Il mondo FQ

M5S, Zaccagnini al gruppo misto: “Il Movimento è un Berlusconi 2.0”

L'eletto del Lazio ha convocato i giornalisti e annunciato la decisione di lasciare il Movimento 5 Stelle, mantenendo fede agli impegni elettorali: "Resttiuirò i soldi", ha garantito. E' il sesto ad abbandonare Beppe Grillo e i suoi
Movimento 5 Stelle
Commenti

Adriano Zaccagnini è il terzo deputato del Movimento 5 Stelle a passare al gruppo misto e il sesto eletto a lasciare le fila dei grillini in Parlamento. Una decisione sofferta da parte di una delle anime più critiche del gruppo. Da sempre in contrasto con la linea dei più fedeli a Beppe Grillo, il deputato ha spesso cercato di spiegare la sua appartenenza al Movimento e la volontà di cambiare le cose dall’interno. Fino ad oggi, quando è arrivata la scelta di abbandonare. “Me ne vado, ma restituirò i soldi”, ha detto Zaccagnini ai giornalisti. “Questa mattina mi e’ arrivato l’Iban ed ho già provveduto a restituire 8.500 euro per due mesi e mezzo. Continuerò a farlo, ma non credo di destinare i fondi all’abbattimento del debito pubblico, un’idea discutibile quando si sta parlando di una rinegoziazione”. 

“Non mi sento più a mio agio, c’è un clima irrespirabile. Non ho più la forza di continuare a combattere da dentro una guerra che non ha senso”, ha affermato Zaccagnini nel suo addio. “Questo non è un partito aziendalista ma un movimento aziendalista in cui la strategia politica è calata dall’alto. D’altronde dopo 20 anni di berlusconismo, non poteva che nascere un Berlusconi 2.0”. 

M5S, Zaccagnini lascia: "E' un movimento azienda"
24 06 Zaccagnini M5S
0 seconds of 6 minutes, 27 secondsVolume 90%
Press shift question mark to access a list of keyboard shortcuts
00:00
06:27
06:27
 

Prima di lui due espulsioni: Marino Mastrangeli, cacciato dopo le comparsate in televisione e Adele Gambaro, senatrice colpevole di aver criticato su Sky Tg24 il leader e i suoi metodi comunicativi. Senza dimenticare le defezioni di Alessandro Furnari e Vincenza Labriola, deputati della Puglia che hanno deciso di andarsene autonomamente dal gruppo. L’ultima ad abbandonare la squadra era stata la senatrice Paola De Pin. I problemi in casa 5 Stelle continuano e i malumori dei giorni scorsi sembrano riemergere all’improvviso. 

“Nel Movimento si è innescata la competizione – ha continuato Zaccagnini nel lungo comunicato di spiegazione – e il clima è da caccia alle streghe. Non voglio stare in un Movimento che epura, emargina, insulta e caccia persone per le loro opinioni. Ho provato nei giorni scorsi a rivolgere un appello a chi parlava di mele marce, di elementi tossici, contravvenendo a quanto ci eravamo detti in assemblea”, una sorta di consegna del silenzio per placare gli animi. “Ora che hanno capito che sul blog c’è il 50% dell’astensionismo davanti a questi temi, allora cambiano tattica ma non strategia”. Quella adottata, a detta di Zaccagnini, “è la strategia del terrore, al posto della rivoluzione che il Movimento si era intestato”.

In compenso però, non c’è stata nessuna telefonata chiarificatrice con il leader: “Non ho sentito Beppe Grillo”, ha garantito il deputato, “ma il problema non è lui. A lui riconosco il merito del progetto, il problema è lo staff che non ha un approccio politico ma aziendale”. L’eletto si associa alle dichiarazioni della senatrice Paola De Pin che ha abbandonato il gruppo due giorni fa: “Avrei voluto lasciare venerdì scorso, ma mi hanno chiesto di aspettare l’esito delle elezioni amministrative e così ho fatto”. 

L’amarezza più grande è verso lo staff e il vertice del Movimento: “La nomina e il ruolo della Casaleggio associati”, ha concluso Zaccagnini, “non si capisce che regola segua e se ha un termine, una verifica, una sostituzione o eventuale turnazione. In questo modo la democrazia è in pericolo, viene meno il rispetto del diverso da noi, del confronto e della messa in discussione di chi assume ruoli dirigenziali. Non riesco più al lavorare serenamente in un progetto del genere. La rete viene dipinta come un idolo e per gli aderenti M5s rappresenta la verità assoluta, un campione perfetto. Non capisco più se c’è un identità nel M5s, se c’è mai stata essendo aprioristicamente oltre che destra e sinistra, oltre tutto”.

 

 

 

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione