Creare un marchio capace di dare prestigio nazionale e internazionale ad una rete di artigiani, designer e fornitori di legno, consapevoli che nel mondo globalizzato l’unione fa la forza, senza dimenticare qualità, sostenibilità e il valore intrinseco del Made in Italy. È questa l’idea che sta alla base del progetto Slow Wood ideato da Gianni Cantarutti e da Marco Parolini, un imprenditore friulano esperto di legno e un ingegnere con la passione per la lavorazione di questo materiale.
“L’idea – spiega Parolini – è nata attorno all’associazione Culturalegno, con cui da anni giriamo l’Italia proponendo eventi, dimostrazioni e corsi di lavorazione e conoscenza del legno. Ci siamo accorti che da un lato c’è grande interesse per i prodotti che vengono realizzati, dall’altro lato ci sono tanti piccoli artigiani che vogliono valorizzare il loro lavoro e farsi conoscere, cosa che da soli non sempre hanno la forza di fare”. Mettendo insieme gli elementi è nata l’idea di Slow Wood: “Dietro a questo marchio – continua Parolini – vogliamo raccogliere piccoli produttori e artigiani che, seguendo alcune regole in grado di garantire la qualità del prodotto, propongano attraverso Slow Wood arredi e oggetti in legno: dal mobile al gioiello, passando per complementi e suppellettili. Il fine è quello di creare un nucleo forte che sia in grado di proporsi anche all’estero attraverso un marchio riconoscibile”.
Attualmente esiste già una rete composta da una decina di realtà selezionate tra piccole imprese artigiane, artisti, designer e fornitori di legno. Si tratta di realtà localizzate principalmente in Friuli e Lombardia, ma la proposta è rivolta a tutti gli artigiani d’Italia e gli ideatori del progetto puntano a coinvolgere decine di realtà di qualità. “Da tempo lavoriamo a questa idea – spiega Gianni Cantarutti – e finalmente è giunto il momento del lancio del progetto Slow Wood. Le imprese facenti parte la rete saranno selezionate secondo standard e procedure definite da Slow Wood. Ad oggi su questo progetto abbiamo già investito 12 mesi di lavoro. Oltre ad aver registrato il marchio, realizzato una serie di prototipi e prodotti, abbiamo anche allestito un laboratorio e degli spazi espositivi in provincia di Udine”.
In una prima fase Slow Wood si rivolgerà al mercato italiano per poi puntare al mercato internazionale, proporrà arredi, complementi ed oggetti in legno, realizzati artigianalmente e con l’impiego di legni pregiati ma sostenibili: “Ci rivolgeremo ad una clientela che fa attenzione al valore culturale e tradizionale del prodotto, alla sostenibilità ambientale, alla responsabilità sociale e che ricerchi oggetti unici”. “Non vogliamo realizzare beni di consumo – spiegano i due ideatori del progetto – ma beni di investimento. Oggetti pensati e realizzati per durare, per entrare a far parte della storia di coloro che li utilizzeranno e li tramanderanno”. Certo, in un momento storico come quello attuale, caratterizzato dalla crisi e dalla fuga dal mercato italiano, il progetto potrebbe apparire come un vero e proprio azzardo: “La realtà nasce entro i confini nazionali ma guarda già fuori – osserva Parolini -. Ovviamente la paura c’è, ma soprattutto in settori consolidati e poco innovativi come quello del mobile, o si comincia a fare qualcosa di diverso oppure continueremo a lamentarci che nulla si muove. È chiaramente una sfida rischiosa, ma vale la pena che qualcuno cominci a provarci. Io ci credo al punto che per lanciare Slow Wood ho lasciato un consolidato e più sicuro lavoro in azienda”.
Attualmente attorno al progetto si respira entusiasmo e quel pizzico di frizzante avventatezza delle idee fresche, che hanno voglia di guardare oltre il brevissimo periodo. Ma avrà le gambe per camminare? “Ci stiamo provando e naturalmente ci crediamo – concludono Parolini e Cantarutti -. Al momento il primo obiettivo è quello di arrivare all’organizzazione di un workshop di due giorni fissato per il prossimo 28 e 29 settembre a Milano, quando chiunque e a qualunque titolo sia interessato al progetto potrà partecipare e incontrare le altre persone, per toccare con mano la consistenza di Slow Wood. Per arrivarci abbiamo aperto al crowdfunding mediante il quale vogliamo raccogliere le adesioni e i fondi che ci daranno la spinta giusta che serve per partire”.
Società
Slow Wood, il network degli artigiani del legno e del Made in Italy
Il progetto è nato attorno all’associazione Culturalegno ed è già un marchio registrato. "Abbiamo già investito su questa idea 12 mesi di lavoro - spiegano l'imprenditore e l'ingegnere che l'hanno pensata -. Già allestito anche un laboratorio e degli spazi espositivi in provincia di Udine"
Creare un marchio capace di dare prestigio nazionale e internazionale ad una rete di artigiani, designer e fornitori di legno, consapevoli che nel mondo globalizzato l’unione fa la forza, senza dimenticare qualità, sostenibilità e il valore intrinseco del Made in Italy. È questa l’idea che sta alla base del progetto Slow Wood ideato da Gianni Cantarutti e da Marco Parolini, un imprenditore friulano esperto di legno e un ingegnere con la passione per la lavorazione di questo materiale.
“L’idea – spiega Parolini – è nata attorno all’associazione Culturalegno, con cui da anni giriamo l’Italia proponendo eventi, dimostrazioni e corsi di lavorazione e conoscenza del legno. Ci siamo accorti che da un lato c’è grande interesse per i prodotti che vengono realizzati, dall’altro lato ci sono tanti piccoli artigiani che vogliono valorizzare il loro lavoro e farsi conoscere, cosa che da soli non sempre hanno la forza di fare”. Mettendo insieme gli elementi è nata l’idea di Slow Wood: “Dietro a questo marchio – continua Parolini – vogliamo raccogliere piccoli produttori e artigiani che, seguendo alcune regole in grado di garantire la qualità del prodotto, propongano attraverso Slow Wood arredi e oggetti in legno: dal mobile al gioiello, passando per complementi e suppellettili. Il fine è quello di creare un nucleo forte che sia in grado di proporsi anche all’estero attraverso un marchio riconoscibile”.
Attualmente esiste già una rete composta da una decina di realtà selezionate tra piccole imprese artigiane, artisti, designer e fornitori di legno. Si tratta di realtà localizzate principalmente in Friuli e Lombardia, ma la proposta è rivolta a tutti gli artigiani d’Italia e gli ideatori del progetto puntano a coinvolgere decine di realtà di qualità. “Da tempo lavoriamo a questa idea – spiega Gianni Cantarutti – e finalmente è giunto il momento del lancio del progetto Slow Wood. Le imprese facenti parte la rete saranno selezionate secondo standard e procedure definite da Slow Wood. Ad oggi su questo progetto abbiamo già investito 12 mesi di lavoro. Oltre ad aver registrato il marchio, realizzato una serie di prototipi e prodotti, abbiamo anche allestito un laboratorio e degli spazi espositivi in provincia di Udine”.
In una prima fase Slow Wood si rivolgerà al mercato italiano per poi puntare al mercato internazionale, proporrà arredi, complementi ed oggetti in legno, realizzati artigianalmente e con l’impiego di legni pregiati ma sostenibili: “Ci rivolgeremo ad una clientela che fa attenzione al valore culturale e tradizionale del prodotto, alla sostenibilità ambientale, alla responsabilità sociale e che ricerchi oggetti unici”. “Non vogliamo realizzare beni di consumo – spiegano i due ideatori del progetto – ma beni di investimento. Oggetti pensati e realizzati per durare, per entrare a far parte della storia di coloro che li utilizzeranno e li tramanderanno”. Certo, in un momento storico come quello attuale, caratterizzato dalla crisi e dalla fuga dal mercato italiano, il progetto potrebbe apparire come un vero e proprio azzardo: “La realtà nasce entro i confini nazionali ma guarda già fuori – osserva Parolini -. Ovviamente la paura c’è, ma soprattutto in settori consolidati e poco innovativi come quello del mobile, o si comincia a fare qualcosa di diverso oppure continueremo a lamentarci che nulla si muove. È chiaramente una sfida rischiosa, ma vale la pena che qualcuno cominci a provarci. Io ci credo al punto che per lanciare Slow Wood ho lasciato un consolidato e più sicuro lavoro in azienda”.
Attualmente attorno al progetto si respira entusiasmo e quel pizzico di frizzante avventatezza delle idee fresche, che hanno voglia di guardare oltre il brevissimo periodo. Ma avrà le gambe per camminare? “Ci stiamo provando e naturalmente ci crediamo – concludono Parolini e Cantarutti -. Al momento il primo obiettivo è quello di arrivare all’organizzazione di un workshop di due giorni fissato per il prossimo 28 e 29 settembre a Milano, quando chiunque e a qualunque titolo sia interessato al progetto potrà partecipare e incontrare le altre persone, per toccare con mano la consistenza di Slow Wood. Per arrivarci abbiamo aperto al crowdfunding mediante il quale vogliamo raccogliere le adesioni e i fondi che ci daranno la spinta giusta che serve per partire”.
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Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.