“Qualcuno lavora per la caduta del governo”: non pare vero ma a dirlo è Renato Schifani al termine di una giornata in cui per la prima volta si è avvicinata davvero la parola “crisi” (di governo). Il Pdl infatti non aspetta neanche 24 ore e, con la sentenza della Corte di Cassazione sul processo Mediaset alle porte, riesce a ricattare il governo delle larghe intese, a bloccare i lavori del Parlamento per un giorno e infine a scaricare le proprie tensioni sul Partito Democratico che alla fine della giornata apparirà fatto a pezzi. I renziani chiedono chiarimenti ai capigruppo, i dirigenti del partito li chiedono ai renziani, ma in realtà è più di questo: è quasi un “tutti contro tutti“.
Ma ancora una volta, per paradosso, è il Pd a soffrire per i problemi del Pdl e in particolare di Berlusconi. Il campo di battaglia, tra Montecitorio e Palazzo Madama, si era aperto infatti con il Popolo delle Libertà che si è svegliato con l’obiettivo di fermare i lavori delle Camere per tre giorni. “O si sospendono i lavori o cade il governo” minaccia d’emblée Daniela Santanchè. Niente di nuovo, se è vero che meno di 24 ore prima i berlusconiani avevano promesso una sorta di assalto all’arma bianca per difendere il proprio leader, parlando di assemblea permanente, azioni forti, dimissioni di massa. La richiesta del Pdl manda subito in allarme il governo: il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini corre da Letta. E in un primo momento il Partito Democratico sembra tenere botta: “Non voteremo alcuna sospensione dei lavori” assicura il capogruppo al Senato Luigi Zanda. Ma ai rifiuti dei democratici, nelle conferenze dei capigruppo di Camera e Senato, il Pdl insiste con una sospensione dei lavori almeno per un giorno per proseguire le proprie assemblee dei parlamentari. Argomento delle riunioni: il dramma del Pdl alle prese con il processo al suo capo.
Il Pd ci cade, o ci vuole cadere: fa dietrofront. In conferenza dei capigruppo al Senato c’è l’unanimità (perché Sel e M5S non votano) e i lavori dell’Aula vengono rinviati. Alla Camera, nella capigruppo, la proposta di sospensione per un giorno passa solo a maggioranza (compreso il Pd) e quindi serve un voto di tutta l’Aula. Mentre Lega, M5S e Sel confermano il no, ecco lo psicodramma del Pd. Almeno una ventina di deputati si rifiuta di votare il rinvio dei lavori. I renziani parlano di pessima gestione della vicenda da parte della presidenza del gruppo e per contro c’è chi chiede ai deputati vicini al sindaco di Firenze un “chiarimento sul sostegno al governo”.
Fin qui la cronaca. I democratici si ritrovano a litigare l’uno con l’altro per una vicenda che riguarda il Cavaliere. Il Pd è stato chiaro con gli alleati di governo: l’ennesimo voto obtorto collo è l’ultimo segnale di disponibilità. E’ un modo per dire che i democratici tengono alla stabilità del governo, ma che c’è un limite. Da qui il no alla sospensione per tre giorni come chiesto in un primo momento dai berlusconiani. Se il Popolo delle Libertà continuerà a far tremare maggioranza ed esecutivo, potrebbe aprirsi davvero una crisi. Ma resta la cicatrice. Tanto che, oltre ai lavori parlamentari, è stata annullata anche la riunione di maggioranza che aveva all’ordine del giorno i temi economici, i più cari al partito di Berlusconi. Anche di questo, soprattutto di questo, si sono poi confrontati il presidente Letta con il capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Le idee dentro al Pd non sono chiarissime ed è dire poco. Perché da una parte il segretario Guglielmo Epifani ha definito “inaccettabile e irresponsabile” la richiesta del Pdl di sospendere i lavori. Ma dall’altra si è cercato di minimizzare e di scaricare la responsabilità. Il vicecapogruppo di Montecitorio Andrea Martella per esempio dice: “Non abbiamo detto sì al blocco dei lavori d’Aula: nessuno provi a rivoltare la frittata. Abbiamo solo accolto la richiesta del Gruppo del Pdl di concedergli alcune ore di tempo per il loro dibattito interno”. La franceschiniana Paola De Micheli conferma: “Il Partito democratico non ha votato nessuna sospensione dei lavori dell’Aula ma ha soltanto permesso, nel pieno rispetto della prassi istituzionale, il rinvio della seduta pomeridiana per garantire a un gruppo parlamentare di tenere un’assemblea, come peraltro è stato concesso nei giorni scorsi al Pd”.
Difficile capire chi abbia votato a favore e chi si sia astenuto. L’Aula infatti ha votato – come accade sempre per le questioni procedurali – “senza registrazione dei nomi” dei votanti. Ma il voto a favore della sospensione dei lavori, tuttavia, lascia ferite profonde più nel Pd che nel rapporto Pd-Pdl. Off the records molti democratici parlano di “faccenda gestita male”. I renziani hanno un diavolo per capello: chiedono una riunione del gruppo per discutere di quant’è successo. Francesco Bonifazi: “Ho accettato di votare per disciplina di gruppo, ma così stanno suicidando il Pd e ledendo le istituzioni”. Ma i malumori attraversano anche altre aree del Pd. Non hanno votato neanche la prodiana Sandra Zampa, Rosy Bindi e la filosofa Michela Marzano, che renziana non è: “In dissenso con il mio gruppo parlamentare, oggi in aula mi sono astenuta. Assurda la sospensione lavori per problemi giudiziari”. Dice un deputato dalemiano: “Non possiamo calarci le braghe, ogni volta che Berlusconi si alza storto. Non possiamo cedere ogni volta davanti ai loro ricatti. E cosa ancora più grave, qui non si tratta di una faccenda politica, ma istituzionale”. Matteo Orfini se la prende con chi si è astenuto durante il voto. “Ho contato almeno una ventina di astenuti. Sono sciacalli che lucrano uno 0,5 per cento in vista del congresso. Perché non hanno chiesto che si riunisse il gruppo per discutere? Sapevamo tutti cosa stava maturando, non siamo nati ieri. Se non erano d’accordo, potevano chiedere un confronto in assemblea”. Ma c’è chi non ce la fa più: “Magari – il renziano Davide Faraone – fra un po’ ci chiederanno di andare a manifestare a Palazzo di Giustizia”. Roberto Giachetti ironizza: “Non sapendo piu’ cosa rinviare abbiamo rinviato l’Aula”.
CRONACA ORA PER ORA
18.06 – Bindi: “Sostegno a Letta non significa avallo di atteggiamenti di eversione”
“Il leale sostegno al governo Letta non può significare l’avallo di atteggiamenti di eversione istituzionale, come quelli praticati dal Pdl nelle ultime ore. Per questo non ho partecipato al voto in Aula sulla sospensione dei lavori alla Camera chiesta dal Pdl dopo che la Cassazione ha fissato al 30 luglio l’udienza del processo Mediaset”. Lo scrive sul suo blog la deputata Pd Rosy Bindi sottolineando che sulla decisione “sarebbe stato giusto riunire il gruppo” e coinvolgere i deputati.
17.31 – I renziani chiedono un incontro ai capigruppo
I renziani chiedono una riunione del gruppo della Camera per discutere della gestione della partita della sospensione dei lavori d’Aula chiesta dal Pdl. Una gestione, attaccano, “incomprensibile”. Per questo – dicono Michele Anzaldi, Matteo Biffoni, Ernesto Carbone, Paolo Coppola, Filippo Crimì, Marco Donati, Silvia Fregolent, Federico Gelli, Ernesto Magorno, Ivan Scalfarotto “è urgente che il gruppo si riunisca per capire se ci sono responsabilità e se i meccanismi decisionali sono efficaci oppure vadano ridiscussi”.
17.05 – Fedeli (Pd): “Sospensione? Solo per il tempo dell’assemblea Pdl”
“Il Pd non si presta a nessuna sospensione dei lavori delle Camere. Siamo i più gelosi e seri difensori della centralità e del ruolo delle istituzioni e quindi del Parlamento. Oggi alla Camera e al Senato abbiamo unicamente consentito al Pdl di svolgere una loro assemblea politica di gruppo. E’ successo altre volte su richiesta di altri gruppi” Lo dice Valeria Fedeli (Pd), vicepresidente del Senato
17.02 – Deputati renziani a Epifani: “Così non va, andiamo al traino di B.”
“Caro segretario, abbiamo votato perdisciplina di gruppo ma è una scelta che non condividiamo, che non è stata discussa da nessuna parte, che fa del male al Pd e lede il prestigio delle istituzioni. Caro Segretario, così non va. Continuiamo a rinviare i problemi, andiamo al traino di Berlusconi e delle sue vicende giudiziarie”. Così il deputato Pd Francesco Bonifazi si rivolge, in una lettera su facebook, a Guglielmo Epifani dando voce alla protesta dei renziani contro la decisione del Pd di votare per la sospensione dei lavori.
16.59 – Schifani (Pdl): “Siamo pronti a tutte le iniziative necessarie”
“Sono preoccupato oggi più di ieri. C’è qualcosa che si avvita in un cerchio finale che vuole colpire Berlusconi. E’ un attacco articolato, diamo la nostra piena disponibilità ad Alfano e Berlusconi per portare avanti tutte le iniziative necessarie a fermare questa deriva”. Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, a quanto raccontano, nel corso della riunione del gruppo.
16. 47 – I deputati renziani: “Incomprensibile la gestione del voto”
“La gestione del voto da parte della dirigenza del gruppo Pd Camera sulla sospensione delle attività parlamentari è stata incomprensibile, nessuno è stato informato, nessuno ha capito cosa è successo. E’ urgente che il gruppo si riunisca per capire se ci sono responsabilità e se i meccanismi decisionali sono efficaci oppure vadano ridiscussi”. E’ quanto dichiarano i deputati renziani del Partito democratico Michele Anzaldi, Matteo Biffoni, Ernesto Carbone, Paolo Coppola, Filippo Crimì, Marco Donati, Silvia Fregolent, Federico Gelli, Ernesto Magorno, Ivan Scalfarotto.
16.45 – Monaco (Pd): “Ho partecipato al voto solo per disciplina”
“Ho votato la sospensione dei lavori solo per disciplina di gruppo. Ma non possiamo più subire strappi istituzionali, ricatti e umiliazioni, avallando così la prepotenza, ipocritamente rivestita di vittimismo, da parte del Pdl. Un imputato che si professa innocente dovrebbe semmai apprezzare la contrazione dei tempi verso una sentenza definitiva e non servirsi di un partito (si fa per dire…) come arma impropria per paralizzare l’attività del parlamento”: lo afferma Franco Monaco (Pd), un altro prodiano.
16.38 – Boschi (Pd): “Ho votato solo per disciplina di gruppo”
“Sarebbe stato facile prendere le distanze oggi, ma ho votato come ci ha chiesto il Gruppo per non lasciare soli gli altri colleghi. Questa conduzione del partito però ci sta portando al suicidio politico e al blocco istituzionale”. Lo afferma la deputata renziana del Pd Maria Elena Boschi, dopo che la Camera ha approvato la sospensione dei lavori chiesta dal Pdl. “Chi spiega ai cittadini che abbiamo interrotto i lavori, anche se solo per tre ore, per consentire una riunione del Pdl? Non potevano incontrarsi al termine dei lavori d’Aula?”, conclude Boschi.
16.25 – Zampa (Pd): “Non ho partecipato al voto per lo stop”
“Non ho partecipato al voto per la sospensione dei lavori parlamentari. Un voto contrario alle indicazioni del capogruppo Roberto Speranza e dell’ufficio di Presidenza avrebbe di fatto messo in discussione il mio rapporto con il gruppo di cui ho l’onore di far parte. Ho ritenuto tuttavia che i presupposti per accettare la richiesta del Pdl non fossero accoglibili”. Lo afferma la deputata Pd (prodiana) Sandra Zampa.
16.20 – Speranza (Pd): “Da M5S nervosismo fuori controllo”
“Non c’è stata nessuna moratoria.Abbiamo solo votato per consentire al Pdl di svolgere l’assemblea del gruppo nel pomeriggio odierno. Abbiamo invece respinto una richiesta ingiustificata di sospendere per tre giorni tutti i lavori dell’aula, richiesta avanzata dallo stesso Pdl nel corso della capigruppo di stamane”. Lo afferma in una dichiarazione Roberto Speranza, presidente del gruppo Pd.
16.18 – Berlusconi: al via riunione senatori Pdl con Alfano
E’ iniziata da pochi minuti al Senato la riunione dei senatori del Pdl a cui partecipa anche il segretario e vice premier Angelino Alfano. Contemporaneamente a Montecitorio è riunita l’assemblea dei deputati pidiellini.
15.46 – Pd: slitta la commissione sulle regole, situazione politica complessa
Slitta la commissione congresso del Pd convocata per domani. Il segretario Guglielmo Epifani, secondo quanto si apprende, ha, infatti, deciso di rinviare la riunione a causa della complessa situazione politica di questo momento.
15.10 – Epifani: “Chiedere la sospensione è irresponsabile e inaccettabile”
“La richiesta di sospendere i lavori del Parlamento per tre giorni, a seguito delle decisioni della Corte di Cassazione, costituisce un atto irresponsabile e inaccettabile, che lega campi che vanno rigorosamente tenuti distinti, quello giudiziario e quello parlamentare”. Così il segretario Pd Guglielmo Epifani. “La richiesta di sospendere i lavori del Parlamento per tre giorni – sostiene Epifani dopo aver incontrato i presidenti dei gruppi parlamentari del Pd della Camera e del Senato – a seguito delle decisioni della Corte di Cassazione, costituisce un atto irresponsabile e inaccettabile, che finisce per legare campi che vanno rigorosamente tenuti distinti, quello giudiziario e quello parlamentare. Il Pd non si è prestato ne si presterà mai ad una logica di questo segno”. “Tutto questo – ha proseguito Epifani – rende ancora una volta esplicito il problema di fondo di questi mesi: la vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi e il rapporto d’azione di Governo e di Parlamento. Questo nodo deve essere sciolto solo tenendo distinte le due sfere, perché se no, a furia di tirare, la corda si può spezzare, con una scelta di irresponsabilità verso la condizione del paese e la sua crisi drammatica”.
14.59 – Nuti (M5S): “Pd ha meno coraggio e palle del Pdl”
“Il Pd ha dimostrato di avere meno palle e meno coraggio del Pdl. Prima chiedevamo ai parlamentari del Pd ‘ma come fate da allearvi con il Pdl’. Adesso la situazione si è capovolta e chiediamo al Pdl come fa a stare insieme al Pd. Ma come si può dare la fiducia a un partito come il Pd?”. Lo ha domandato polemico il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Riccardo Nuti, nel corso della conferenza stampa in corso al Senato.
14.41 – Stop lavori, i renziani: “Decisione assurda”
Gli astenuti sono stati una ventina ma sono più diffusi i malumori tra i deputati del Pd per la decisione di votare sì alla sospensione dei lavori, chiesta dal Pdl. Tra i più contrari ci sono i renziani: “Ci siamo adeguati alla decisione ma una scelta così è assurda, contro il nostro popolo, non ci capiscono”, spiega Luca Lotti, molto vicino a Matteo Renzi. Tra chi non condivide la scelta, si contesta anche la mancata convocazione di una riunione del gruppo per decidere la linea. “Chi ha preso la decisione per iparlamentari?”, è la domanda che gira tra i parlamentari dem. “Si doveva discutere alla riunione del gruppo, così la situazione è fuori controllo”, contesta Lotti. Inevitabile che ai malumori e alla contrarietà alla decisione di assecondare la richiesta del Pdl si unisce la fase di posizionamento congressuale che spinge candidati e esponenti delle varie aree a rendere note le proprie posizioni. “In chi ha scelto di astenersi c’è molto opportunismo”, è convinto Matteo Orfini dei “giovani turchi”.
14.39 – Letta: “Premier in aula per question time”
“In Aula, alle 15, dopo 6 anni che non si svolgeva, rilancio lo strumento di trasparenza e partecipazione del Question Time col premier”. Lo scrive il presidente del Consiglio Enrico Letta su twitter.
14.30 – Fico (M5S): “Irresponsabile stop, salvare il Parlamento”
E’ ”irresponsabile” che un Paese preda della crisi debba fermarsi per “gli interessi di una sola persona”, di Berlusconi: il presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico (M5S), interviene su Facebook sottolineando, dopo lo stop dei lavori parlamentari deciso su richiesta del Pdl e con il voto favorevole del Pd, la necessità di difendere le istituzioni, a partire dal Parlamento.
14.25 – Schifani: “Per Pdl momento difficile”
”Vi è un momento in cui le forze politiche parlamentari (perché noi in Parlamento rappresentiamo la nostra forza politica al più alto livello) avvertono il bisogno di riunirsi per discutere, e lo fanno nel rispetto delle regole, in un dibattito interno (ciò avverrà nel nostro Gruppo, così come in quello della Camera). Credo che tutto rientri nel solco della piena e sana democrazia. E’ indubbio che stiamo vivendo come partito un momento estremamente difficile. Chiediamo, sommessamente ma con convinzione, rispetto delle nostre esigenze”. Così il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani ha spiegato la richiesta di sospendere i lavori parlamentari per oggi. “Questa sospensione – ribadisce – non arrecherà un pregiudizio temporale irreparabile alla scansione dei tempi di discussione di un disegno di legge costituzionale, che abbiamo condiviso, condividiamo e condivideremo in questa legislatura, perché ci sta a cuore la riforma del Paese”.
14.13 – Protesta M5S, tutti fuori dalla Camera
“Usciamo da questo posto fetido”. Lo ha detto Roberta Lombardi, ex capogruppo del Movimento 5 Stelle che con gli altri deputati decide di inscenare una protesta uscendo fuori dalla Camera e sedendosi per terra a piazza Montecitorio.
14.11 – Sel: “Ci dissociamo da quanto avvenuto al Senato”
“Sel si dissocia da tutto quello che è successo oggi nell’Aula del Senato: dalla richiesta di sospensione dei lavori avanzata dal Pdl, alla decisione del Pd di dire ‘sì’ a tale richiesta, alla protesta del M5S di togliersi la giacca e la cravatta in Aula”. Ad esprimere lo “sdegno” di Sel per quanto avvenuto a Palazzo Madama è il vice capogruppo Beppe De Cristofaro che ribadisce il “no” alla sospensione dei lavori parlamentari anche per “una sola mezza giornata”.
14.11 – Camera, bagarre in Aula: seduta sospesa
Seduta sospesa nell’Aula della Camera dopo la votazione sulla sospensione dei lavori di oggi richiesta dal Pd. E’ scoppiata la bagarre quando i deputati M5S hanno urlato a quelli del Pd “Bravi, bravi, buffoni, buffoni”.
14.08 – Camera, l’Aula vota l’ok: lavori dell’Aula rinviati di 24 ore
L’aula della Camera ha votato a favore della richiesta del Pdl di una sospensione dei lavori con “171 voti di differenza”. Lo annuncia in aula la presidente Laura Boldrini.
14.01 – Bonafede (M5S): “E’ un colpo di Stato, la morte della democrazia”
“Quando il Parlamento viene asservito alle esigenze di una sola persona è l’inizio della morte della democrazia, è un colpo di Stato a tutti gli effetti”. Lo ha detto nel suo intervento in aula per il Movimento 5 stelle il deputato Alfonso Bonafede, nella discussione sulla proposta di rinvio dei lavori parlamentari chiesta dal Pdl. “Chi voterà per la sospensione se ne prenderà la responsabilità, voterà contro le esigenze dei cittadini italiani”, ha aggiunto Bonafede.
13.55 – Vietti: “Stop del Senato? Se è per riunione…”
“Leggo che la sospensione dei lavori del Senato è stata chiesta per proseguire la riunione del gruppo del Pdl. Se è così, non ho nulla da dire”. Così il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, risponde a una domanda dei giornalisti. “Non tocca a me commentare i lavori parlamentari”, aggiunge il vicepresidente del Csm.
13.54 – Agostinelli(M5S): “Voto farsa di zerbini asserviti a un puttaniere”
“Tra poco votazione farsa per sospendere per un giorno i lavori dell’Aula. Un Parlamento di zerbini asservito alle vicende giudiziarie di un puttaniere”. Così, su Facebook, la deputata del M5S Donatella Agostinelli sul voto che la Camera sta per esprimere sullo stop dei lavori chiesto dal Pdl.
13.53 – Camera, Pd: “Ok a pausa lavori solo per oggi”
“Siamo contrari a qualsiasi tentativodi blocco delle Istituzioni di qualsiasi tipo e di qualunque tipo, ma voteremo a favore della proposta dell’onorevole Brunetta di tenere una riunione di gruppo”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Ettore Rosato del Pd, scatenando la protesta dei deputati di M5S.
13.48 – Camera, Migliore: “No allo stop, non c’è lutto nazionale”
“La richiesta del Pdl non è ricevibile: viene proposta in termini minimalisti di uno stop dei lavori del Parlamento per un inammissibile lutto nazionale per la decisione del Parlamento, e incide sull’esame del dl Ilva”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Gennaro Migliore di Sel riferendosi alla richiesta del Pdl di sospendere fino a domani i lavori a Montecitorio. “Volete solo dire fuori dall’Aula che il Parlamento si è piegato a Silvio Berlusconi. E noi non lo possiamo permettere”, ha detto rivolto ai banchi del Pdl. “Se le condizioni sono queste, ci sia pure la crisi di governo. Noi difendiamo il Parlamento e la sua indipendenza”.
13.38 – Crimi (M5S): “Senato bloccato dall’eterno assente”
“Il Parlamento viene espropriato acausa di una persona, dell’eterno assente dal Parlamento. Ci chiediamo che cosa ci sta a fare a palazzo Madama un senatore che non è mai presente”. Lo ha detto il senatore di 5 Stelle, Vito Crimi, protestando in aula per la decisione della capigruppo di sospendere i lavori delle commissioni e dell’assemblea, su richiesta del Pdl.
13.25 – Camera, l’Aula voterà sullo stop dei lavori
L’Aula della Camera voterà alle 13:30 sulla sospensione dei lavori dell’Assemblea per la giornata di oggi. Nella conferenza dei capigruppo sulla sospensione chiesta dal Pdl non c’era unanimità visto che contro la sospensione si sono espressi M5S, Sel e Lega: da qui la necessità di votare in Aula. Tecnicamente, un deputato della maggioranza chiederà il rinvio dell’esame del decreto legge sull’Ilva a domani mattina alle 10 oggi solo il question time con il presidente del Consiglio. Nel pomeriggio, alle 16, la conferenza dei Capigruppo deciderà come sarà recuperato il lavoro parlamentare non fatto oggi. “Non c’è stata nessuna moratoria e nessuna sospensione”, ha precisato il capogruppo del Pd Roberto Speranza: “Si è solo scelto di concedere qualche ora al Pdl per le proprie riunioni”.
13.25 – Senatori Cinque Stelle si levano giacca per protesta
I senatori del M5S si levano giacca e cravatta in Aula per protesta per la decisione della conferenza dei capigruppo di sospendere i lavori al Senato per l’intera giornata su richiesta del Pdl per la vicenda Berlusconi. Crimi ha poi invitato i senatori a uscire dall’Aula per rivestirsi.
13.23 – Governo, sconvocato il vertice di maggioranza delle 14
13.23 – Camera, voto per slittamento a domani della seduta pomeridiana
13.21 – Riunione del Pdl al Senato dalle 15.30
La riunione dei senatori del Pdl, a quanto si apprende, si terrà alle 15:30 a palazzo Madama. All’incontro è prevista la presenza anche del segretario del partito, Angelino Alfano.
12.55 – Senato, sospesi i lavori dell’Aula per un giorno
“La capigruppo del Senato ha decisodi accogliere la richiesta di sospensione dei lavori parlamentari avanzata dal Pdl, solo per oggi. Sel, comunque, resta contraria”. Lo ha detto la capogruppo di Sel a Palazzo Madama, Loredana De Petris.
12.51 – Scelta Civica: “Trovare soluzioni di compromesso”
“Il gruppo Scelta Civica auspica che si trovi, nell’immediato, una soluzione di buon senso che permetta ai gruppi parlamentari del Pdl di svolgere le proprie attività di riflessione politica, come richiesto, ma nel contempo non metta in discussione la dignità delle aule parlamentari. Una soluzione di compromesso e di equilibrio si può trovare e in questo senso il gruppo si esprimerà nella conferenza capigruppo”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Lorenzo Dellai.
12.43 – Lupi: “Il governo va avanti, ma democrazia a rischio”
“Andiamo avanti, continuiamo a fare il nostro lavoro” ma con “l’anticipo della Cassazione la democrazia è a rischio”. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, a margine di un convegno della Cisl.
12.41 – Riunione del Pdl al Senato rinviata, forse congiunta con deputati
La riunione dei segretari del Pdl con il segretario Alfano e i ministri, prevista per le 12.30, è stata rinviata con orario da definirsi, in attesa che il quadro si chiarisca e si conoscano la decisioni dei capigruppo di Montecitorio e Palazzo Madama chiamate a dare una risposta alle richieste del Pdl di sospensione dei lavori parlamentari. Viene riferito che il Pdl sta valutando di aggiornare la riunione dei senatori a più tardi da tenersi in congiunta con i deputati.
12.39 – Gasparri (Pdl): “Chiesta la sospensione solo per oggi”
“Abbiamo chiesto una sospensione dei lavori parlamentari solo per oggi”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Pdl) uscendo dalla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama.
12.30 – Vendola (Sel): “Comportamento della destra è inquietante”
”Penso che il comportamento della destra in questo momento sia inquietante”. Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, parlando oggi a Bari con i giornalisti a margine di una iniziativa. “L’idea – ha aggiunto Vendola – di poter far precipitare il paese in una sorta di capitolo finale della guerra tra politica e magistratura è un’idea delinquenziale e demenziale. E’ l’idea frutto della rivendicazione delle impunità dei ricchi e dei potenti ma anche frutto di incredibile irresponsabilità nei confronti del Paese che sta precipitando dentro un dolore sociale ogni giorno più straziante”.
12.12 – Maroni (Lega): “Contro la sospensione”
“Sono convinto che chiudere il Parlamento in queste condizioni sia un vulnus alla democrazia: se così sarà chiederemo immediatamente un incontro a Napolitano”. Così Roberto Maroni ha motivato il no della Lega alla richiesta del Pdl.
12.03 – Camera, il Pd: “No allo stop dei lavori”
Anche alla Camera il Pd dice no alla richiesta di sospensione dei lavori parlamentari avanzata dal Pdl. Il capogruppo Roberto Speranza ha convocato l’Ufficio di Presidenza del gruppo per comunicare questa decisione che sarà portata alla conferenza dei Capigruppo delle 12.30.
12.01 – Brunetta: “Nessun Aventino, saremo al question time con Letta”
“Nessun Aventino”. Lo chiarisce Renato Brunetta dopo la richiesta del Pdl di sospendere per tre giorni i lavori parlamentari. “Abbiamo massimo rispetto per il Parlamento, ma chiediamo che il Parlamento e le altre forze politiche rispettino il nostro dibattito -ha spiegato il capogruppo del Pdl-. Abbiamo il dovere di chiarezza verso l’Italia, di spiegare cosa sta succedendo per questo chiediamo una sospensione dei lavori delle Camere oggi e domani, quando è convocata la direzione del Pdl. Nel fine settimana saremo sui territori e lunedì di nuovo in aula”.
11.53 – Ginefra (Pd): “In caso di Aventino Pdl, si va al voto”
“Se il Pdl dovesse confermare la linea dell’Aventino, paralizzando così i lavori parlamentari, verrebbero meno le ragioni che hanno dato vita al Governo Letta: interventi urgenti per le riforme economiche e istituzionali necessarie per il Paese”. Così il deputato del PD Dario Ginefra.
11.51 – Brunetta: “Né Aventini né stop lavori. Solo sospensione”
“Non vogliamo né Aventini né stop dei lavori. Avanziamo solo una richiesta di sospensione dei lavori parlamentari per oggi e domani per consentire al nostro partito di tenere una assemblea permanente e la direzione nazionale. Penso che sia un atto dovuto da parte del Parlamento in segno di rispetto per il nostro dibattito, le nostre scelte, le nostre discussioni”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Renato Brunetta chiarendo la posizione del suo partito. “Le nostre posizioni – sostiene Brunetta – sono responsabili, trasparenti e chiare. Vogliamo capire che cosa sta succedendo e discuterne al nostro interno. Perché abbiamo il dovere della chiarezza e della responsabilità. Da lunedì si può ricominciare a lavorare in Parlamento, recuperando senza problemi il tempo perduto”. “Noi – ribadisce Brunetta – rispettiamo il Parlamento, ma pretendiamo rispetto soprattutto da parte delle altre forze di maggioranza per il nostro partito, che deve discutere su un accadimento di estrema gravità e che può essere foriero di tate conseguenze per il nostro Paese e non solo”.
11.42 – Brunetta: “Non ci sarà vertice di maggioranza”
“Oggi non c’è più vertice di maggioranza, non c’è più cabina di regia”. Lo dice il capogruppo del pdl alla Camera Renato Brunetta.
11.40 – Zanda: “No Pd a sospensione lavori del Parlamento”
“Il Parlamento non può assolutamente sospendere i suoi lavori”. Lo ha detto il presidente dei Senatori Pd, Luigi Zanda, commentando la richiesta del Pdl di sospendere i lavori delle camere per protesta contro la decisione della Cassazione. “Se un gruppo ha bisogno di qualche ora di tempo per confrontarsi bene, altrimenti no”. In mattinata Zanda aveva convocato l’Ufficio di presidenza del gruppo per decidere l’orientamento da tenere in seguito alla richiesta del Pdl di sospendere i lavori parlamentari. E, alla fine, l’Ufficio di presidenza ha deciso di dire no a questa sospensione.
11.38 – Migliore (Sel): “Scricchiolii maggioranza non blocchino Camere”
“I problemi del Pdl e gli scricchiolii della strana maggioranza non possono ricadere sulle istituzioni e sul Paese”. Lo afferma Gennaro Migliore, capogruppo dei deputati di Sel, commentando la sospensione dei lavori parlamentari chiesta dai capigruppo del PDL di Camera e Senato. “Ci sono urgenze, a partire dal decreto Ilva, che non possono aspettare. Il Paese ha bisogno di risposte. Riteniamo indispensabile, conclude il capogruppo di Sel, che i lavori della camere proseguano secondo il calendario previsto”.
11.35 – Malan (Pdl): “Richiamo a crisi classica via per soffocare democrazia”
“La cultura dell’emergenza, dire che c’è una crisi economica cui guardare prioritariamente, è il classico modo in cui si sacrifica la democrazia. Non è che la situazione economica può renderci indifferenti di fronte a un assalto frontale alla democrazia”. E’ quanto afferma il senatore Pdl, Lucio Malan interpellato sulla situazione sorta intorno alla vicenda Mediaset che coinvolge Silvio Berlusconi.
11.18 – Nuti (M5S): “Assurdo che il Parlamento sia ostaggio del Pdl”
“Siamo al ridicolo. E’ assurdo che il Parlamento venga preso in ostaggio e i lavori d’aula vengano interrotti solo perché un gruppo mette in piedi un’assemblea permanente sui suoi problemi interni e per parlare di giustizia”. Lo denuncia Riccardo Nuti, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, in relazione alla richiesta di sospensione per 3 giorni dei lavori a Montecitorio.
11.12 – Berlusconi: Pdl non andrà a vertice maggioranza
Il Pdl non intende partecipare al vertice di maggioranza in calendario per domani: lo ha detto il capogruppo alla Camera Renato Brunetta secondo quanto riferito da uno dei partecipanti alla conferenza dei Capigruppo di Montecitorio.
11.11 – Santanché (Pdl): “Senza sospensione dei lavori, cade il governo”
“Se dovesse arrivare un ‘no’ sulla richiesta di moratoria dei lavori parlamentari capiremo che non c’è un governo di coalizione”. Lo ha detto Daniela Santanchè questa mattina ai microfoni di Radio 24, anticipando l’annuncio dei capigruppo alla Camera e al Senato del Pdl di chiedere una sospensione dei lavori dell’aula e delle commissioni. “Far cadere un governo – ha aggiunto Santanchè – non è un’azione politica, è una conseguenza di un’azione politica”. La decisione della Cassazione di fissare al 30 luglio l’udienza del processo Mediaset a Berlusconi è, secondo la Santanchè, un gesto che va “certamente contro Berlusconi ma è ugualmente contro la pacificazione, è sicuramente contro questo governo”. Quindi la critica a Letta: “Il comportamento ieri di Letta a me non è piaciuto assolutamente per niente, mi sembra una di quelle tre scimmiette ‘non vedo, non sento, non parlo’. Che il presidente del Consiglio ieri non abbia trovato un secondo, un minuto, una parola per stigmatizzare quello che era successo, io lo trovo un fatto grave”. Poi l’attacco ad una parte della magistratura: “Che questa sia l’ennesima persecuzione giudiziaria nei confronti di Berlusconi è certo – ha detto la Santanchè – C’è un gruppo di magistrati che vuole prevalere sulla democrazia. Silvio Berlusconi ad oggi è stato indagato e processato 34 volte e sono i numeri che fanno capire che c’è questo disegno criminale da parte di alcuni. Viviamo in un Paese dove c’è un golpe, dove si cerca di cancellare la libertà, la democrazia. Io spero che gli italiani colgano il nostro dolore”. Infine Santanche’ ha smentito le voci di un “esilio” all’estero, “stile Craxi”, dopo un’eventuale condanna: “Silvio Berlusconi sta in Italia, combatte, perché vuole fare vincere quello che è vero, perché Berlusconi ha una cosa che nessun magistrato politicizzato o militante di un partito politico puo’ togliere a Berlusconi: che è la forza della verità”.
11.07 – I deputati Pdl disertano commissioni Camera
I deputati del Pdl hanno disertato stamani le commissioni di Montecitorio. L’assenza sarebbe legata alla richiesta avanzata dal capogruppo Renato Brunetta di una sospensione dei lavori parlamentari per alcuni giorni.
11.05 – Epifani in contatto con i capigruppo di Camera e Senato
Il segretario del Pd Guglielmo Epifani è in contatto con i capigruppo di Camera e Senato Roberto Speranza e Luigi Zanda per capire l’evoluzione delle minacce del Pdl in attesa della decisione delle capigruppo e per concordare l’atteggiamento del Pd davanti ad una situazione che tra i democratici definiscono “di emergenza”.
11.03 – Matteoli “sconvoca” la sua commissione
Il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato Altero Matteoli comunica di aver sconvocato la riunione della “sua” commissione fissata per oggi alle 15. E’ quanto si legge in una nota dell’organismo parlamentare.
11.03 – Gasparri (Pdl): “Cassazione come fast food. Uno entra: che te serve?”
“Per quelli di centrodestra la tempistica è immediata, il giudizio lampo”. Ha detto il senatore Pdl Maurizio Gasparri durante la trasmissione Agorà Estate di Rai Tre. “Mi pare che la gente comune aspetti anni e anni, mentre – ha aggiunto – per quelli di centrodestra che si chiamino Brancher o Berlusconi, la Cassazione sembra un fast food. Uno entra e dice che te serve, due sentenze, un panino, delle patatine e te le fanno subito. Su questa tempistica sono assolutamente sconcertato”.
10.57 – Pdl potrebbe disertare il vertice di maggioranza
Il Pdl potrebbe disertare il vertice di maggioranza previsto per le 14 di oggi a palazzo Chigi. Si tratta ancora di una ipotesi che però è circolata stamattina e di cui si starebbe discutendo dopo la richiesta avanzata dai capigruppo di Camera e Senato del Pdl di sospendere i lavori parlamentare per tre giorni per le vicende legate al processo Mediaset in Cassazione.
10.51 – Gasparri (Pdl): “Serve valutazione della situazione”
“Aspettiamo la riunione dei capigruppo per capire come si procederà. Subito dopo la capigruppo è convocata l’assemblea dei senatori del Pdl per valutare la situazione. Ci si interroga, si discute, vogliamo raccogliere le opinioni dei colleghi. Non c’è alcuna decisione presa”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri dopo la sospensione dell’Aula per consentire lo svolgimento della conferenza dei capigruppo richiesta da Renato Schifani in Aula. Accanto a Gasparri il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello aggiunge: “E’ naturale che un partito si riunisca in una situazione del genere” e alla domanda se è preoccupato per le riforme o per la situazione della vicenda Mediaset che coinvolge Silvio Berlusconi replica: “Sono preoccupato per il Paese”.
10.48 – Nuova riunione del gruppo, si attende decisione su “moratoria”
Alla spicciolata stanno arrivando i deputati del Pdl per la nuova riunione aggiornata a questa mattina che segue quella fiume che si è svolta ieri sera. Al momento, viene riferito, il capogruppo Renato Brunetta è riunito in conferenza dei presidenti dei gruppi per avanzare la richiesta di sospendere i lavori di Montecitorio per tre giorni. Una decisione avanzata nel corso della riunione fiume di ieri sera per dare un segnale tangibile della reazione forte che il Pdl intende manifestare dopo la decisione della Cassazione di fissare l’udienza per il processo Mediaset il prossimo 30 luglio la stessa richiesta di sospensione dei lavori verrà avanzata anche al Senato dal capogruppo Schifani. Nella riunione di ieri, viene ricordato, Brunetta aveva spiegato che l’obiettivo era di convocare una assemblea permanente, non all’infinito, ma per un periodo congruo così da consentire al Pdl di terminare la discussione in atto e assumere le decisioni del caso.
10.40 – Schifani: “Nessun danno alle riforme costituzionali”
“Vi è un momento in cui le forze politiche parlamentari sentono il bisogno di riunirsi per discutere. Stiamo vivendo come partito un momento estremamente difficile e chiediamo rispetto per le nostre esigenze”. E’ con questa motivazione che il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani ha chiesto nell’Aula di Palazzo Madama la sospensione dei lavori sulle riforme costituzionali. “Un’eventuale sospensione dei lavori parlamentari – aggiunge – non diminuirà la nostra esigenza di riforma dello Stato”. E “siamo pronti – insiste – a fare in modo che il tempo che dovesse sospendersi per esaminare il ddl possa essere recuperato in percorsi alternativi”. “Questa sospensione – assicura Schifani – non arrecherà pregiudizio temporale irreparabile alla scansione dei tempi del ddl costituzionale che abbiamo condiviso e condivideremo in questa legislatura”.
10.20 – Speranza (Pd): “Serve una riflessione”. La Lega: “E’ crisi”
E’ stata aggiornata alle 11:30 la ripresa dei lavori della conferenza dei capigruppo di Montecitorio, la cui convocazione era stata richiesta dal Pdl. Renato Brunetta ha chiesto una sospensione di tre giorni “perché stiamo facendo una assemblea che ci impegna in una lunga ed articolata discussione”, ha spiegato il presidente dei deputati del Pdl. Anche la seduta della Camera, che doveva avere inizio alle 10, è sospesa in attesa della fine della capigruppo. Dopo la richiesta di Brunetta, il capogruppo del Pd Roberto Speranza ha chiesto “del tempo per fare una riflessione”. Dura la Lega, con Giancarlo Giorgetti a sottolineare che “questo è il segno evidente della crisi del governo”, mentre Pino Pisicchio del Misto ha chiesto a Brunetta di sapere se il Pdl intenda fare l’Aventino ove la Capigruppo non accetti la sua richiesta di sospensione. “Ma non ho avuto alcuna risposta”, conclude Pisicchio.
10.15 – Senato, Schifani: “Sospensione dei lavori dell’Aula”
Il presidente dei senatori del Pdl,Renato Schifani, ha chiesto la sospensione dei lavori dell’Aula di palazzo Madama e la convocazione della conferenza dei capigruppo. In Aula si stava esaminando il ddl per le riforme costituzionali.
10.08 – Napoli (Pdl): “Se Berlusconi ‘eliminato’, via i nostri ministri”
“Siamo obiettivi: è difficile che i ministri possono andare avanti ad essere presenti nel Governo se il capo del tuo partito viene eliminato dalla scena politica, ingiustamente o giustamente. Ce li vedi poi Alfano o Lupi? Siamo pratici, sarebbero un controsenso e una contraddizione talmente forti che mi sembra esagerato dire che dovrebbero stare al Governo. Poi se vogliono fare un Governo nuovo lo facciano, con le forze che vogliono e si vada a votare”. Così Osvaldo Napoli (Pdl) a Omnibus (La7).
10.06 – Camera, gruppo Pdl torna a riunirsi
Come deciso nell’incontro di ieri sera, questa mattina il gruppo del Pdl alla Camera è tornato a riunirsi per studiare le contromosse e dare così un segnale di insofferenza dopo la decisione della Corte di cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l’udienza del processo Mediaset. I deputati sono in attesa della decisione che prenderà la capigruppo di Montecitorio riunita in questi minuti. A richiedere l’incontro è stato il presidente dei Deputati pidiellini Renato Brunetta, per avanzare la richiesta di una moratoria dei lavori parlamentari per consentire al Pdl di proseguire l’assemblea, non all’infinito, ma per un periodo di tempo tale che consenta al partito di terminare le proprie riflessioni.
9.58 – Camera, Pdl: “Sospensione dei lavori dell’Aula per 3 giorni”
Il Pdl intende chiedere ai capigruppo della Camera, tramite il presidente dei deputati Renato Brunetta, il rinvio di ogni attività parlamentare “per tre giorni”, in Aula e nelle commissioni. E’ quanto si apprende da uno dei partecipanti alla conferenza dei capigruppo che dovrà esprimersi sulla richiesta del Pdl.