparenza” possono essere rimosse. Il Paese non prevede di “sospendere il programma sull’arricchiamento dell’uranio“. Poi ha tracciato una linea dei prossimi appuntamenti del governo. “Priorità verrà data all’economia“, ha assicurato Rohani.
E conferma la soddisfazione per la sua elezione di venerdì scorso: “E’ stata qualcosa di più di un’elezione, è stato un appello della maggioranza della popolazione alla moderazione e al rispetto e contro l’estremismo – ha dichiarato Rohani – Non dimenticherò le promesse fatte prima del voto, ma quello che posso dire è che l’epoca della tristezza è finita”, ha aggiunto. ”Siamo contro il terrorismo e le interferenze di altri” paesi nella crisi siriana e “spero che con i paesi della regione e anche col popolo del paese potremo risolvere i problemi”.
Sulla questuione del nucleare arriva presto la replica dell’Aiea, l’agenzia Onu per l’energia atomica. “Il programma nucleare dell’Iran, che l’Occidente sospetta nascondere fini militari, progredisce in maniera costante e non vi sono segni che le sanzioni internazionali vi abbiano avuto impatto”, afferma il segretario dell’agenzia Yukiya Amano, che poi precisa di rimanere impegnato sul fronte del dialogo con il Paese.