”Mi sento in dovere di affermare che, senza un cambio di marcia, non riteniamo di poter contribuire a lungo a sostenere una coalizione affetta da crescente ambiguità“’. Lo scrive su Facebook il leader di Scelta Civica, Mario Monti, che propone un “contratto di coalizione” per rafforzare gli impegni dei partiti che sostengono Enrico Letta.
La difficile convivenza al governo tra Pd e Pdl, riceve un altro brutto colpo da uno dei sostenitori delle larghe intese. “Ha ragione Matteo Renzi – scrive l’ex premier – ‘Piccoli passi non bastano. Il Governo Letta ha iniziato bene, ma la sua missione – trasformare l’Italia in un Paese competitivo e capace di crescere, mantenendo la ritrovata disciplina di bilancio – richiede riforme radicali. Queste non potranno essere decise e realizzate senza una grande e genuina unità di intenti, non solo all’interno del Governo ma anche fra i partiti che hanno dato vita alla grande coalizione”.
Il governo secondo il leader può durare ancora, ma a patto che vengano prese decisioni concrete. “Scelta Civica, il primo partito ad avere proposto, già prima delle elezioni, un governo di grande coalizione ha dichiarato recentemente che il Governo Letta deve e può proporsi come orizzonte l’intero quinquennio della legislatura. Con altrettanta chiarezza, però, mi sento in dovere di affermare che, senza un cambio di marcia, non riteniamo di poter contribuire a lungo a sostenere una coalizione affetta da crescente ambiguità”. Monti attacca l’atteggiamento dei due partiti maggiori che, dice, “sono l’uno impegnato nel congresso, l’altro sta affrontando una situazione difficile, anche per le vicende di Silvio Berlusconi, al quale va peraltro dato atto di essersi finora lealmente astenuto dal farne pesare le conseguenze sul governo”.
L’ex primo ministro critica soprattutto l’atteggiamento da campagna elettorale che gli schieramenti starebbero mostrando verso gli elettori. “Non è accettabile – sottolinea – che singoli partiti, nel partecipare all’attività di un governo che dovrebbe durare per anni, si posizionino quotidianamente come se fossero già alla ricerca di voti. In Germania, le grandi coalizioni nascono sulla base di un ‘Koalitionsvertrag’, un vero e proprio contratto, scritto e molto dettagliato, che i partiti devono rispettare”. Al contrario il governo Letta manca di un patto chiaro all’origine: “La grande coalizione che appoggia il governo Letta ha, come sola base, le brevi dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio alle Camere del 29 aprile. Troppo poco. Enrico Letta dovrebbe ora proporsi di dare solidità e slancio riformatore al suo governo, e di metterlo al riparo da possibili insidie provenienti dai travagli dei partiti, proponendo presto un testo di ‘contratto di coalizione. Esso dovrebbe contenere, oltre ad un quadro preciso delle linee politiche e dei provvedimenti, anche un breve ‘codice di condotta, con elementari regole di comportamento per chi vuole partecipare in buona fede ad uno sforzo comune per risollevare il Paese, dimenticando per qualche tempo gli interessi elettorali”.
Politica
Governo, Monti: “O cambio di marcia o da Scelta Civica fine del sostegno”
L'ex primo ministro torna a parlare su Facebook e attacca l'operato della coalizione delle larghe intese e chiede un cambio di passo. "I due partiti maggiori parlano come se fossero già in campagna elettorale". Il suo gruppo può contare su 38 rappresentanti alla Camera e 15 al Senato
”Mi sento in dovere di affermare che, senza un cambio di marcia, non riteniamo di poter contribuire a lungo a sostenere una coalizione affetta da crescente ambiguità“’. Lo scrive su Facebook il leader di Scelta Civica, Mario Monti, che propone un “contratto di coalizione” per rafforzare gli impegni dei partiti che sostengono Enrico Letta.
La difficile convivenza al governo tra Pd e Pdl, riceve un altro brutto colpo da uno dei sostenitori delle larghe intese. “Ha ragione Matteo Renzi – scrive l’ex premier – ‘Piccoli passi non bastano. Il Governo Letta ha iniziato bene, ma la sua missione – trasformare l’Italia in un Paese competitivo e capace di crescere, mantenendo la ritrovata disciplina di bilancio – richiede riforme radicali. Queste non potranno essere decise e realizzate senza una grande e genuina unità di intenti, non solo all’interno del Governo ma anche fra i partiti che hanno dato vita alla grande coalizione”.
Il governo secondo il leader può durare ancora, ma a patto che vengano prese decisioni concrete. “Scelta Civica, il primo partito ad avere proposto, già prima delle elezioni, un governo di grande coalizione ha dichiarato recentemente che il Governo Letta deve e può proporsi come orizzonte l’intero quinquennio della legislatura. Con altrettanta chiarezza, però, mi sento in dovere di affermare che, senza un cambio di marcia, non riteniamo di poter contribuire a lungo a sostenere una coalizione affetta da crescente ambiguità”. Monti attacca l’atteggiamento dei due partiti maggiori che, dice, “sono l’uno impegnato nel congresso, l’altro sta affrontando una situazione difficile, anche per le vicende di Silvio Berlusconi, al quale va peraltro dato atto di essersi finora lealmente astenuto dal farne pesare le conseguenze sul governo”.
L’ex primo ministro critica soprattutto l’atteggiamento da campagna elettorale che gli schieramenti starebbero mostrando verso gli elettori. “Non è accettabile – sottolinea – che singoli partiti, nel partecipare all’attività di un governo che dovrebbe durare per anni, si posizionino quotidianamente come se fossero già alla ricerca di voti. In Germania, le grandi coalizioni nascono sulla base di un ‘Koalitionsvertrag’, un vero e proprio contratto, scritto e molto dettagliato, che i partiti devono rispettare”. Al contrario il governo Letta manca di un patto chiaro all’origine: “La grande coalizione che appoggia il governo Letta ha, come sola base, le brevi dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio alle Camere del 29 aprile. Troppo poco. Enrico Letta dovrebbe ora proporsi di dare solidità e slancio riformatore al suo governo, e di metterlo al riparo da possibili insidie provenienti dai travagli dei partiti, proponendo presto un testo di ‘contratto di coalizione. Esso dovrebbe contenere, oltre ad un quadro preciso delle linee politiche e dei provvedimenti, anche un breve ‘codice di condotta, con elementari regole di comportamento per chi vuole partecipare in buona fede ad uno sforzo comune per risollevare il Paese, dimenticando per qualche tempo gli interessi elettorali”.
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Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.