Oltre 28mila per 200 posti. Accade per il nuovo punto vendita di Ikea che aprirà a Pisa. Le cifre ufficiali sono state rese note dalla stessa azienda: 28.616 persone hanno inviato la propria candidatura attraverso il sito internet di Ikea per partecipare alla selezione per le assunzioni. “L’ufficio risorse umane di Ikea Italia – si legge in una nota – ha iniziato lo screening dei curricula ricevuti, alla ricerca di quelle competenze che rispondano alle necessità professionali delle funzioni richieste, ovvero servizi alla clientela, vendita, logistica e servizi di ristorazione. Successivamente le persone selezionate saranno contattate per un primo colloquio telefonico. A partire dalla prima settimana di settembre i candidati ritenuti idonei a seguito all’intervista telefonica saranno convocati per un primo colloquio di gruppo, a cui parteciperanno anche i responsabili di reparto delle singole funzioni”.
Dopo la prova di gruppo, tutti i candidati sosterranno un colloquio individuale e l’impegno di Ikea, prosegue la nota, “sarà quello di dare una risposta a ogni candidato al termine del processo di selezione, che continuerà fino a copertura di tutte le posizioni necessarie”. Infine l’azienda fa sapere di avere previsto “importanti investimenti nella formazione trasversale e specialistica dei neoassunti, relativamente alla cultura aziendale, ai prodotti in assortimento e al sistema di vendita”.
La vicenda del nuovo centro commerciale era stata al centro di un confronto serrato tra la Regione Toscana e l’Unione Europea. Tanto che il presidente della commissione Ue Josè Manuel Barroso aveva citato come esempio in negativo dei tempi di attesa per i permessi necessari all’apertura di nuovi negozi proprio il caso toscano. Il presidente della Toscana Enrico Rossi chiese al presidente Barroso una “rettifica” precisando che il colosso svedese dei mobili low cost in realtà avrebbe aspettato solo 8 mesi e non sei anni per aprire il punto vendita. Su tempistiche dell’iter e procedure era nato anche la tentazione di mollare tutto da parte di Ikea. Poi invece la conferma dell’investimento da 70 milioni di euro.
Lavoro & Precari
Ikea Pisa, apre il nuovo punto vendita: oltre 28mila domande per 200 posti
Boom di domande per le assunzioni nel nuovo centro commerciale in Toscana. Il colosso svedese inizierà nelle prossime settimane il primo screening dei curricula e i primi colloqui
Oltre 28mila per 200 posti. Accade per il nuovo punto vendita di Ikea che aprirà a Pisa. Le cifre ufficiali sono state rese note dalla stessa azienda: 28.616 persone hanno inviato la propria candidatura attraverso il sito internet di Ikea per partecipare alla selezione per le assunzioni. “L’ufficio risorse umane di Ikea Italia – si legge in una nota – ha iniziato lo screening dei curricula ricevuti, alla ricerca di quelle competenze che rispondano alle necessità professionali delle funzioni richieste, ovvero servizi alla clientela, vendita, logistica e servizi di ristorazione. Successivamente le persone selezionate saranno contattate per un primo colloquio telefonico. A partire dalla prima settimana di settembre i candidati ritenuti idonei a seguito all’intervista telefonica saranno convocati per un primo colloquio di gruppo, a cui parteciperanno anche i responsabili di reparto delle singole funzioni”.
Dopo la prova di gruppo, tutti i candidati sosterranno un colloquio individuale e l’impegno di Ikea, prosegue la nota, “sarà quello di dare una risposta a ogni candidato al termine del processo di selezione, che continuerà fino a copertura di tutte le posizioni necessarie”. Infine l’azienda fa sapere di avere previsto “importanti investimenti nella formazione trasversale e specialistica dei neoassunti, relativamente alla cultura aziendale, ai prodotti in assortimento e al sistema di vendita”.
La vicenda del nuovo centro commerciale era stata al centro di un confronto serrato tra la Regione Toscana e l’Unione Europea. Tanto che il presidente della commissione Ue Josè Manuel Barroso aveva citato come esempio in negativo dei tempi di attesa per i permessi necessari all’apertura di nuovi negozi proprio il caso toscano. Il presidente della Toscana Enrico Rossi chiese al presidente Barroso una “rettifica” precisando che il colosso svedese dei mobili low cost in realtà avrebbe aspettato solo 8 mesi e non sei anni per aprire il punto vendita. Su tempistiche dell’iter e procedure era nato anche la tentazione di mollare tutto da parte di Ikea. Poi invece la conferma dell’investimento da 70 milioni di euro.
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Delmastro condannato a otto mesi per il caso Cospito. Le opposizioni: “Si dimetta”. Ma Meloni lo blinda: “Sconcertata da sentenza”. Schlein: “Parole eversive”
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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Tweet invecchiati male: un sottosegretario alla giustizia che attacca i magistrati che lo condannano. E la Meloni sta con lui. Dalla Repubblica delle Banane è tutto". Lo scrive Matteo Renzi sui social postando un tweet di Andrea Delmastro del 2015 in cui scriveva: "Renzi contro la magistratura. Esiste qualcosa che non sappia di berlusconismo con 20 anni di ritardo? #figliodiberlusconi".
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Lo scontro tra i ministri Lollobrigida e Piantedosi sulla vicenda Bari conferma l’arroganza e lo scarso senso dello Stato di questa destra. Un esponente come Lollobrigida avrebbe preteso, fuori da ogni regola e ignorando il lavoro della Commissione di accesso, di imporre al Ministro dell’Interno lo scioglimento del Comune di Bari. Fin dall’inizio la destra si è comportata in questo modo, ma tutto ha dimostrato l’infondatezza di queste accuse e manovre, il lavoro importante contro le mafie svolto da sindaco De Caro e presidente Emiliano. Non può essere che un ministro come Lollobrigida si comporti in questo modo. Chiameremo il Governo a risponderne”. Così il capogruppo Pd in commissione Antimafia Walter Verini.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio e un anno di interdizione dai pubblici uffici, ha dichiarato di non volersi dimettere. È senza vergogna. Se ne vada e lo faccia il prima possibile. Le istituzioni sono una cosa seria, non la proprietà privata di qualcuno”. Così sui social Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - I carabinieri hanno raccolto tutte le dichiarazioni rese dagli staff e direttamente dagli imprenditori contattati dal gruppo di truffatori che usando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto hanno tentato raggiri milionari. La banda ha contattato almeno una decina delle famiglie più note e ricche in Italia, tra cui Massimo Moratti (l'unica vittima che ha denunciato il raggiro subito), Marco Tronchetti Provera, esponenti delle famiglie Beretta, Del Vecchio, Caprotti e Della Valle, lo stilista Giorgio Armani.
Una volta sentiti dai militari non tutte le persone che hanno risposto alle telefonate del finto ministro o del sedicente generale hanno deciso di sporgere denuncia. La procura di Milano che indaga sulle truffe sta proseguendo il lavoro sul fronte internazionale, per capire i movimenti bancari del denaro recuperato, mentre restano due gli indagati stranieri per associazione per delinquere finalizzata.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.