Il mondo FQ

Scuola, class action vinta: a 24 istituti due milioni di euro

Commenti

Per una volta, come nella Bibbia, ha vinto Davide contro Golia. Sembrava impossibile che una piccola associazione di Bordighera, “Facciamo scuola insieme”, composta da insegnanti, genitori e studenti potesse vincere la battaglia contro Roma, contro i ministeri della Pubblica Istruzione e dell’Economia per recuperare i crediti che quest’ultimi dovevano e devono nei confronti di 24 scuole della provincia di Imperia: oltre due milioni di euro.

E invece ce l’hanno fatta grazie ad una class action che ha visto in prima linea la professoressa Paola Rottino: i due Ministeri dovranno controllare la situazione creditizia delle scuole coinvolte entro il 30 settembre 2013 e entro il 30 dicembre del 2013 dovranno liquidare i soldi spettanti a ciascuna scuola.

E’ una storia anomala questa in un Paese dove la gente perde sempre, dove nessuno più trova la forza di fare una battaglia contro Roma. La class action era stata aperta con una richiesta di messa in mora dei due ministeri nel maggio del 2011. A fronte di un sostanziale nulla di fatto al termine dei 90 giorni prescritti per legge dopo l’invio della messa in mora, l’associazione ha deciso di procedere con ricorso al Tar. Una battaglia senza precedenti che ha visto genitori, studenti e insegnanti per la prima volta insieme. Paola, l’avevo conosciuta nel 2010 alla trasmissione “Articolo 3” di Maria Luisa Busi, chiusa troppo presto da una fin troppo solerte direzione Rai. Era la fase della raccolta firme, dell’avvio della class action: un lavoro lungo, meticoloso, pacchi di carta da raccogliere e inviare al Ministero per la diffida. Non avrei mai creduto che un giorno mi avrebbe telefonato per annunciarmi la clamorosa notizia.

Inutili anche le eccezioni ai ricorrenti da parte dell’Avvocatura di Stato che ha sollevato questioni in merito alla “carenza di dimostrazione della posizione legittimante dei ricorrenti”: il Tar di Genova ha risposto che “si tratta di soggetti che versano in una situazione di classe essendo tutti accomunati dal medesimo interesse sostanziale all’ottimale funzionamento della comunità scolastica cui appartengono, cui è strumentalmente collegata la pretesa di ottenere la regolare erogazione dei finanziamenti previsti”.

Per i Ministeri, che potranno comunque appellarsi, si tratta di una sconfitta che ci si augura possa essere un favorevole precedente per chi in questo Paese non si arrende. A Imperia, di fronte alla mancanza di fondi negli istituti necessari al funzionamento delle scuole, hanno alzato la testa e hanno vinto. In Italia è ancora possibile. Loro ce l’hanno dimostrato.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione