E’ il Nord, e in particolare proprio la Lombardia, la Regione in cui è stata uccisa la brasiliana 29enne Marilia Rodrigues Martins, a detenere il primato dei femminicidi in Italia. E chi sono le vittime? Soprattutto giovani donne e madri di famiglia tra i 25 e i 54 anni, nella maggior parte dei casi uccise da un uomo con il quale avevano una relazione sentimentale.
I dati provengono da uno studio dell’Eures, realizzato in collaborazione con l’Ansa, che ha analizzato i femminicidi tra il 2000 e il 2011, periodo nel quale si sono verificati 728 casi. Quanto al 2012, secondo i dati di Telefono rosa in Italia si sono registrati 124 femminicidi.
Nel Nord Italia, dunque, si verifica la metà (49,9%) dei casi, ben più che al Sud (30,7%) e al Centro (19,4%). La proporzione trova conferma anche in termini di incidenza sulla popolazione: al Nord 4,4 vittime per milione di donne residenti, contro una media-paese di 4, che viene confermata al Centro, con appunto 4 vittime per milione di donne, e 3,5 al Sud. Quanto alla casistica regionale, la Lombardia risulta la prima per numero di femminicidi (il 17,2% del totale), seguita dall’Emilia Romagna (8,8%), dal Piemonte e dal Lazio (entrambe all’8,4%).
La stragrande maggioranza di queste uccisioni avviene all’interno di una relazione affettiva: nel 70,8% dei casi il carnefice è il partner, un ex partner o l’amante. Sono principalmente tre le figure coinvolte: partner, coniuge, ex partner, che rappresentano ben il 66,3% degli autori; prevale la relazione coniugale o di convivenza (41,6%), ma con una significativa percentuale di casi compiuti dal partner o dall’amante non convivente (7%) e, soprattutto, da ex coniugi o ex partner (17,6%).
Infine, oltre la metà delle vittime sono giovani donne o madri di famiglia, di età compresa fra 25 e 54 anni, il 49,8% dei casi censiti dal rapporto Eures-Ansa tra il 2010 e il 2011. E anche l’indice di rischio medio annuo è più alto nella fascia 25-34 anni (7,2 donne uccise ogni milione di residenti della stessa fascia di età), seguita dalla fascia 35-44 anni (7,0 vittime per milione di residenti) e da quella 18-24 anni (con un indice pari a 6,9).
Passate parola
Femminicidio, Eures e Ansa: “728 casi tra il 2000 e il 2011. Primato al Nord”
E' il Settentrione e in particolare proprio la Lombardia, la Regione a detenere il primato con il 17,2 per cento del totale. Le vittime sono soprattutto giovani e madri di famiglia tra i 25 e i 54 anni, nella maggior parte dei casi uccise da un uomo con il quale avevano una relazione sentimentale: partner, ex partner o amante
E’ il Nord, e in particolare proprio la Lombardia, la Regione in cui è stata uccisa la brasiliana 29enne Marilia Rodrigues Martins, a detenere il primato dei femminicidi in Italia. E chi sono le vittime? Soprattutto giovani donne e madri di famiglia tra i 25 e i 54 anni, nella maggior parte dei casi uccise da un uomo con il quale avevano una relazione sentimentale.
I dati provengono da uno studio dell’Eures, realizzato in collaborazione con l’Ansa, che ha analizzato i femminicidi tra il 2000 e il 2011, periodo nel quale si sono verificati 728 casi. Quanto al 2012, secondo i dati di Telefono rosa in Italia si sono registrati 124 femminicidi.
Nel Nord Italia, dunque, si verifica la metà (49,9%) dei casi, ben più che al Sud (30,7%) e al Centro (19,4%). La proporzione trova conferma anche in termini di incidenza sulla popolazione: al Nord 4,4 vittime per milione di donne residenti, contro una media-paese di 4, che viene confermata al Centro, con appunto 4 vittime per milione di donne, e 3,5 al Sud. Quanto alla casistica regionale, la Lombardia risulta la prima per numero di femminicidi (il 17,2% del totale), seguita dall’Emilia Romagna (8,8%), dal Piemonte e dal Lazio (entrambe all’8,4%).
La stragrande maggioranza di queste uccisioni avviene all’interno di una relazione affettiva: nel 70,8% dei casi il carnefice è il partner, un ex partner o l’amante. Sono principalmente tre le figure coinvolte: partner, coniuge, ex partner, che rappresentano ben il 66,3% degli autori; prevale la relazione coniugale o di convivenza (41,6%), ma con una significativa percentuale di casi compiuti dal partner o dall’amante non convivente (7%) e, soprattutto, da ex coniugi o ex partner (17,6%).
Infine, oltre la metà delle vittime sono giovani donne o madri di famiglia, di età compresa fra 25 e 54 anni, il 49,8% dei casi censiti dal rapporto Eures-Ansa tra il 2010 e il 2011. E anche l’indice di rischio medio annuo è più alto nella fascia 25-34 anni (7,2 donne uccise ogni milione di residenti della stessa fascia di età), seguita dalla fascia 35-44 anni (7,0 vittime per milione di residenti) e da quella 18-24 anni (con un indice pari a 6,9).
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Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "Le vergognose scritte apparse nella notte alla foiba di Basovizza -a poche ore dal Giorno del Ricordo- ci ricordano che il riconoscimento della crudeltà di questo dramma ancora non è condiviso da tutti i cittadini italiani. Non possiamo accettarlo. Le foibe hanno rappresentato un pagina buia della nostra storia -per troppo tempo nascosta- in cui migliaia di uomini, donne e bambini sono stati perseguitati e uccisi in nome della follia comunista". Lo afferma il deputato di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone.
"Anche quest'anno -grazie ad una risoluzione della commissione Cultura della Camera del 2023 e all'impegno del presidente Meloni, del ministro Abodi e delle Ferrovie dello Stato- partirà da Trieste -ricorda- 'Il Treno del Ricordo' per mantenere viva la memoria dell’esodo giuliano-istriano-fiumano-dalmata, che lo scorso anno ha avuto un enorme successo con lunghissime file nelle stazioni italiane delle più grandi città italiane. Dobbiamo continuare questo percorso di riconoscimento e di sensibilizzazione della terribile strage delle Foibe e restituire queste pagine strappate della nostra storia alla Nazione, per evitare che episodi come quelli di questa notte si ripetano".
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "Se fosse confermata la notizia del commissariamento di tre aziende municipalizzate su quattro del Comune di Bari, si avrebbe la dimostrazione della gravità, dello 'stato di emergenza' sul fronte della legalità in cui si è trovato il capoluogo pugliese. Anni e anni di silenzi e omessi controlli. Il sindaco Decaro deteneva la delega alle municipalizzate: dove era quando la mafia si appropriava della gestione di queste società pubbliche come un cancro? Ci sono responsabilità politiche pesantissime. Se confermata la notizia delle società, avremmo l’ulteriore dimostrazione della cura e dell’attenzione del Governo verso Bari e i baresi: il commissariamento di tutto il Comune avrebbe delle conseguenze disastrose e il bollino rosso delle infiltrazioni mafiose verrebbe posto, così, senza investire tutta la comunità”. Lo affermano i parlamentari pugliesi di Forza Italia Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa, Andrea Caroppo, Giandiego Gatta, Vito De Palma, Giorgio Lovecchio e Antonio Trevisi.
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "L’oltraggio ai caduti è un atto vile che vuole seppellire ancora la memoria. Ricordare le vittime italiane è fondamentale per costruire un futuro di pace tra i popoli. Non possiamo permettere che la storia venga distorta, dimenticata e oltraggiata. Ferma condanna per l’ignobile atto di vandalizzazione della foiba di Basovizza". Così il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "Basta con questi atti brutali, provocatori e intolleranti. La memoria delle vittime delle foibe deve essere rispettata, i morti si ricordano e si piangono. È particolarmente odioso dover ancora una volta constatare che qualcuno a ridosso del Giorno del Ricordo tenta di speculare e di scavare ancora solchi ideologici. Pochi vandali non rovineranno la solennità della cerimonia di lunedì a Basovizza né incrineranno oggi l'inaugurazione della Capitale europea della cultura a Gorizia-Nova Gorica". Lo afferma Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd.
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "La vicenda Lo Voi ci rattrista profondamente. Perché la Procura di Roma ha inserito atti riservati dei Servizi segreti in un fascicolo giudiziario? Non possiamo immaginare che si tratti di una ripicca per la famosa vicenda dei voli di Stato da 13mila euro a tratta negati al procuratore di Roma. Non è possibile. Ma allora perché agire in maniera così maldestra? Bisogna valutare con serenità la prosecuzione della permanenza di Lo Voi alla guida della Procura di Roma. Ha competenze su organi istituzionali i cui segreti potrebbero essere ulteriormente divulgati. Io credo che dovrebbe essere Lo Voi stesso a trarne le conclusioni. E se il Csm fosse un organo libero e autorevole dovrebbe occuparsene con immediatezza". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
"Quali che siano le valutazioni che si faranno in futuro, allo stato -aggiunge- non c'è una condizione di sicurezza per servizi dello Stato fondamentali le cui sedi centrali sono a Roma e quindi raggiungibili dalle competenze del procuratore Lo Voi. Poi ricorrono sempre condotte inquietanti di alcuni giornali stranamente sempre in possesso delle giuste notizie, sia che si tratti della super procura antimafia sia che si tratti dei Servizi segreti. La libertà di stampa è un caposaldo della Repubblica, ma a volte ci si può interrogare sulla natura reale di alcune testate spuntate all'improvviso con enorme dispendio di risorse visti i bilanci passivi. C'è poi da riprendere la vicenda della super procura antimafia, ovverosia dello scandalo De Raho e Striano. Anche in questo caso la competenza è finita nelle mani di Lo Voi, che probabilmente non appaiono quelle più adatte. Dobbiamo riprendere l'iniziativa nella commissione Antimafia. Il Parlamento deve difendere istituzioni fondamentali e principi di diritto che sono baluardo stesso della democrazia”.
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - “Dal mancato scioglimento del Comune di Bari trapelano comunque elementi di interesse dell’Antimafia: perciò, durante il prossimo Ufficio di presidenza, chiederò l’audizione in commissione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. È un passaggio imprescindibile perché la notizia del commissariamento di tre delle quattro aziende municipalizzate del Comune è un campanello d’allarme serissimo”. Lo afferma Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia e vicepresidente della commissione Antimafia.
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "L'oltraggio compiuto al monumento che ricorda i morti della Foiba di Basovizza dimostra l'abisso morale e umano di chi ha perpetrato quel gesto vile". Lo afferma Piero Fassino, deputato del Pd e vicepresidente della commissione Esteri della Camera.
"La Giornata del Ricordo, che si celebra il 10 febbraio di ogni anno, è stata istituita dal Parlamento all'unanimità -ricorda-proprio per riconoscere una tragica pagina di storia italiana per troppo tempo rimossa e per restituire onore e giustizia a chi ne fu vittima. Non sarà l'azione scellerata di qualche nostalgico a offuscare il valore di un ricordo in cui tutti gli italiani possono riconoscersi".