Certo nel ’65 forse non si parlava di cervelli in fuga, piuttosto di cittadini del mondo. Ma Leoluca Criscione quando salutò la Sicilia e soprattutto la sua Corleone, aveva in testa quel chiodo fisso, che è un misto di nostalgia ed adrenalina e che tutti noi poi avremmo provato nelle epoche successive a bordo di un treno, di un’auto o di un aereo. Un chiodo fisso che in musica oggi è traducibile con il meraviglioso arrangiamento di “Amara terra mia” interpretato da Nabil dei Radiodervisch e che vi invito ad ascoltare prima di leggere la storia di questo uomo di scienze figlio di quella terra.
Dopo aver studiato tra Svizzera e gli Stati Uniti, entra nella Ciba e successivamente nella Novartis a pilotare un gruppo di ricerca che realizzerà il farmaco più usato oggi contro l’ipertensione. Poi entra a far parte del gruppo di studi sull’obesità che la Novartis chiuderà nel 2002 convinta che nessun farmaco potrà combattere la malattia sociale destinata ad imperversare nelle moderne società occidentali. Criscione oggi gira il mondo per congressi, simposi cercando di convincere che nessuna dieta è efficace e nessun farmaco può aiutare a dimagrire stabilmente. La sua ricerca effettuata assieme a due nutrizioniste di Basilea, una tedesca ed una Svizzera, viene applicata in molte cliniche elvetiche ed i suoi suggerimenti sono presi in seria considerazione anche da autorità sanitarie elvetiche di primo rango.
Ma l’ex ragazzo di Corleone, fuggito dalla sua terra ed impegnato in una continua fatica di Sisifo per convincere tutti che il suo Paese non è solo mafia oggi si sforza di far comprendere al mondo che gli italiani all’estero sono una risorsa, frase da lui coniata in un articolo scritto nel ’96 a Basilea. Oggi la sua meritata pensione maturata dopo 40 anni di duro lavoro la utilizza per scrivere e mettere a frutto le sue conoscenze in campo farmacologico.
Nel suo libro “Mangiare sano e morire grassi”, spiega che l’unico modo per controllare il peso in maniera stabile e perenne è quello di misurare la quantità di ossigeno che il nostro corpo utilizza per bruciare calorie e solo da questa consapevolezza si può determinare un metabolismo basale individuale che ci consente di capire di quante calorie giornaliere abbiamo effettivamente bisogno. Una teoria del buon senso alimentare che però è una evidenza scomoda ed antagonista a tutta una industria fondata su promesse di dimagrimento facile, su farmaci miracolosi e diete costose. Gli unici medicinali di cui abbiamo bisogno sono “23 grammi di olio extravergine di oliva al giorno e di 50 cl di buon vino rosso giornaliero” che contribuiscono a mantenere il nostro sistema idraulico pulito e libero da placche che potrebbero causare infarti ed altre malattie.
Criscione, farmacologo ed uomo di Sicilia, nelle sue presentazioni del libro non vende nulla e non offre nulla se non la sua conoscenza ed esperienza in un campo dove la confusione provocata da industrie farmaceutiche e scienza è solo il fondamento per la proliferazione dei grandi gruppi e grandi affari che smerciano alchimie di salvezza utili a nutrire i sogni di eterna giovinezza e bellezza che dominano la modernità.
Criscione non è un “derivato”, è uno scienziato che come Don Chiscotte si batte contro mulini a vento e contro forze multinazinali potentissime. In Svizzera si è sempre dovuto far valere, poiché proveniendo da Corleone ha sempre dovuto lottare contro pregiudizi e luoghi comuni sulla sua terra e sui siciliani. Se ha vinto con ostinazione quella battaglia, non si può affermare che abbia vinto quella contro l’obesita’. Ma la sua ostinazione è come le pietre sulle colline siciliane ed il tempo stringe.
“Il mio sogno è che in un prossimo futuro tutti si misurino il metabolismo basale come fanno oggi con la pressione del sangue”. Chissà quanto è ancora distante l’amata Dulcinea.
di Massimo Pillera
FQ Zurigo
Cittadini del mondo
Cervelli in fuga - 21 Giugno 2013
Cervelli in fuga: la teoria dell’ex ragazzo di Corleone per combattere l’obesità
Certo nel ’65 forse non si parlava di cervelli in fuga, piuttosto di cittadini del mondo. Ma Leoluca Criscione quando salutò la Sicilia e soprattutto la sua Corleone, aveva in testa quel chiodo fisso, che è un misto di nostalgia ed adrenalina e che tutti noi poi avremmo provato nelle epoche successive a bordo di un treno, di un’auto o di un aereo. Un chiodo fisso che in musica oggi è traducibile con il meraviglioso arrangiamento di “Amara terra mia” interpretato da Nabil dei Radiodervisch e che vi invito ad ascoltare prima di leggere la storia di questo uomo di scienze figlio di quella terra.
Dopo aver studiato tra Svizzera e gli Stati Uniti, entra nella Ciba e successivamente nella Novartis a pilotare un gruppo di ricerca che realizzerà il farmaco più usato oggi contro l’ipertensione. Poi entra a far parte del gruppo di studi sull’obesità che la Novartis chiuderà nel 2002 convinta che nessun farmaco potrà combattere la malattia sociale destinata ad imperversare nelle moderne società occidentali. Criscione oggi gira il mondo per congressi, simposi cercando di convincere che nessuna dieta è efficace e nessun farmaco può aiutare a dimagrire stabilmente. La sua ricerca effettuata assieme a due nutrizioniste di Basilea, una tedesca ed una Svizzera, viene applicata in molte cliniche elvetiche ed i suoi suggerimenti sono presi in seria considerazione anche da autorità sanitarie elvetiche di primo rango.
Ma l’ex ragazzo di Corleone, fuggito dalla sua terra ed impegnato in una continua fatica di Sisifo per convincere tutti che il suo Paese non è solo mafia oggi si sforza di far comprendere al mondo che gli italiani all’estero sono una risorsa, frase da lui coniata in un articolo scritto nel ’96 a Basilea. Oggi la sua meritata pensione maturata dopo 40 anni di duro lavoro la utilizza per scrivere e mettere a frutto le sue conoscenze in campo farmacologico.
Nel suo libro “Mangiare sano e morire grassi”, spiega che l’unico modo per controllare il peso in maniera stabile e perenne è quello di misurare la quantità di ossigeno che il nostro corpo utilizza per bruciare calorie e solo da questa consapevolezza si può determinare un metabolismo basale individuale che ci consente di capire di quante calorie giornaliere abbiamo effettivamente bisogno. Una teoria del buon senso alimentare che però è una evidenza scomoda ed antagonista a tutta una industria fondata su promesse di dimagrimento facile, su farmaci miracolosi e diete costose. Gli unici medicinali di cui abbiamo bisogno sono “23 grammi di olio extravergine di oliva al giorno e di 50 cl di buon vino rosso giornaliero” che contribuiscono a mantenere il nostro sistema idraulico pulito e libero da placche che potrebbero causare infarti ed altre malattie.
Criscione, farmacologo ed uomo di Sicilia, nelle sue presentazioni del libro non vende nulla e non offre nulla se non la sua conoscenza ed esperienza in un campo dove la confusione provocata da industrie farmaceutiche e scienza è solo il fondamento per la proliferazione dei grandi gruppi e grandi affari che smerciano alchimie di salvezza utili a nutrire i sogni di eterna giovinezza e bellezza che dominano la modernità.
Criscione non è un “derivato”, è uno scienziato che come Don Chiscotte si batte contro mulini a vento e contro forze multinazinali potentissime. In Svizzera si è sempre dovuto far valere, poiché proveniendo da Corleone ha sempre dovuto lottare contro pregiudizi e luoghi comuni sulla sua terra e sui siciliani. Se ha vinto con ostinazione quella battaglia, non si può affermare che abbia vinto quella contro l’obesita’. Ma la sua ostinazione è come le pietre sulle colline siciliane ed il tempo stringe.
“Il mio sogno è che in un prossimo futuro tutti si misurino il metabolismo basale come fanno oggi con la pressione del sangue”. Chissà quanto è ancora distante l’amata Dulcinea.
di Massimo Pillera
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".