L’antisemitismo è un “cancro dell’umanità” e quindi non bisogna “mai abbassare la guardia” perché anche in Europa “si affacciano i suoi germi”. Il presidente del Consiglio Enrico Letta cita il cardinale Carlo Maria Martini durante la visita allo Yad Yashem, il memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme. “Non basta essere contro – aveva detto l’arcivescovo di Milano che a Gerusalemme si ritirò in preghiera dopo aver lasciato la diocesi – Bisogna essere per il popolo ebraico”. Letta ha definito la Shoah “una ferita aperta che squarcia la terra di Gerusalemme e ci ci riguarderà per sempre. L’antisemitismo è un cancro dell’umanità e una minaccia la pace di tutti i popoli”. Il presidente del Consiglio ha annunciato che parteciperà alle cerimonie del prossimo autunno che ricordano il 70esimo anniversario della deportazione degli ebrei romani. “Quest’anno, che ricorre il settantesimo anniversario dell’insurrezione del Ghetto di Varsavia e – ha dichiarato il capo del governo – che saranno anche i settant’anni della deportazione degli ebrei romani, al culmine di una degenerazione che prese avvio a partire dalle leggi razziali, parteciperò a nome del mio governo a quest’ultima ricorrenza e alle altre iniziative organizzate dalle comunità ebraiche”. Al termine della visita allo Yad Yashem Letta ha avvertito che “non dobbiamo e non vogliamo mai abbassare la guardia” soprattutto “in un momento in cui si affacciano i germi dell’antisemitismo nella nostra amata Europa”.
Poco dopo Letta ha anche incontrato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu: “Le nostre relazioni bilaterali sono al loro massimo” ha detto il presidente del Consiglio che ha annunciato un vertice bilaterale in programma per dicembre a Torino. “E’ un rapporto importante – ha aggiunto – non solo per la cultura, ma anche perché vogliamo imparare da voi sulla creazione delle start up e sulle aziende innovative”. Letta si è detto fiducioso che il processo di pace in Medio Oriente (“Una grandissima priorità”) abbia “risultati importanti e positivi”. Parlando insieme al primoministro israeliano, poco prima dell’incontro bilaterale, Letta ha ricordato che quella a Gerusalemme e nei Territori è “la prima visita fuori Europa” che compie da premier. “Una scelta importante – ha detto – per dare il segno e il segnale che la pace è per noi una grandissima priorità. E ha ribadito il pieno appoggio dell’Italia e dell’Europa alla missione guidata dal segretario di Stato americano John Kerry. Da parte sua Netanyahu ha ribadito come sia “importante che l’Ue rimanga contro Hezbollah, che resta un’organizzazione terroristica”.
Cronaca
Antisemitismo, Letta: “Cancro dell’umanità, anche in Europa ci sono germi”
La prima visita fuori dall'Europa del presidente del Consiglio è in Israele: "La Shoah è una ferita aperta che squarcia la terra di Gerusalemme. Mai abbassare la guardia". Poi l'incontro con Netanyahu: "Relazioni bilaterali al massimo. I processi di pace sono una priorità"
L’antisemitismo è un “cancro dell’umanità” e quindi non bisogna “mai abbassare la guardia” perché anche in Europa “si affacciano i suoi germi”. Il presidente del Consiglio Enrico Letta cita il cardinale Carlo Maria Martini durante la visita allo Yad Yashem, il memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme. “Non basta essere contro – aveva detto l’arcivescovo di Milano che a Gerusalemme si ritirò in preghiera dopo aver lasciato la diocesi – Bisogna essere per il popolo ebraico”. Letta ha definito la Shoah “una ferita aperta che squarcia la terra di Gerusalemme e ci ci riguarderà per sempre. L’antisemitismo è un cancro dell’umanità e una minaccia la pace di tutti i popoli”. Il presidente del Consiglio ha annunciato che parteciperà alle cerimonie del prossimo autunno che ricordano il 70esimo anniversario della deportazione degli ebrei romani. “Quest’anno, che ricorre il settantesimo anniversario dell’insurrezione del Ghetto di Varsavia e – ha dichiarato il capo del governo – che saranno anche i settant’anni della deportazione degli ebrei romani, al culmine di una degenerazione che prese avvio a partire dalle leggi razziali, parteciperò a nome del mio governo a quest’ultima ricorrenza e alle altre iniziative organizzate dalle comunità ebraiche”. Al termine della visita allo Yad Yashem Letta ha avvertito che “non dobbiamo e non vogliamo mai abbassare la guardia” soprattutto “in un momento in cui si affacciano i germi dell’antisemitismo nella nostra amata Europa”.
Poco dopo Letta ha anche incontrato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu: “Le nostre relazioni bilaterali sono al loro massimo” ha detto il presidente del Consiglio che ha annunciato un vertice bilaterale in programma per dicembre a Torino. “E’ un rapporto importante – ha aggiunto – non solo per la cultura, ma anche perché vogliamo imparare da voi sulla creazione delle start up e sulle aziende innovative”. Letta si è detto fiducioso che il processo di pace in Medio Oriente (“Una grandissima priorità”) abbia “risultati importanti e positivi”. Parlando insieme al primoministro israeliano, poco prima dell’incontro bilaterale, Letta ha ricordato che quella a Gerusalemme e nei Territori è “la prima visita fuori Europa” che compie da premier. “Una scelta importante – ha detto – per dare il segno e il segnale che la pace è per noi una grandissima priorità. E ha ribadito il pieno appoggio dell’Italia e dell’Europa alla missione guidata dal segretario di Stato americano John Kerry. Da parte sua Netanyahu ha ribadito come sia “importante che l’Ue rimanga contro Hezbollah, che resta un’organizzazione terroristica”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".