Crollano le immatricolazioni di Fiat, mentre il presidente John Elkann è impegnato a organizzare la scalata del Corriere della Sera. Il gruppo automobilistico torinese ha venduto in Italia 33.504 vetture nel mese di giugno, in calo del 15,2% rispetto a un anno fa. Continuano quindi a peggiorare i risultati del Lingotto, dopo il -11,7% di maggio. Il dato è particolarmente negativo se confrontato con l’intero mercato dell’auto in Italia, che ha registrato 122.008 vendite nel periodo considerato, in calo del 5,51% rispetto a un anno fa, portando a casa un risultato migliore rispetto al -8% di maggio.
Peggiora anche la quota di mercato del gruppo Fiat, che si è attestata a giugno al 27,4%, in calo rispetto al 30,6% di un anno fa e al 30,2% di maggio. “Le immatricolazioni negli ultimi tre giorni del mese sono state influenzate da un anomalo incremento dei canali onerosi da parte della concorrenza che FGA ha deciso di non seguire”, ha commentato Fiat, spiegando che sui risultati “ha pesato ancora la mancata fornitura al gruppo di componenti per alcuni modelli: sono state oltre 2 mila le vetture vendute che non è stato possibile consegnare, che avrebbero pesato per 1,6 punti percentuali in più di quota”.
Il flop di giugno è una doccia fredda per Fiat, che ha rotto gli indugi nei giorni scorsi annunciando la decisione di aumentare l’impegno e, quindi, gli investimenti, su Rcs, la scassata editrice del Corriere, alzando la posta e tirando dritto oltre il 20% del gruppo. I risultati positivi del Lingotto sono invece lontano dall’Italia, in Brasile, dove l’azienda torinese ha segnato nei primi sei mesi dell’anno il miglior semestre di sempre nel Paese sudamericano, con vendite complessive per 380.131 unità e mantenendo la leadership nel mercato brasiliano con la quota del 22,2% nelle vendite registrate nel periodo.
“Oramai siamo a un mercato italiano simile a quello del 1969”, ha commentato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, sui dati diffusi dal ministero dei Trasporti. “I motivi del crollo dell’auto sono evidenti: un’overdose di imposte che si è abbattuta sulle nostre aziende e sui nostri clienti, caro-Iva, caro-carburanti, caro-assicurazioni, difficoltà di accesso al credito”. E ha aggiunto: “Nel mese di giugno abbiamo assistito ancora una volta all’utilizzo dell’accisa sui carburanti come fonte di copertura per misure governative e, quindi, abbiamo visto confermata, anche dal governo Letta, la linea che ha prodotto danni ben più gravi della crisi economica in sé”.
Economia & Lobby
Fiat vende sempre meno automobili, mentre Elkann scala il Corriere della Sera
Le immatricolazioni crollano a giugno segnando -15,2% rispetto all'anno scorso, mentre il mercato dell'auto migliora arrivando a -5,5%. Una doccia fredda per il Lingotto, che ha annunciato nei giorni scorsi la decisione di salire oltre il 20% dell'editrice Rcs
Crollano le immatricolazioni di Fiat, mentre il presidente John Elkann è impegnato a organizzare la scalata del Corriere della Sera. Il gruppo automobilistico torinese ha venduto in Italia 33.504 vetture nel mese di giugno, in calo del 15,2% rispetto a un anno fa. Continuano quindi a peggiorare i risultati del Lingotto, dopo il -11,7% di maggio. Il dato è particolarmente negativo se confrontato con l’intero mercato dell’auto in Italia, che ha registrato 122.008 vendite nel periodo considerato, in calo del 5,51% rispetto a un anno fa, portando a casa un risultato migliore rispetto al -8% di maggio.
Peggiora anche la quota di mercato del gruppo Fiat, che si è attestata a giugno al 27,4%, in calo rispetto al 30,6% di un anno fa e al 30,2% di maggio. “Le immatricolazioni negli ultimi tre giorni del mese sono state influenzate da un anomalo incremento dei canali onerosi da parte della concorrenza che FGA ha deciso di non seguire”, ha commentato Fiat, spiegando che sui risultati “ha pesato ancora la mancata fornitura al gruppo di componenti per alcuni modelli: sono state oltre 2 mila le vetture vendute che non è stato possibile consegnare, che avrebbero pesato per 1,6 punti percentuali in più di quota”.
Il flop di giugno è una doccia fredda per Fiat, che ha rotto gli indugi nei giorni scorsi annunciando la decisione di aumentare l’impegno e, quindi, gli investimenti, su Rcs, la scassata editrice del Corriere, alzando la posta e tirando dritto oltre il 20% del gruppo. I risultati positivi del Lingotto sono invece lontano dall’Italia, in Brasile, dove l’azienda torinese ha segnato nei primi sei mesi dell’anno il miglior semestre di sempre nel Paese sudamericano, con vendite complessive per 380.131 unità e mantenendo la leadership nel mercato brasiliano con la quota del 22,2% nelle vendite registrate nel periodo.
“Oramai siamo a un mercato italiano simile a quello del 1969”, ha commentato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, sui dati diffusi dal ministero dei Trasporti. “I motivi del crollo dell’auto sono evidenti: un’overdose di imposte che si è abbattuta sulle nostre aziende e sui nostri clienti, caro-Iva, caro-carburanti, caro-assicurazioni, difficoltà di accesso al credito”. E ha aggiunto: “Nel mese di giugno abbiamo assistito ancora una volta all’utilizzo dell’accisa sui carburanti come fonte di copertura per misure governative e, quindi, abbiamo visto confermata, anche dal governo Letta, la linea che ha prodotto danni ben più gravi della crisi economica in sé”.
Articolo Precedente
Prestiti, Cucchiani difende Intesa. Ma la sua banca lesina perfino le carte di credito
Articolo Successivo
Una casa per i giovani. Con l’aiuto dello Stato
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Usa: “Telefonata Trump-Putin? Pace mai così vicina”. “Il tycoon pensa a riconoscere la Crimea come russa”. Armi, l’Ue vuole altri 40 miliardi dai “volenterosi”
Mondo
Contro Trump il Canada si fa scudo anche con la corona: “Noi e Regno Unito sovrani sotto lo stesso re”
Mondo
Scontro a distanza Francia-Usa. “Ridateci la statua della libertà”, “Non parli tedesco grazie a noi”
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".