A Paolo Forlani, uno dei quattro poliziotti condannati per l’eccesso colposo nell’omicidio colposo di Federico Aldrovandi – uno dei due ancora in carcere – andrebbe concessa la detenzione domiciliare. Lo sostiene, in sostanza, la requisitoria del Pg della Corte di Cassazione, dove il 9 ottobre si discuterà il ricorso dell’agente (assistito dall’avv. Gabriele Bordoni) contro la decisione del tribunale di Sorveglianza di Bologna che gli negò la scarcerazione.
Quando si terrà l’udienza, la pena di Forlani, così come per gli altri tre colleghi, sarà già stata scontata (i sei mesi residui della condanna a tre anni e sei mesi scadono il 29 luglio), ma le valutazioni del sostituto procuratore Nicola Lettier sono già state depositate e concludono per l’accoglimento del ricorso. Il pg punta principalmente su un fatto: “non si comprende dalla motivazione del provvedimento impugnato – si legge nella requisitoria – quale sia il collegamento logico tra tale valutazione e la probabilità di commissione di altri reati a causa della detenzione al domicilio invece che in carcere”.
Proprio questo aspetto, evitare la ricaduta nel crimine, è una delle condizioni per poter fruire della misura. Secondo il pg, l’ordinanza impugnata è “carente di motivazione laddove non spiega quali comportamenti illeciti il ricorrente potrebbe reiterare stando in detenzione domiciliare”. Questo anche tenendo conto del “carattere particolare e tendenzialmente irripetibile dell’evento (per sopravvenuta insussistenza delle circostanze che lo determinarono)” e “dell’assenza di un obbligo riparatorio nei confronti dei familiari, che difatti risulta già adempiuto dallo Statò”.
Ad accogliere positivemente la notizia è stato Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia: “Noi avevamo ragione a sostenere che ci sono state valutazioni spietate che non trovano pari in nessun altro provvedimento negli ultimi venti anni. Molti dovrebbero chiedere scusa al Coisp. E come potremmo mai meravigliarci -spiega Maccari- delle conclusioni cui è giunto il procuratore generale che ha sconfessato la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Bologna? Si tratta di una tale ovvietà che quella pronuncia non fa che alimentare e confermare in pieno che i poliziotti vengono puniti in maniera esemplare e considerati al di sotto della legge solo per via della divisa che portano”. E aggiunge: “Ciò che veramente si impone con violenza -conclude il leader del Coisp- è l’amarezza per il tempo che è necessario ad applicare correttamente la legge ai colleghi, che comunque sono già stati lapidati e calpestati in ogni modo”.
Emilia Romagna
Aldrovandi, Pg Cassazione: “Agente andrebbe scarcerato, evento irripetibile”
Il 9 ottobre si discuterà il ricorso di Paolo Forlani contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Bologna che gli negò la scarcerazione. Il poliziotto è stato condannato per omicidio colposo per la morte del giovane di Ferrara. Il Coisp: "Avevamo ragione. Ci sono state valutazioni spietate"
A Paolo Forlani, uno dei quattro poliziotti condannati per l’eccesso colposo nell’omicidio colposo di Federico Aldrovandi – uno dei due ancora in carcere – andrebbe concessa la detenzione domiciliare. Lo sostiene, in sostanza, la requisitoria del Pg della Corte di Cassazione, dove il 9 ottobre si discuterà il ricorso dell’agente (assistito dall’avv. Gabriele Bordoni) contro la decisione del tribunale di Sorveglianza di Bologna che gli negò la scarcerazione.
Quando si terrà l’udienza, la pena di Forlani, così come per gli altri tre colleghi, sarà già stata scontata (i sei mesi residui della condanna a tre anni e sei mesi scadono il 29 luglio), ma le valutazioni del sostituto procuratore Nicola Lettier sono già state depositate e concludono per l’accoglimento del ricorso. Il pg punta principalmente su un fatto: “non si comprende dalla motivazione del provvedimento impugnato – si legge nella requisitoria – quale sia il collegamento logico tra tale valutazione e la probabilità di commissione di altri reati a causa della detenzione al domicilio invece che in carcere”.
Proprio questo aspetto, evitare la ricaduta nel crimine, è una delle condizioni per poter fruire della misura. Secondo il pg, l’ordinanza impugnata è “carente di motivazione laddove non spiega quali comportamenti illeciti il ricorrente potrebbe reiterare stando in detenzione domiciliare”. Questo anche tenendo conto del “carattere particolare e tendenzialmente irripetibile dell’evento (per sopravvenuta insussistenza delle circostanze che lo determinarono)” e “dell’assenza di un obbligo riparatorio nei confronti dei familiari, che difatti risulta già adempiuto dallo Statò”.
Ad accogliere positivemente la notizia è stato Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia: “Noi avevamo ragione a sostenere che ci sono state valutazioni spietate che non trovano pari in nessun altro provvedimento negli ultimi venti anni. Molti dovrebbero chiedere scusa al Coisp. E come potremmo mai meravigliarci -spiega Maccari- delle conclusioni cui è giunto il procuratore generale che ha sconfessato la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Bologna? Si tratta di una tale ovvietà che quella pronuncia non fa che alimentare e confermare in pieno che i poliziotti vengono puniti in maniera esemplare e considerati al di sotto della legge solo per via della divisa che portano”. E aggiunge: “Ciò che veramente si impone con violenza -conclude il leader del Coisp- è l’amarezza per il tempo che è necessario ad applicare correttamente la legge ai colleghi, che comunque sono già stati lapidati e calpestati in ogni modo”.
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Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
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Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.
(Adnkronos) - Gli attacchi - ordinati secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump - hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni. Secondo il Times, l'obiettivo è riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso che sono state minacciate dagli attacchi degli Houthi alle navi israeliane.