L’ex pm antimafia di Palermo, Antonio Ingroia, sarà il nuovo commissario di “Sicilia e-Servizi“, la società pubblica per l’informatizzazione. Lo ha annunciato il governatore Rosario Crocetta in conferenza stampa: “Provvederemo al più presto a commissariare Sicilia e-Servizi, Ingroia ha già dato la sua disponibilità”. “Il mio primo compito sarà quello di mettere ordine e fare chiarezza e tarsparenza – ha dichiarato Antonio Ingroia, subito dopo la notizia della nomina – Metterò il naso sui rapporti tra la società Sicilia e-Servizi con le società collegate, come “Venture“, su come sono stati utililizzati i fondi comunitari Ue“.
“Non sarò più magistrato, stavolta farò il commissario“, ha spiegato Ingroia. “A parte le battute, sono davvero felice di questo nuovo incarico. Per me sarà una grande emozione. Sarà il mio primo incarico da quando ho lasciato la toga. Metterò ordine in questa società”. “Tornerò in Procura in veste di denunciante e non più di investigatore. Cercherò di mettere ordine sul passato e costruire presente e futuro”. Come spiegato dal governatore Crocetta, nella società lavora anche la figlia del boss mafioso Stefano Bontade, e nella società collegata “Venture” il genero del boss. “La società venne creata in passato dall’ex Presidente della Regione, Salvatore Cuffaro – dice ancora Ingroia – che guarda caso oggi sta scontando in carcere una pena definitiva per mafia. E’ un sintomo molto significativo. Al di là delle sue funzioni, la società e-Servizi è un carrozzone politico-clientelare dove sono accaduti fatti gravissimi“. Per Crocetta “qui si violano le leggi sulla concorrenza e sugli appalti. In pratica una compartecipata dalla Regione affida gli appalti ad aziende private. Così – conclude- Sicilia E-Servizi guadagna solo il 3% a scapito delle tasche della Regione. Il commissariamento sarà molto rigoroso: chiuderla ci costerebbe troppo tempo e troppi altri soldi andrebbero persi”.
Ingroia, che ha di recente ha lasciato la magistratura, non ha intenzione però di abbandonare anche la sua esperienza politica, nonostante il nuovo ruolo assegnatogli da Crocetta: “Naturalmente nel frattempo continuerò a fare politica e a essere il leader di Azione civile“, ha commentato l’ex pm. Negli scorsi mesi, il governatore aveva già cercato di riportare Ingroia in Sicilia, offrendogli un incarico da responsabile della riscossione delle tasse, ma la nomina era stata stoppata dal Csm. Adesso, dopo l’addio alla toga, non ci saranno più impedimenti, e Crocetta e Ingroia potranno cominciare a lavorare fianco a fianco.