Confermare la condanna di Silvio Berlusconi, ma con riduzione della pena accessoria. Il pg della Cassazione Antonello Mura, dopo quasi quattro ore di requisitoria, ha chiesto ai giudici di ritenere colpevole il leader del Pdl di frode fiscale, per cui l’imputato è stato condannato a 4 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici. Ma allo stesso tempo l’accusa ha chiesto anche di rimodulare l’interdizione da cinque anni a tre anni: un ricalcolo che potrebbe essere effettuato dagli stessi ermellini. Nella vicenda Mediaset ‘ ‘sono presenti tutti gli elementi costitutivi della fattispecie di reato di frode fiscale ascritta agli imputati”. Frode di cui per il pg Berlusconi è l’ideatore. “E’ questo un processo carico di aspettative e che suscita passioni ed emozioni esterne che sono manifestazione del libero dibattito e della vita democratica, ma aspettative e passioni devono rimanere confinate fuori dallo spazio dell’Aula giudiziaria” ha affermato il titolare dell’accusa che ha ricordato che il suo compito sarà svolto con “imparzialità in termini coincidenti” con la giurisprudenza della Corte.
Questa mattina le difese di tutti gli imputati hanno avevano comunicato che non avrebbero chiesto slittamenti e così è stato. “Da parte nostra non ci sarà alcuna richiesta di rinvio” aveva spiegato il professor Franco Coppi. Che in Cassazione difende, insieme a Niccolò Ghedini, l’ex premier Silvio Berlusconi nel processo Mediaset aveva confermato i rumor della vigilia. Neanche l’avvocato Roberto Pisano, difensore del produttore cinematografico egiziano Frank Agrama, ha chiesto il rinvio dell’udienza. E nessuna istanza è stata presentata dai difensori della ex manager Mediaset, Gabriella Galetto, avvocati Filippo Dinacci e Nicola Mazzacuva. Anche la difesa di Daniele Lorenzano si è allineata alle altre.
La decisione degli ermellini slitterà di almeno un giorno visto che la causa è iniziata intorno a mezzogiorno davanti alla sezione feriale, che doveva affrontare sette procedimenti e altre due cause discusse in Camera di consiglio a porte chiuse. “Domani sera o più probabilmente giovedì potrebbe esserci la decisione della Cassazione”, ha confermato il professor Franco Coppi, legale del leader del Pdl. Che ha dichiarato che il calcolo dell’interdizione da parte dei giudici d’Appello era “un palese errore”.
LA CRONACA ORA PER ORA
20,47 – Udienza prosegue mercoledì, forse sentenza in serata – Proseguirà mercoledì mattina alle 9.30 con le arringhe degli avvocati difensori, l’udienza del processo Mediaset in Cassazione. Sono sette i legali che dovranno prendere la parola. Non si esclude che il verdetto possa arrivare in serata. Altrimenti slitterà a giovedì anche se la sezione feriale ha già in calendario altre udienze per dopodomani. Tuttavia può riunirsi lo stesso in camera di consiglio per la vicenda Mediaset.
20,46 – L’avvocato dello Stato: “Confermare le condanne”. Il rigetto di tutti i motivi di ricorso e la conferma delle pene e delle statuizioni civili. Questa la richiesta avanzata dall’avvocato dello Stato, Gabriella Vanadia, in rappresentanza dell’Agenzia delle entrate che si è costituita parte civile nel processo Mediaset. Con la richiesta delle parti civili si è conclusa l’udienza in Cassazione che è aggiornata a domani alle 9.30.
20,09 – L’avvocato Coppi: “Interdizione errore palese”. L’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni per Silvio Berlusconi “era un errore palese”. Così l’avvocato Franco Coppi ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se fosse soddisfatto della richiesta di rideterminazione della pena accessoria da parte del pg sul caso Mediaset. “Per il resto rimango ammirato dallo sforzo del Pg di difendere una sentenza che è indifendibile” dice il professore
20,05 – Pg: “Rigetto dei ricorsi, ma rideterminare la pena accessoria”. Il pg della Cassazione Antonio Mura,a parte la rideterminazione a tre anni dell’interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi, ha chiesto per il resto il rigetto dei ricorsi presentati dallo stesso Berlusconi e dagli altri imputati.
20,03 – Pg: “Ridurre interdizione a tre anni” – La pena accessoria dell’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici nei confronti di Silvio Berlusconi deve essere ridotta a tre anni: lo ha chiesto il sostituto procuratore generale della Cassazione Antonello Mura.
19,54 – Pg: “Confermare condanna, ma ridurre interdizione”. “Ferma la condanna per il reato di frode fiscale, la pena della reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici, occorre ricondurre questa sanzione accessoria ai termini di legge”. Lo ha chiesto il pg della Cassazione Antonello Mura, rilevando la necessità di ridurre l’interdizione quinquennale dai pubblici uffici per l’ex premier. Ad avviso del pg Mura la sentenza della Corte di Appello di Milano non dà spiegazioni sulla scelta della applicazione della sanzione accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni nei confronti di Silvio Berlusconi dal momento che c’è una legge che consentirebbe l’interdizione da uno a tre anni. Il pg ritiene che serva una motivazione per rideterminare la pena e affida questo compito alla stessa Cassazione.
19.36 – Secondo Pg sentenza appello presenta motivazione “solida, logica e coerente” – Secondo il Pg Antonello Mura la sentenza appello che condanna Silvio Berlusconi presenta una motivazione “solida, logica e coerente”.
19,06 – Per Pg Silvio Berlusconi è ”l’ideatore del meccanismo delle frodi fiscali”. Silvio Berlusconi è ”l’ideatore del meccanismo delle frodi fiscali” oggetto del processo Mediaset: lo ha detto nella parte finale della requisitoria il pg della Cassazione Antonello Mura. Per il pg, è stato “perdurante il controllo di Berlusconi su Mediaset”. Secondo la pubblica accusa “risulta coerente la conclusione della Corte d’Appello per cui solo coinvolgendo Berlusconi nella decisione si sarebbe potuto arrestare il sistema messo in atto”.
19,03 – Per Pg imputati colpevoli di frode fiscale. Nella vicenda Mediaset ”sono presenti tutti gli elementi costitutivi della fattispecie di reato di frode fiscale ascritta agli imputati”. Lo ha detto il pg della Cassazione Antonello Mura, che sta per concludere la requisitoria.
18,09 – Marcello Dell’Utri: “Berlusconi non lascerà mai l’Italia” – Silvio Berlusconi non ”lascerà mail’Italia” secondo Marcello Dell’Utri che lo esclude “nella maniera più assoluta”. L’ex senatore Pdl lo ha detto parlando con alcuni giornalisti davanti al palazzo della Regione Lombardia a Milano. “Berlusconi non è uno qualunque – ha aggiunto – lui non lo può fare, al limite lo posso fare io”. Il leader del Pdl ”è sereno” in queste ore secondo uno dei fondatori di Forza Italia. Ad alcuni giornalisti che ha incrociato e che gli hanno chiesto che cosa farà in caso di condanna, l’ex parlamentare ha risposto “dipende, se vorrà fare il Grillo della situazione lo potrà fare: io non gli do consigli faccia quello che sente di fare”. Dell’Utri si è detto “non preoccupato”, aggiungendo anzi “non capisco questa attesa spasmodica della stampa, è un fatto della vita”.
17,43 – Pg: “Il compito della Cassazione è quello del controllo”. “Il compito della Corte di Cassazione è quello del controllo” e non è corretta “un’immagine dell’imputato condannato anche in Cassazione”. Lo ha detto il sostituto procuratore generale Antonello Mura, durante la requisitoria in Cassazione sul processo Mediaset, ponendo questo aspetto a fondamento del suo ragionamento. No quindi a un “ripetuto giudizio di merito a 360 gradi e alla sovrapposizione di ruoli e funzioni tra le corti. Sono escluse sollecitazioni alla Cassazione di valutazioni soggettive sulle emergenze giudiziarie e probatorie raccolte negli altri gradi di giudizio”, ha detto Mura. “Né questa è “la sede per esprimere un giudizio di valore sulla sentenza impugnata”.
17.29 – Pg: “Continuità del sistema a partire dalla fase ideativa negli anni ’80”– Nel meccanismo di fatturazioni fittizie emerso nel processo Mediaset si rileva “una continuità del sistema” che aveva il duplice obiettivo di “gonfiare i costi per benefici fiscali e produrre pagamenti per la costituzione all’estero di ingenti capitali”. Lo ha detto il sostituto pg Antonello Mura, nella requisitoria in Cassazione. Il rappresentante dell’accusa ha analizzato gli elementi probatori. “E’ naturale – ha detto – che oggetto di attenzione sia stato anche il meccanismo contrattuale”, ossia i passaggi dal contratto d’origine ad una serie di subcontratti, e “oggetto probatorio è pure il carattere riservato che anche in azienda c’era sui passaggi intermedi fino al passaggio finale”. E se “la prospettiva probatoria” che emerge dalla sentenza di appello “ha molti punti focali, c’è un filo conduttore da rilevare che è dato dalla continuità del sistema a partire dalla fase ideativa negli anni ottanta”.
17,06 – Pg: “Valida contestazione suppletiva 2002-2003”. ”Non ha consistenza” la richiesta degli imputati del processo Mediaset di far dichiarare la nullità “della contestazione suppletiva per gli anni 2002-2003 che ha esteso la originaria imputazione” di frode fiscale “ma non la continuazione con le altre annualità”. E’ il parere del pg della Cassazione, Antonello Mura: “In tema di reato continuato non esiste l’obbligo del pm di procedere a formale contestazione della continuazione la cui valutazione spetta al giudice”.
16,57 – Pg: “Processo celebrato secondo le regole di legge. No vizi procedurali” – Il processo Mediaset sui diritti tv che vede imputato l’ex premier Silvio Berlusconi insieme ad altri tre ex manager di Mediaset è stato “celebrato secondo le regole di legge”. Lo certifica il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonello Mura, nel corso della requisitoria. In particolare terminando la parte processuale della requisitoria, la pubblica accusa di piazza Cavour registra che il processo in corso in Cassazione può essere qualificato come “giusto processo, privo di vizi procedurali”. “Posso senz’altro affermare che dall’osservazione delle modalità di svolgimento di questo processo le regole di legge sono state rispettate e non c’è contrasto con i principi del giusto processo”.
16, 15 – Pg in aula ricorda la sentenza della Corte costituzionale – Il pg Mura ha anche ricordato la sentenza della Corte costituzionale 168/2013 che ha risolto un conflitto di attribuzione tra il Tribunale di Milano e il presidente del Consiglio “riconoscendo la legittimità delle valutazioni fatte dal Tribunale” in materia di legittimo impedimento. Anche riguardo la patologia oculare il rappresentante dell’accusa ha specificato che “l’infermità deve essere provata anche con efficacia rispetto a una impossibilità fisica assoluta” a partecipare all’udienza.
16,12 – Pg: “Infondato motivo sul legittimo impedimento”. Quelle sul legittimo impedimento di Silvio Berlusconi a partecipare ad alcune udienze del processo Mediaset sono “censure tecnicamente infondate e non ammissibili in questa sede”. Lo ha detto durante la requisitoria in Cassazione del processo Mediaset il sostituto procuratore generale Antonello Mura, che ha enumerato le motivazioni addotte alle istanze di legittimo impedimento. “Impegni elettorali, un Consiglio dei ministri, un incontro con il primo ministro di Macedonia, motivi di salute legati ad una patologia oculare”.
15,57 – Pg: “Requisitoria senza colori ad effetto”. ‘La mia requisitoria cercherà di evitare i colori ‘ad effetto’ e si focalizzerà sulle verifiche di legittimità sul processo Mediaset, e sul rispetto delle regole e del principio della legalità probatoria” nel corso di questa vicenda giudiziaria. Questo uno dei passaggi iniziali della requisitoria del sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonello Mura, al processo Mediaset in corso davanti ala sezione feriale della Suprema Corte.
15,56 – Al via requisitoria. Il procuratore generale: “Fuori da aula passioni, qui sono imparzialità” – “E’ questo un processo carico di aspettative e che suscita passioni ed emozioni esterne che sono manifestazione del libero dibattito e della vita democratica, ma aspettative e passioni devono rimanere confinate fuori dallo spazio dell’Aula giudiziaria”. Questo l’inizio della requisitoria del sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonello Mura, al processo Mediaset. Il pg ha ricordato che il suo compito sarà svolto con “imparzialità in termini coincidenti” con la giurisprudenza della Corte.
14,44 – Coppi: “Puntiamo ad annullamento radicale, per noi il reato non c’è”
La difesa di Silvio Berlusconi punta “all’annullamento radicale” della sentenza della Corte d’Appello di Milano che, l’8 maggio 2013, ha convalidato al condanna per l’ex premier a 4 anni di reclusione per frode fiscale e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Lo ha detto l’avvocato Franco Coppi al termine della relazione fatta dal consigliere Amedeo Franco della sezione feriale della Cassazione. “Puntiamo all’annullamento radicale”, ha detto Coppi sostenendo di essere superstizioso e di andare in giro con i ‘cornetti’. “Quello della configurabilità del reato è una subordinata”, ha aggiunto Coppi, “per noi il reato non c’è proprio”.
14,36 – Coppi: La relazione del pg “completa e impeccabile”
Apprezzamento alla relazione tenuta dal consigliere Amedeo Franco in Cassazione sulla vicenda Mediaset legata ai diritti tv viene espresso dall’avvocato Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi insieme a Niccolò Ghedini. La relazione del consigliere Franco in cui è stata ripercorsa la vicenda Mediaset sulla compravendita dei diritti televisivi delle reti di Silvio Berlusconi risalente al 2003 è durata due ore e mezzo. Al termine, il professor Coppi ha detto: “Si tratta di una relazione completa, impeccabile”.
14,30 – Udienza sospesa, riprenderà alle 15,30
E’ sospesa, davanti alla Sezione feriale della Cassazione, l’udienza del processo Mediaset. Si riprenderà alle 15.30, con l’inizio della requisitoria del sostituto procuratore generale Antonio Mura. Da mezzogiorno e finora, per due ore e mezza, si è svolta la relazione introduttiva della causa del consigliere Amedeo Franco.
13,54 – Berlusconi, i bookmaker puntano sulla condanna
I bookmaker internazionali abbassano le quotazioni di Silvio Berlusconi: Betpassion, riporta l’agenzia specializzata Agipronews, piazza appena a 1,42 la conferma della condanna, con l’annullamento in toto della condanna che viene bancato a 20 volte la scommessa: con 10 euro puntati se ne vincerebbero 200. Quota bassa invece, anche per la terza soluzione: la sentenza con rinvio ad un’altra corte di Appello per celebrare un nuovo processo o ricalcolare la pena è offerta a 1,70.
13,20 – Letta: “Sono sereno, il governo terrà”
13,08 – Galan (Pdl): “Governo non ha dipendenza diretta da sentenza”
“Questo governo non ha una dipendenza diretta da quello che avverrà con la sentenza della Cassazione. Che ci sia fibrillazione nel Pdl è vero. In realtà se dovesse esserci una condanna avverrebbe una cosa ben più grave e ben diversa dalla caduta del governo (ce ne sono state tantissime di cadute e non sarebbe una tragedia): sarebbe davvero l’eliminazione di un concorrente non con il voto ma con una sentenza”. Così Giancarlo Galan a Padova in relazione alla sentenza della Cassazione attesa per oggi sul caso Mediaset.
12,39 – Sit in davanti al Palazzaccio con Gianfranco Mascia
Un gruppo di persone si è radunato per diversi minuti davanti alla sede della Cassazione a Roma in vista della sentenza Mediaset. Il gruppo, coordinato da Gianfranco Mascia, ha annunciato che nelle prossime ore potrebbe tornare con un sit-in formato da tante altre persone preoccupate dall’esito della decisione e “dal fatto che il Parlamento potrebbe non attivare l’interdizione dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi in caso di condanna”.
12,17 – Civati: “Mi preoccupa più il Pd del Pdl, vorrei capire che cosa dirà”
“Più che delle reazioni del Pdl, sono preoccupato delle reazioni del Pd, vorrei capire che cosa dirà”. Così il deputato dem Giuseppe Civati, intervistato da IntelligoNews, quotidiano online diretto da Fabio Torriero. “Se Berlusconi fosse condannato sarebbe un problema anche senza l’eventuale ‘azione eversiva’ messa in atto dai pidiellini. Coinvolgerebbe il rapporto di alleanza”. Poi Civati specifica: “Non tutto quello che succede può essere sempre accolto con un’alzata di spalle, sarebbe un fatto molto grave”, ma “non credo che rischierebbe il governo”.
12,00 – Iniziata in Cassazione l’udienza Mediaset