Le ferie agostane non placano il dibattito sulla decadenza di Silvio Berlusconi. La seduta della giunta per le elezioni ed immunità del Senato è stata convocata per il prossimo 9 settembre, come effetto della concessione del termine a difesa di venti giorni. Ma il Movimento 5 stelle vuole stringere i tempi. Il capogruppo in giunta, Michele Giarrusso, ha infatti chiesto al presidente in quota Sel, Dario Stefàno, di anticipare, già ad agosto, la discussione della posizione dell’ex premier. “La giunta ha concesso a Berlusconi un periodo di pausa per preparare la sua difesa, non per sfasciare il Paese”, spiega Giarrusso. “Se questa è la sua strategia, anche noi cambiamo la nostra”. Ipotesi subito scartata da Stéfano che ha ribadito come all’unanimità la giunta abbia deciso di riunirsi il 9 settembre prossimo: “La vicenda Esposito e quella della decadenza da senatore di Berlusconi sono due vicende distinte. Ciò che accadrà al Csm non interesserà l’attività della giunta ne può modificare gli atti in nostro possesso come la sentenza della Corte Costituzionale che ci ha indicato la strada della incandidabilità e dell’eventuale decadenza “.
A scatenare la reazione del M5s sono state le ultime iniziative del Pdl: l’accerchiamento nei confronti del giudice della Cassazione Antonio Esposito, sulla cui intervista al Mattino si stanno muovendo parallelamente sia il Ministero della Giustizia (con il Guardasigilli, Anna Maria Cancellieri, che ha dato mandato di ‘approfondire’ il caso), sia il Csm (sulla pratica c’è stata un’accelerazione e verrà discussa nei prossimi giorni). Ma anche la “melina” sulla decadenza. E non da ultimo l’attacco diretto sul tema dell’Imu, che comincia ad aprire le prime crepe in maggioranza. Il timore è che il Popolo delle Libertà punti a dilatare al massimo i tempi della procedura di espulsione e interrompere prima la legislatura, così da potersi ripresentare alle urne lasciando Berlusconi sulla sua poltrona di senatore (a cui però, a rigor di legge, l’ex premier non potrebbe essere in ogni caso ricandidabile).
Il sospetto, però, è bastato ad indurre il Movimento 5 stelle a passare al contrattacco. Spiega Giarrusso: “I venti giorni, a partire dall’8 agosto, scadono il 28. Quindi noi, dal giorno dopo, chiederemo che si tenga subito la seduta, e che all’indomani sia convocata subito l’aula”. Per il momento, però, il presidente di giunta Stefàno si mantiene prudente: “Non dobbiamo mai dimenticarci che siamo un organismo para giudiziario, non politico, quindi dobbiamo rispettare la legge, noi per primi. I venti giorni per il diritto alla difesa sono obbligatori, a Berlusconi non potevamo negarli. Il calendario rispetta la procedura, in cui ai venti giorni si aggiunge qualche ora al relatore Augello per studiare anche la memoria difensiva che Berlusconi presenterà”.
La questione, comunque, pare solo rimandata di poche ore. Non resta che attendere: fine agosto, probabilmente inizio settembre. Poi il dibattito sulla decadenza di Silvio Berlusconi s’infiammerà. A metterà a dura prova la tenuta del governo. L’ultimo monito in ordine di tempo al Partito Democratico arriva dall’ex presidente del Senato, Renato Schifani, dalle pagine del Corriere della Sera: “Temo che il Pd non abbia valutato a fondo le conseguenze di questa sua intransigenza”, avverte. Un’allusione, neanche troppo velata, alla ricaduta politica del tira e molla su Berlusconi. Appunto.
Politica
Decadenza B, si discute ad agosto? No di Stefàno a richiesta M5S
La richiesta avanzata dal capogruppo in giunta elezioni al Senato, Roberto Giarrusso: "I venti giorni per la difesa scadono il 28, dal giorno dopo vogliamo essere in aula". A motivarla, il sospetto che il Pdl punti a temporeggiare e far cadere prima il governo per lasciare l'ex premier al suo posto. Ma il presidente Stefàno frena
Le ferie agostane non placano il dibattito sulla decadenza di Silvio Berlusconi. La seduta della giunta per le elezioni ed immunità del Senato è stata convocata per il prossimo 9 settembre, come effetto della concessione del termine a difesa di venti giorni. Ma il Movimento 5 stelle vuole stringere i tempi. Il capogruppo in giunta, Michele Giarrusso, ha infatti chiesto al presidente in quota Sel, Dario Stefàno, di anticipare, già ad agosto, la discussione della posizione dell’ex premier. “La giunta ha concesso a Berlusconi un periodo di pausa per preparare la sua difesa, non per sfasciare il Paese”, spiega Giarrusso. “Se questa è la sua strategia, anche noi cambiamo la nostra”. Ipotesi subito scartata da Stéfano che ha ribadito come all’unanimità la giunta abbia deciso di riunirsi il 9 settembre prossimo: “La vicenda Esposito e quella della decadenza da senatore di Berlusconi sono due vicende distinte. Ciò che accadrà al Csm non interesserà l’attività della giunta ne può modificare gli atti in nostro possesso come la sentenza della Corte Costituzionale che ci ha indicato la strada della incandidabilità e dell’eventuale decadenza “.
A scatenare la reazione del M5s sono state le ultime iniziative del Pdl: l’accerchiamento nei confronti del giudice della Cassazione Antonio Esposito, sulla cui intervista al Mattino si stanno muovendo parallelamente sia il Ministero della Giustizia (con il Guardasigilli, Anna Maria Cancellieri, che ha dato mandato di ‘approfondire’ il caso), sia il Csm (sulla pratica c’è stata un’accelerazione e verrà discussa nei prossimi giorni). Ma anche la “melina” sulla decadenza. E non da ultimo l’attacco diretto sul tema dell’Imu, che comincia ad aprire le prime crepe in maggioranza. Il timore è che il Popolo delle Libertà punti a dilatare al massimo i tempi della procedura di espulsione e interrompere prima la legislatura, così da potersi ripresentare alle urne lasciando Berlusconi sulla sua poltrona di senatore (a cui però, a rigor di legge, l’ex premier non potrebbe essere in ogni caso ricandidabile).
Il sospetto, però, è bastato ad indurre il Movimento 5 stelle a passare al contrattacco. Spiega Giarrusso: “I venti giorni, a partire dall’8 agosto, scadono il 28. Quindi noi, dal giorno dopo, chiederemo che si tenga subito la seduta, e che all’indomani sia convocata subito l’aula”. Per il momento, però, il presidente di giunta Stefàno si mantiene prudente: “Non dobbiamo mai dimenticarci che siamo un organismo para giudiziario, non politico, quindi dobbiamo rispettare la legge, noi per primi. I venti giorni per il diritto alla difesa sono obbligatori, a Berlusconi non potevamo negarli. Il calendario rispetta la procedura, in cui ai venti giorni si aggiunge qualche ora al relatore Augello per studiare anche la memoria difensiva che Berlusconi presenterà”.
La questione, comunque, pare solo rimandata di poche ore. Non resta che attendere: fine agosto, probabilmente inizio settembre. Poi il dibattito sulla decadenza di Silvio Berlusconi s’infiammerà. A metterà a dura prova la tenuta del governo. L’ultimo monito in ordine di tempo al Partito Democratico arriva dall’ex presidente del Senato, Renato Schifani, dalle pagine del Corriere della Sera: “Temo che il Pd non abbia valutato a fondo le conseguenze di questa sua intransigenza”, avverte. Un’allusione, neanche troppo velata, alla ricaduta politica del tira e molla su Berlusconi. Appunto.
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - In Ucraina "un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi. Io lo conosco, e scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana. Io vi dico: non è così". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio alla convention Cpac a Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "La propaganda diceva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia, avrebbe scoraggiato gli investitori, avrebbe soppresso le libertà, ma erano fake. L'Italia sta meglio, l'economia cresce" l'arrivo di migranti "si è ridotto del 60%. Stiamo facendo aumentare le libertà in tutti gli aspetti della vita del paese". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Brescia, 22 feb. (Adnkronos) - L’attesa per l’esordio della Freccia Rossa nel Sunshine State è terminata: i 70 equipaggi partecipanti hanno effettuato le verifiche in mattinata nei pressi del loro hotel a Coral Gables, mentre nel pomeriggio (ore locali) svolgeranno delle sessioni di training vista oceano al Matheson Hammok Park & Marina, pensate per aiutare i concorrenti a prendere confidenza con le regole e le tecniche proprie delle gare di regolarità italiane. L’evento è organizzato da EGA Worldwide su licenza di 1000 Miglia, col patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Miami, NIAF, ACI e ACI storico.
Il parco auto in gara include, oltre alle vetture costruite fra il 1927 e il 1957 (1000 Miglia Originals), anche altri esemplari di macchine storiche più recenti (Classic Icons) e moderne Supercar, in piena linea col format Experience, pensato per consentire agli appassionati della Freccia Rossa di apprendere e approfondire le regole delle gare di regolarità, assaporando l’atmosfera del 1000 Miglia Style in contesti esclusivi ed eventi tailor made: l’occasione per esemplari selezionati di Supercar e Hypercar di competere a fianco di prestigiose vetture d’epoca tra le quali, nella lista di auto al via in Florida, spiccano una Ferrari 750 Monza del 1955 e una 250 MM del 1953.
Domattina il via alla gara: la prima delle tre tappe attraverserà i panorami selvaggi del parco nazionale dell’Everglades e le vetture giungeranno a Naples, passando poi da Fort Myers, Venice e St. Petersburg per chiudere la giornata di gara a Tampa. Il secondo giorno si ritornerà sulla sponda Sud-Orientale della Florida toccando Cape Canaveral, poi seguirà la discesa fino al traguardo di tappa a West Palm Beach, dalla quale, martedì 25 Febbraio, si farà ritorno a Miami, dove il transito dai luoghi simbolo della Città Magica farà da preludio all’arrivo finale a Miami Beach.