“E’ deciso. Il Parlamento non può pronunciarsi sull’acquisto dei cacciabombardieri americani, gli F35. A questo punto, su cosa possa decidere e legiferare il Parlamento non lo sa più nessuno. Può solo, alla bisogna, approvare i decreti legge del Governo, che in realtà dovrebbe governare e non legiferare. Nient’altro. Il Parlamento aveva posto il veto su nuovi F35 in assenza dell’approvazione delle Camere”, ma “questo rifiuto non s’aveva da fare”. E’ quanto si legge in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo e la presa di posizione arriva nel giorno in cui è stato rinviato alla prossima settimana l’incontro tra il leader del Movimento Cinque Stelle e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è anche a capo di quel Consiglio supremo di difesa che ieri ha chiarito che non può esserci un veto da parte del Parlamento sulle decisioni che riguardano gli apparati militari. 

“E’ un delitto di lesa maestà – si legge nel post sul blog di Grillo – Di lesa ‘americanità’. Come si permettono i deputati? Come bloccare quindi la decisione del Parlamento? Dal cilindro è spuntato il Consiglio Supremo di Difesa, ‘organo di rilievo costituzionale presieduto dal Presidente della Repubblica che esamina i problemi generali politici e tecnici attinenti alla difesa nazionale e determina i criteri e fissa le direttive per l’organizzazione e il coordinamento delle attività che la riguardano’. Il Consiglio si è riunito in tutta fretta non per tutelare i confini della Patria, per una guerra in corso o per accertare la presenza di spie nel Paese. Si è riunito per dichiarare guerra al Parlamento. Ha avvertito i parlamentari non hanno alcun diritto di veto sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate e quindi che sugli F35 deve decidere il governo”.

Continua il blog: “Un cittadino si immagina che dietro al Consiglio Supremo di Difesa ci siano generali con file di medaglie sul petto e ammiragli in alta uniforme con mostrine, distintivi e stellette. Nulla di tutto ciò. Il Consiglio è presieduto da Napolitano e formato da: presidente del Consiglio dei ministri (con funzioni di vicepresidente): Capitan Findus Letta ministro degli Esteri: Bonino, ministro dell’Interno: Alfano, ministro dell’Economia e delle Finanze: Saccomanni, ministro della Difesa: Mauro, ministro dello Sviluppo Economico Zanonato, Capo di Stato maggiore della Difesa; Luigi Binelli Mantelli. Altre personalità possono essere invitate”. Il Consiglio si riunisce due volte all’anno ed è convocato dal presidente della Repubblica, anche dietro richiesta del Presidente del Consiglio dei ministri, ogniqualvolta ne ravvisino la necessità (e questa volta era necessario!). In pratica è un Consiglio dei ministri con Napolitano a capotavola al posto di Letta. Ricapitoliamo: il Parlamento a maggioranza non ravvisa la necessità di nuovi F35, il governo sa di non poter porre il voto di fiducia per evitare di cadere, il governo, con un gioco di prestigio, si trasforma nel Consiglio Supremo di Difesa con a capo Napolitano. Il Consiglio Supremo di Difesa (in sostanza il governo mascherato) decide che sugli F35 deve decidere il governo. Il Parlamento è una scatola di tonno vuota”.

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