“Ora si ripete ancora la stessa situazione, perché attraverso delle misure giudiziarie che nulla hanno a che vedere con la democrazia, si cerca di togliere di mezzo il sottoscritto che per vent’anni è stato considerato ed è ancora considerato un ostacolo insormontabile dalla sinistra per tenere il potere”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Bassano del Grappa dove era in corso il direttivo dell’Esercito di Silvio. Il leader Pdl minaccia esplicitamente la tenuta del delle larghe intese. Se la sinistra “dovesse intervenire su di me”, ha detto evocando lo spettro del voto sull’incandidabilità al Senato, “non saremmo disponibili a mandare avanti il governo”.
Un’accelerazione alla quale il Pd risponde per bocca di Dario Franceschini, ministro dei rapporti con il Parlamento di area lettiana: “Il ricatto di Berlusconi va respinto al mittente a stretto giro di posta: non violeremo mai le regole dello stato di diritto per allungare la durata del governo”. Il Cavaliere minaccia di ribaltare il tavolo nel giorno in cui il presidente Napolitano ha annunciato la nomina dei quattro nuovi senatori a vita Abbado, Piano, Rubbia e Cattaneo. Al di là dei loro meriti personali oggettivi, il Pdl li ascrive in blocco al fronte antiberlusconiano, e in effetti tutti loro hanno avuto in passato motivi di scontro con Berlusconi o con i suoi governi. La lettura che si fa nelle fila del centrodestra è che il Presidente della Repubblica abbia preso atto dell’indisponibilità del Pd al salvataggio politico del leader Pdl, e abbia “rafforzato” nel traballante Senato il fronte dei possibili sostenitori di un Letta bis se Berlusconi dovesse dar seguito alle minacce di far cadere l’attuale governo.
“Abbiamo fatto le larghe intese, di pacificazione per vedere se si potesse mettere fine alla guerra civile, quella guerra fredda partita dopo il ’48, invece avete visto quello che è successo, siamo ancora in mezzo al guado”, ha chiarito il Cavaliere. Per poi rivendicare che “la cancellazione dell’Imu è una nostra vittoria, è merito tutto nostro e soltanto nostro. Abbiamo fatto quanto promesso in campagna elettorale. Credo che tutti gli italiani che hanno una casa ci debbano essere riconoscenti, lo spero. Credo si ricordino che l’abolizione dell’Imu sia merito nostro”.
Quindi l’affondo contro l’esecutivo di Letta: “Sarebbe disdicevole se cadesse, ma naturalmente non siamo disponibili a mandare avanti un governo se la sinistra dovesse intervenire su di me, sul leader del Pdl, impedendogli di fare politica”. Se il messaggio non fosse stato chiaro è arrivata anche la didascalia. “Qualcuno mi ha detto, immaginiamoci che cosa sarebbe successo nel 1948 se la Dc avesse tolto Togliatti al Pci o se il Pci avesse tolto la possibilità di far politica a De Gasperi, sarebbe scoppiata la guerra civile”, ha proseguito Berlusconi. “Noi speriamo che questo governo vada avanti” e “spero che, al di là delle dichiarazioni che sentiamo, i signori del Pd abbiano senso di responsabilità e decidano in modo democratico. Staremo a vedere se questo accadrà”, ha quindi chiosato per passare al tema più ampio della giustizia.
”Ci sono sei referendum radicali sulla giustizia: allestiamo i gazebo e raccogliamo le 500mila firme necessarie: attraverso il voto popolare cerchiamo di realizzare quella riforma della giustizia che ci hanno impedito di fare in Parlamento”, ha aggiunto Berlusconi che in mattinata aveva avuto un colloquio a palazzo Grazioli con Marco Pannella.
Il riferimento, in particolare, è al referendum sulla responsabilità civile dei giudici. Giudici che, ha detto, “vivono in un Olimpo, sono persone che semplicemente hanno vinto un concorso eppure sono incontrollabili e irresponsabili. I referendum radicali hanno finalità precise e vanno in direzione di rendere i giudici responsabili e quindi penso che sia una cosa assolutamente necessaria superare le 500mila firme”. Il Cavaliere sabato a Roma firmerà i quesiti dei radicali.
Non è tutto. “La situazione della giustizia in Italia è terribile”, ha ripreso. “Ci sono circa 9 milioni di processi sospesi. Ho tentato di fare la riforma della giustizia nel 2001 e nel 2006 ma i vari Fini, Follini, Casini etc non me l’hanno permesso”, ha sostenuto. Ai militanti raccolti a Bassano del Grappa, Berlusconi ha confermato che a settembre partirà la nuova Forza Italia. “Come nel ’94 lanceremo le bandiere di Fi, ci rivolgeremo ai giovani, ma anche a chi non si è mostrato interessato alla politica”.
Politica
Berlusconi: “Vogliono togliermi di mezzo. Governo giù se la sinistra mi elimina”
Il Cavaliere in collegamento con l'Esercito di Silvio: "Nonostante le larghe intese, si cerca di cancellare con misure giudiziarie un ostacolo insormontabile dalla sinistra per tenere il potere". Il ministro Franceschini (Pd): "Ricatto da rispedire al mittente". L'attacco dopo la nomina dei quattro nuovi senatori a vita, che secondo il Pdl spianerebbero la strada a un Letta bis
“Ora si ripete ancora la stessa situazione, perché attraverso delle misure giudiziarie che nulla hanno a che vedere con la democrazia, si cerca di togliere di mezzo il sottoscritto che per vent’anni è stato considerato ed è ancora considerato un ostacolo insormontabile dalla sinistra per tenere il potere”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Bassano del Grappa dove era in corso il direttivo dell’Esercito di Silvio. Il leader Pdl minaccia esplicitamente la tenuta del delle larghe intese. Se la sinistra “dovesse intervenire su di me”, ha detto evocando lo spettro del voto sull’incandidabilità al Senato, “non saremmo disponibili a mandare avanti il governo”.
Un’accelerazione alla quale il Pd risponde per bocca di Dario Franceschini, ministro dei rapporti con il Parlamento di area lettiana: “Il ricatto di Berlusconi va respinto al mittente a stretto giro di posta: non violeremo mai le regole dello stato di diritto per allungare la durata del governo”. Il Cavaliere minaccia di ribaltare il tavolo nel giorno in cui il presidente Napolitano ha annunciato la nomina dei quattro nuovi senatori a vita Abbado, Piano, Rubbia e Cattaneo. Al di là dei loro meriti personali oggettivi, il Pdl li ascrive in blocco al fronte antiberlusconiano, e in effetti tutti loro hanno avuto in passato motivi di scontro con Berlusconi o con i suoi governi. La lettura che si fa nelle fila del centrodestra è che il Presidente della Repubblica abbia preso atto dell’indisponibilità del Pd al salvataggio politico del leader Pdl, e abbia “rafforzato” nel traballante Senato il fronte dei possibili sostenitori di un Letta bis se Berlusconi dovesse dar seguito alle minacce di far cadere l’attuale governo.
“Abbiamo fatto le larghe intese, di pacificazione per vedere se si potesse mettere fine alla guerra civile, quella guerra fredda partita dopo il ’48, invece avete visto quello che è successo, siamo ancora in mezzo al guado”, ha chiarito il Cavaliere. Per poi rivendicare che “la cancellazione dell’Imu è una nostra vittoria, è merito tutto nostro e soltanto nostro. Abbiamo fatto quanto promesso in campagna elettorale. Credo che tutti gli italiani che hanno una casa ci debbano essere riconoscenti, lo spero. Credo si ricordino che l’abolizione dell’Imu sia merito nostro”.
Quindi l’affondo contro l’esecutivo di Letta: “Sarebbe disdicevole se cadesse, ma naturalmente non siamo disponibili a mandare avanti un governo se la sinistra dovesse intervenire su di me, sul leader del Pdl, impedendogli di fare politica”. Se il messaggio non fosse stato chiaro è arrivata anche la didascalia. “Qualcuno mi ha detto, immaginiamoci che cosa sarebbe successo nel 1948 se la Dc avesse tolto Togliatti al Pci o se il Pci avesse tolto la possibilità di far politica a De Gasperi, sarebbe scoppiata la guerra civile”, ha proseguito Berlusconi. “Noi speriamo che questo governo vada avanti” e “spero che, al di là delle dichiarazioni che sentiamo, i signori del Pd abbiano senso di responsabilità e decidano in modo democratico. Staremo a vedere se questo accadrà”, ha quindi chiosato per passare al tema più ampio della giustizia.
”Ci sono sei referendum radicali sulla giustizia: allestiamo i gazebo e raccogliamo le 500mila firme necessarie: attraverso il voto popolare cerchiamo di realizzare quella riforma della giustizia che ci hanno impedito di fare in Parlamento”, ha aggiunto Berlusconi che in mattinata aveva avuto un colloquio a palazzo Grazioli con Marco Pannella.
Il riferimento, in particolare, è al referendum sulla responsabilità civile dei giudici. Giudici che, ha detto, “vivono in un Olimpo, sono persone che semplicemente hanno vinto un concorso eppure sono incontrollabili e irresponsabili. I referendum radicali hanno finalità precise e vanno in direzione di rendere i giudici responsabili e quindi penso che sia una cosa assolutamente necessaria superare le 500mila firme”. Il Cavaliere sabato a Roma firmerà i quesiti dei radicali.
Non è tutto. “La situazione della giustizia in Italia è terribile”, ha ripreso. “Ci sono circa 9 milioni di processi sospesi. Ho tentato di fare la riforma della giustizia nel 2001 e nel 2006 ma i vari Fini, Follini, Casini etc non me l’hanno permesso”, ha sostenuto. Ai militanti raccolti a Bassano del Grappa, Berlusconi ha confermato che a settembre partirà la nuova Forza Italia. “Come nel ’94 lanceremo le bandiere di Fi, ci rivolgeremo ai giovani, ma anche a chi non si è mostrato interessato alla politica”.
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Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.