Un software da 250 milioni di dollari all’anno per accedere ai dati criptati sul web. Ecco la nuova puntata del Datagate svelata da 50 mila documenti classificati soffiati dall’analista americano Edward Snowden e pubblicati sul Guardian e sul New York Times. La Nsa (Agenzia per la sicurezza nazionale americana) e il GCHQ (Quartiere generale governativo per le comunicazioni della Gran Bretagna) hanno elaborato una strategia per decrittare dati protetti, come transazioni bancarie, cartelle mediche o le email. Anche il sistema di crittografia usato dagli smartphone 4G è finito sotto l’attacco. Il Bullrun, programma che prende il nome di una battaglia della Guerra civile statunitense, supera di gran lunga i costi del Prisma (20 milioni di dollari all’anno), sistema usato per per filtrare le informazioni che transitano attraverso le principali compagnie internet, come Google o Facebook. Mentre l’analogo britannico è chiamato Edgehill, come una delle maggiori battaglie della rivoluzione inglese del ‘600.
Il particolare che forse crea più clamore è la collusione tra alcune principali società informatiche – non specificati nei documenti svelati – e le agenzie dell’intelligence. La collaborazione prevede la creazione di cosiddette backdoor, ossia “porte di servizio”, sotterfugi che permettono catturare i dati prima del criptaggio. La Nsa ha iniziato ad investire nel software negli anni 2000 dopo che i suoi tentativi di creare le backdoor sono falliti. Dal 2010 ha raccolto un “ingente quantità” di informazioni tramite il tap, dispositivo che permette di monitorare di nascosto il flusso dei dati nelle fibre ottiche. Nelle slide segretate consegnate da Snowden alla stampa si dice che “nel corso dell’ultimo decennio la Nsa ha adottato un impegno aggressivo e su più fronti per violare le tecnologie di crittografia ampiamente usate su internet”.
Le agenzie di intelligence insistono che sconfiggere la crittografia su internet sia importante nell’ottica della lotta contro il terrorismo e delle sicurezza nazionale. Anche se alcuni esperti informatici sostengono che la violazione dei dati criptati sia l’attentato peggiore alla sicurezza online e allo stesso tessuto di internet. La potenza del Bullrun è tale che quando gli informatici inglesi ne sono stati portati a conoscenza, sono rimasti “esterrefatti”. E mentre i documenti svelati dall’analista Edward Snowden continuano ad uscire, di lui non si è più avuta nessuna notizia. Ha lasciato l’aeroporto di Mosca, Sheremetyevo, il 1 agosto, con in tasca i documenti che gli concedono l’asilo politico temporaneo in Russia, per sparire nel nulla.