Meglio andare subito al voto, anche col Porcellum, piuttosto che mantenere in vita un Parlamento “illegittimo”. Il capogruppo dei senatori M5S Nicola Morra è disposto a tornare alle urne subito. “Se loro (i partiti, ndr) non vogliono modificare la legge elettorale – ha spiegato all’Huffington post – se ne assumeranno la responsabilità, per quanto ci riguarda possiamo tranquillamente tornare al voto con il Porcellum“. Parole in contrasto con quanto dichiarato dal predecessore a Palazzo Madama, Vito Crimi, che al Corriere aveva avanzato la candidatura del Movimento 5 Stelle per guidare un nuovo esecutivo.
Per Crimi, infatti, il ritorno al voto potrebbe non essere l’unica e conseguente soluzione, in caso di sfiducia a Letta anche alla luce delle dichiarazioni della deputata Pd Alessandra Moretti, che aveva parlato di un possibile ‘Letta bis’, con un’altra maggioranza senza il Pdl. La pensa così anche il vicepresidente della Camera 5 Stelle Luigi Di Maio secondo cui se dovesse cadere il governo, un secondo mandato esplorativo all’attuale premier o ad un altro esponente del Pd “sarebbe accanimento terapeutico da parte di Napolitano”. Una posizione che, però, non sembra condivisa da Morra.
“Stiamo arrivando ad un punto di non ritorno – ha scritto su Facebook il capogruppo M5S al Senato -. Stiamo arrivando al momento decisivo. Leggo che per blindare il governo Letta, qualcuno già starebbe sondando l’ipotesi di una ventina di senatori Pdl disposti a sostenere comunque l’esecutivo, venendo fuori dal loro gruppo”. Dopo aver sperato che il m5s si spaccasse, cedendo alle lusinghe del potere, di una responsabilità che avrebbe dovuto irretire tanti, le forze della conservazione provano disperatamente qualunque escamotage pur di salvarsi. Ma stanno sempre più dimostrando agli italiani, malgrado l’opera mistificatrice di tanti giornali e di tante tv, quale sia la loro vera natura: blocchi di potere e di privilegio, caste chiuse e monopolistiche, compattate dall’istinto di sopravvivenza e soltanto da quello”.
Un sistema che secondo Morra evidenzia l’assenza di ideali, valori e rispetto delle regole democratiche. “La stessa polemica sollevata da Giachetti contro la Finocchiaro sulla doppiezza di parti del pd/pdl sulla riforma della legge elettorale la dice lunga – aggiunge – Noi adesso dobbiamo ancor più insistere: con un Parlamento illegittimo, con pregiudicati che dettano l’agenda al presidente del consiglio, con questa gente che ha definito il semplice concetto di reddito di cittadinanza una ‘nozione divisiva’, non vogliamo avere a che fare”, mette in chiaro Morra. “Che si consegnino al passato, che accettino il giudizio degli elettori, il più presto possibile e senza procurare altri danni. Noi promuoveremo un’azione di governo che avrà i cittadini come destinatari fondamentali, mandando chiaramente le lobbies che finora hanno condizionato questi decenni funesti a… raccogliere mazzolini di violette nei prati inquinati dalle loro discariche, dai loro veleni. Magari sotto le ciminiere tossiche dell’Ilva”.