Alla fine è intervenuta anche la Procura della Federcalcio, che aprirà un’inchiesta su Fabrizio Miccoli. La Figc ha chiesto all’organo inquirente sportivo di fare luce sulla vicenda giudiziaria che riguarda il calciatore e in particolare sul contenuto delle intercettazioni in cui si fa riferimento al giudice Falcone. Il procuratore Palazzi chiederà gli atti ai magistrati.
Al calciatore, accusato di estorsione, è stato consegnato un avviso di garanzia. Non solo. A finire sotto accusa sono state soprattutto alcune intercettazioni telefoniche, dove l’ex capitano rosanero fa riferimento al giudice Giovanni Falcone definendolo “fango“. Se dovesse essere giudicato colpevole, il giocatore potrebbe essere radiato. E sono in molti ad appoggiare questa possibilità, a partire dal ministro della Funzione Pubblica Gianpiero D’Alia.
“Il giocatore Miccoli dovrebbe chiedersi se è degno di rappresentare Palermo. Credo che chi parla così non sia degno di spendere il nome di questa città – sostiene il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – quello che è certo è che i palermitani lo hanno radiato. Lui si è radiato da solo. Chiedesse scusa, chiedesse scusa a tutti dicendo di avere sbagliato”.
“Non posso che stigmatizzare e condannare le parole di Fabrizio Miccoli. E’ una cosa gravissima, se poi a dire queste cose è un atleta che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per tanti giovani lo è ancora di più”. Anche Giorgio Scarso, vicepresidente vicario del Coni, si schiera contro Miccoli – rimango basito, mi auguro che chi di dovere sappia richiamare l’attenzione”.
E anche sulla rete si moltiplicano le richieste per una sua eventuale radiazione. E’ nato su Facebook il gruppo “Vogliamo la radiazione di Miccoli per la frase su Falcone”. Sono circa un centinaio le persone che hanno espresso apprezzamento per il gruppo. Non solo. Sempre sui social network si chiede che il Palermo “prenda le distanze” dall’ex giocatore rosanero. Fino a questo momento il Palermo Calcio non si è espresso sulla vicenda.