Aiutare i propri figli, aiutando i figli di tutti. E’ trascorso qualche anno, ormai, da quando a Forlì le famiglie Fornino e Valmori, amiche di vecchia data, si posero quella stessa domanda che oggi, in Italia, assilla centinaia di migliaia di genitori, mamme e papà di ragazzi con disabilità psichica: come assicurare ai propri figli un futuro dignitoso? E forse nemmeno loro, Vincenzo, papà di Antonio Fornino, oggi 42enne, che soffre di disagio psichico, e Otello, nonno di Nicolò Valmori, 21 anni, affetto da autismo, si aspettavano che la risposta a quella domanda si sarebbe trasformata in un bene per tutta la collettività. Eppure è grazie ai loro sforzi, economici e personali, se il 28 settembre sarà inaugurato a Fratta Terme, un paesino forlivese situato tra Forlimpopoli e Bertinoro, il nuovo complesso residenziale per persone autistiche o con disabilità psichiche rimaste senza famiglia. Il primo in Italia a offrire non solo servizi residenziali, ma anche attività diurne, come il laboratorio per le autonomie, una piccola scuola che insegna ai ragazzi tutte quelle procedure necessarie ad affrontare la quotidianità: fare la spesa, utilizzare il denaro, preparare i pasti, avvalersi dei mezzi pubblici, curare la propria igiene personale. “Tanti anni fa – racconta Fornino – quando mi sono trovato di fronte al disagio psichico di mio figlio, non ho trovato soluzioni concrete ai miei bisogni. La mia preoccupazione era: e dopo di noi? Quando non saremo più in grado di occuparci di nostro figlio?”.
Così, grazie alla collaborazione con Otello Valmori, nonno di un ragazzo affetto da autismo, ha preso forma il progetto della struttura residenziale: 22 ettari di terreno che comprendono 2 strutture abitative, “dove i ragazzi potranno soggiornare assieme alle loro famiglie e partecipare alle nostre attività”, i cosiddetti “soggiorni di sollievo e di autonomia”, un ristorante biologico a chilometro zero, “aperto a tutti, residenti ed esterni”, impianti sportivi “per ragazzi disabili e non” con campi da calcio, da basket, una palestra. Ancora, uno spazio infanzia con attività specifiche relative alla disabilità, tra cui l’Aba, l’Analisi del comportamento applicata, una delle tecniche più efficaci, oggi, per aiutare i bimbi autistici o affetti da disabilità psichica, consigliata anche dal ministero della Salute. Il centro, poi, comprende anche ambulatori, con personale medico sempre a disposizione, una sala convegni, un maneggio e una scuderia per cavalli a pensione, attività agricole all’aperto e al chiuso, sale per le attività diurne e per laboratori.
“E’ un sogno che diventa realtà – racconta il direttore, Pietro Berti – grazie alla generosità di due famiglie oggi è nato un servizio per tutta la collettività”. I fondi necessari a costruire il complesso, infatti, sono tutti privati. “I Fornino erano allevatori di polli, i Valmori erano proprietari di un mangimificio: entrambi hanno devoluto i terreni delle loro aziende alla Fondazione che oggi porta il loro nome, e hanno speso gran parte dei loro risparmi per costruire o ristrutturare le strutture”. Ma due anni e parecchi grattacapi burocratici dopo, “abbiamo avuto qualche difficoltà a ottenere i permessi” spiega Berti, possono dire “di avercela fatta”: il centro è pronto per l’inaugurazione e presto ospiterà fino a 20 persone. “In realtà qui con noi ci sono già tre ragazzi, e ne aspettiamo un quarto in autunno. Ma diciamo che il taglio del nastro, quello ufficiale, sarà dopo l’estate”.
“In Italia – continua Berti – sono molte le famiglie che hanno questo stesso problema, ossia garantire ai propri figli un futuro anche quando loro non ci saranno più. Garantire un ‘dopo di noi’, insomma. La priorità è quindi integrarli nella società, insegnare loro a essere autonomi e autosufficienti. E su questo abbiamo lavorato molto, offrendo a tutti la possibilità di iscrivere i propri figli a corsi studiati su misura per colmare un certo tipo di lacune. Abbiamo laboratori di avviamento al lavoro, specialisti a disposizione di ragazzi e famigliari con consigli utili ad accompagnarli in questo percorso: cerchiamo di fare in modo che il soggiorno qui sia come una vacanza, all’insegna del benessere e della famiglia”.
Perché prerogativa del centro sarà anche la possibilità, per mamme e papà, di soggiornare accanto ai propri figli: “Abbiamo previsto sistemazioni per le famiglie, perché il contesto affettivo è fondamentale per i ragazzi. La scienza, da sola, non basta: l’amore dei genitori è un faro. Non si può sradicare il ragazzo dalla famiglia, la famiglia deve essere coinvolta in qualsiasi progetto riguardi i figli”.
Ed è anche per questo che la Fondazione ha previsto soluzioni personalizzate per “venire incontro alle famiglie con più difficoltà economiche”: “Chiunque deve avere la possibilità di accedere al nostro centro, qui tutti devono sentirsi i benvenuti”. Per informazioni: www.fondazioneforninovalmori.it.
Emilia Romagna
Forlì, nasce il centro per disabili e persone autistiche senza famiglia
La struttura inaugurerà a settembre 2013 ed è la prima in Italia a offrire non solo servizi residenziali, ma anche attività diurne come il laboratorio per le autonomie e una piccola scuola che insegna le procedure necessarie per affrontare la quotidianità. L'idea è nata dalle famiglie Forino e Valmori ed è finanziata con soldi interamente privati
Aiutare i propri figli, aiutando i figli di tutti. E’ trascorso qualche anno, ormai, da quando a Forlì le famiglie Fornino e Valmori, amiche di vecchia data, si posero quella stessa domanda che oggi, in Italia, assilla centinaia di migliaia di genitori, mamme e papà di ragazzi con disabilità psichica: come assicurare ai propri figli un futuro dignitoso? E forse nemmeno loro, Vincenzo, papà di Antonio Fornino, oggi 42enne, che soffre di disagio psichico, e Otello, nonno di Nicolò Valmori, 21 anni, affetto da autismo, si aspettavano che la risposta a quella domanda si sarebbe trasformata in un bene per tutta la collettività. Eppure è grazie ai loro sforzi, economici e personali, se il 28 settembre sarà inaugurato a Fratta Terme, un paesino forlivese situato tra Forlimpopoli e Bertinoro, il nuovo complesso residenziale per persone autistiche o con disabilità psichiche rimaste senza famiglia. Il primo in Italia a offrire non solo servizi residenziali, ma anche attività diurne, come il laboratorio per le autonomie, una piccola scuola che insegna ai ragazzi tutte quelle procedure necessarie ad affrontare la quotidianità: fare la spesa, utilizzare il denaro, preparare i pasti, avvalersi dei mezzi pubblici, curare la propria igiene personale. “Tanti anni fa – racconta Fornino – quando mi sono trovato di fronte al disagio psichico di mio figlio, non ho trovato soluzioni concrete ai miei bisogni. La mia preoccupazione era: e dopo di noi? Quando non saremo più in grado di occuparci di nostro figlio?”.
Così, grazie alla collaborazione con Otello Valmori, nonno di un ragazzo affetto da autismo, ha preso forma il progetto della struttura residenziale: 22 ettari di terreno che comprendono 2 strutture abitative, “dove i ragazzi potranno soggiornare assieme alle loro famiglie e partecipare alle nostre attività”, i cosiddetti “soggiorni di sollievo e di autonomia”, un ristorante biologico a chilometro zero, “aperto a tutti, residenti ed esterni”, impianti sportivi “per ragazzi disabili e non” con campi da calcio, da basket, una palestra. Ancora, uno spazio infanzia con attività specifiche relative alla disabilità, tra cui l’Aba, l’Analisi del comportamento applicata, una delle tecniche più efficaci, oggi, per aiutare i bimbi autistici o affetti da disabilità psichica, consigliata anche dal ministero della Salute. Il centro, poi, comprende anche ambulatori, con personale medico sempre a disposizione, una sala convegni, un maneggio e una scuderia per cavalli a pensione, attività agricole all’aperto e al chiuso, sale per le attività diurne e per laboratori.
“E’ un sogno che diventa realtà – racconta il direttore, Pietro Berti – grazie alla generosità di due famiglie oggi è nato un servizio per tutta la collettività”. I fondi necessari a costruire il complesso, infatti, sono tutti privati. “I Fornino erano allevatori di polli, i Valmori erano proprietari di un mangimificio: entrambi hanno devoluto i terreni delle loro aziende alla Fondazione che oggi porta il loro nome, e hanno speso gran parte dei loro risparmi per costruire o ristrutturare le strutture”. Ma due anni e parecchi grattacapi burocratici dopo, “abbiamo avuto qualche difficoltà a ottenere i permessi” spiega Berti, possono dire “di avercela fatta”: il centro è pronto per l’inaugurazione e presto ospiterà fino a 20 persone. “In realtà qui con noi ci sono già tre ragazzi, e ne aspettiamo un quarto in autunno. Ma diciamo che il taglio del nastro, quello ufficiale, sarà dopo l’estate”.
“In Italia – continua Berti – sono molte le famiglie che hanno questo stesso problema, ossia garantire ai propri figli un futuro anche quando loro non ci saranno più. Garantire un ‘dopo di noi’, insomma. La priorità è quindi integrarli nella società, insegnare loro a essere autonomi e autosufficienti. E su questo abbiamo lavorato molto, offrendo a tutti la possibilità di iscrivere i propri figli a corsi studiati su misura per colmare un certo tipo di lacune. Abbiamo laboratori di avviamento al lavoro, specialisti a disposizione di ragazzi e famigliari con consigli utili ad accompagnarli in questo percorso: cerchiamo di fare in modo che il soggiorno qui sia come una vacanza, all’insegna del benessere e della famiglia”.
Perché prerogativa del centro sarà anche la possibilità, per mamme e papà, di soggiornare accanto ai propri figli: “Abbiamo previsto sistemazioni per le famiglie, perché il contesto affettivo è fondamentale per i ragazzi. La scienza, da sola, non basta: l’amore dei genitori è un faro. Non si può sradicare il ragazzo dalla famiglia, la famiglia deve essere coinvolta in qualsiasi progetto riguardi i figli”.
Ed è anche per questo che la Fondazione ha previsto soluzioni personalizzate per “venire incontro alle famiglie con più difficoltà economiche”: “Chiunque deve avere la possibilità di accedere al nostro centro, qui tutti devono sentirsi i benvenuti”. Per informazioni: www.fondazioneforninovalmori.it.
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Parigi, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato che l'Europa è consapevole che i suoi legami con gli Stati Uniti sono entrati in una "nuova fase", dopo aver partecipato a una riunione di emergenza sulla sicurezza con altri leader europei a Parigi. "Tutti a questo incontro sono consapevoli che le relazioni transatlantiche, l'alleanza Nato e la nostra amicizia con gli Stati Uniti sono entrate in una nuova fase. Lo vediamo tutti", ha detto Tusk ai giornalisti a Parigi.
Parigi, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha invitato gli Stati Uniti a fornire "una garanzia di sicurezza" in Ucraina, affermando che è "l'unico modo" per dissuadere la Russia dall'attaccare nuovamente il Paese.
"Sono pronto a prendere in considerazione un impegno delle forze britanniche sul terreno insieme ad altri se si raggiungerà un accordo di pace duraturo", ha dichiarato il leader, dopo un incontro di emergenza a Parigi con i suoi omologhi europei. “Ma deve esserci il sostegno degli Stati Uniti, perché una garanzia di sicurezza da parte degli Stati Uniti è l’unico modo per scoraggiare efficacemente la Russia dall’attaccare nuovamente l’Ucraina”, ha aggiunto.
Milano, 17 feb. (Adnkronos) - Luca Tomassini, ex rappresentante legale della Vetrya, che si era aggiudicata l'incarico per lo sviluppo dei servizi digital delle Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano-Cortina 2026, si è presentato in procura a Milano e si è riservato di tornare per spiegare alcuni aspetti dell'inchiesta per turbativa d'asta e corruzione. Accompagnato dal difensore Giordano Balossi, l'indagato ha interloquito con i titolari dell'indagine - l'aggiunta Tiziana Siciliano e coi pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis - e si è riservato su un possibile interrogatorio più approfondito. Confronto atteso a breve e comunque prima della scadenza del termine delle indagini che è previsto per metà marzo.
Tel Aviv, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di voler creare un'agenzia speciale per la "partenza volontaria" dei residenti di Gaza, dopo l'impegno del primo ministro a rispettare il piano del presidente americano di prendere il controllo del territorio palestinese e di sfollarne gli abitanti.
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Almaty, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Sette persone sono rimaste intrappolate in una miniera di rame nel Kazakistan centrale a causa di un crollo. Lo hanno reso noto le autorità locali, aggiungendo che sono in corso le operazioni di soccorso. Secondo quanto riportato dai media kazaki, l'incidente è avvenuto a una profondità di circa 640 metri.
"A causa della rottura dei cavi, al momento non c'è comunicazione con i lavoratori", ha affermato in una nota il gestore della miniera, Kazakhmys. Non è stato specificato quando è avvenuto l'incidente, ma si è verificato presso lo stabilimento "Zhomart" dell'azienda, inaugurato nel 2006 nella regione centrale di Ulytau.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Giorgia Meloni ha lasciato il vertice di Parigi senza alcuna dichiarazione all'uscita. Per il momento non c'è una valutazione in chiaro da parte della presidente del Consiglio. Ma a Roma, a Montecitorio, le opposizioni incalzano e chiedono alla premier di venire in aula a chiarire in Parlamento cosa sta accadendo e quale è la linea dell'Italia nello sconquasso provocato dalle mosse dell'amministrazione Trump in Europa e sul fronte del conflitto ucraino. Pd, Movimento 5 Stelle e Avs si fanno portatori della richiesta. I 5 Stelle chiedono comunicazioni in aula con un voto.
"La presidente Meloni deve venire in aula a riferire su quanto sta accadendo. Su quella -dice Nicola Fratoianni- che potrebbe diventare la road map per una pace, per un cessate il fuoco, per un accordo in Ucraina. Si annuncia a Riad l'incontro tra la delegazione americana e quella russa. Un incontro in cui l'Europa non esiste e penso che questo sia un problema di cui il Parlamento, tutto il Parlamento, dovrebbe discutere. Non c'è tempo da perdere".
A nome del Pd parla il responsabile Esteri, Peppe Provenzano: "Giorgia Meloni deve venire in Aula, perché siamo alla fine del mondo di ieri", esordisce. "Gli alleati che ci avevano aiutato a liberarci dall'abisso del nazifascismo, oggi spalleggiano gli estremisti di destra, nostalgici del nazismo, in Germania. L'idea di escludere l'Europa dal negoziato per la pace in Ucraina è un attacco diretto al nostro continente". Di fronte a tutto questo, incalzano i dem, la premier "deve dirci da che parte vuole stare". Provenzano richiama "l'improvvida solitaria presenza della premier alla cerimonia giuramento di Trump", modo per sottolineare un "rapporto privilegiato" con la nuova amministrazione. Ma "in pochi giorni si è aperta una voragine nell'Atlantico" E "l'Italia deve scegliere da che parte stare. Il governo deve dirci da che parte vuole stare. Se partecipare al rilancio di un necessario protagonismo dell'Europa o continuare a stare dalla parte di chi vuole picconare la nostra costruzione comune".
E se il Pd conferma la linea del supporto a Kiev insieme alla richiesta di uno sforzo diplomatico europeo, i 5 Stelle rivendicano di sostenere "da tempo che andava trovata una soluzione diplomatica". Fino "a pochi mesi fa la premier Meloni diceva che con Putin era inutile parlare. Mi chiedo se ora direbbe lo stesso anche a Trump. Vogliamo delle comunicazioni del governo sulle novità della situazione ucraina, e le vogliamo con voto. Vorremmo sentire almeno per una volta Giorgia Meloni. La aspettiamo''.
Sul punto è poi tornato anche il capogruppo M5S, Riccardo Ricciardi, quando tutta l'aula si è alzata per una standing ovation in solidarietà al presidente Sergio Mattarella per gli attacchi subiti da parte del governo russo. Ricciardi nel dare solidarietà sottolinea però che il passaggio fatto dal capo dello Stato a Marsiglia, "che sicuramente è stato male interpretato, è un passaggio che noi non avremmo fatto perché dà la leva alla narrazione che da più due anni si sta facendo in Italia e in Europa, che giustifica il continuo invio di armi per continuare una guerra che ora si rendono tutti conto dovrà arrivare a una trattativa".
A stretto giro la replica in aula del capogruppo Fdi, Galeazzo Bignami: "Sono maldestri i tentativi di qualcuno di aprire, anche su questo, una distinzione che non ha ragione d’essere perché ci sarà tempo e modo di poter discutere se la trattiva di pace” sull’Ucraina “si aprirà grazie magari all’invio delle brigate del reddito di cittadinanza o grazie al fatto che qualcuno è stato al fianco di Kiev, grazie alla postura di questo governo, in continuità anche rispetto a quando voi avevate votato a favore dell’invio di armi".
Riad, 7 feb. (Adnkronos/Afp) - La delegazione russa, tra cui il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, è arrivata in Arabia Saudita per colloqui di alto livello con funzionari statunitensi. Lo ha riferito la televisione di Stato russa.
Il canale di notizie Rossiya 24 ha mostrato i funzionari sbarcare da un aereo nella capitale saudita Riad. "La cosa principale è iniziare una vera normalizzazione delle relazioni tra noi e Washington", ha detto Ushakov a un giornalista dopo l'atterraggio.