Vasco Errani gliel’aveva promesso e ormai era solo questione di ufficializzare le cose. Il presidente della Regione Emilia Romagna ha infatti esautorato l’assessore all’ambiente Sabrina Freda, piacentina in quota Italia dei Valori, già in bilico da settimane per avere spinto troppo sulla dismissione degli inceneritori e delle discariche. Il suo Piano regionale per i rifiuti aveva messo in allarme le multiutility che gestiscono il ciclo della spazzatura e messo in subbuglio la politica regionale, alle prese con le varie questioni degli inceneritori soprattutto a Reggio, Modena e Parma.
Errani ha subito cercato di spazzare via ogni dubbio su un problema con la sua maggioranza e con l’Idv, che perde il suo unico assessore. “Non c’è un problema politico”, ha scritto nella nota con cui dava il benservito a Sabrina Freda. L’Idv del resto non ha sollevato le barricate e ha scaricato letteralmente l’ormai ex assessore: “Se la questione non è politica, ribadisco che l’Italia dei Valori crede in questa maggioranza”, ha detto la consigliera regionale Liana Barbati.
Le divergenze dunque sarebbero tutte tra l’ex membro della giunta, accusata da molte parti di non saper mediare su un tema così sensibile come quello dei rifiuti e il governatore, che nel comunicato è stato chiaro: “Questa mia decisione è maturata esclusivamente dalla constatazione che, di fatto, sono via via venuti meno quello spirito di collaborazione, di collegialità e quel metodo di confronto aperto e costruttivo con le altre istituzioni e l’intera società regionale che per me sono irrinunciabili e a fondamento del lavoro della giunta”. La patata bollente dell’assessorato all’Ambiente per ora rimane in mano al presidente: “Assumo le deleghe ad interim, confermando il programma e la linea politica della giunta”.
L’interessata non vuole neppure sentire parlare di motivi personali: “Evidentemente gli interessi delle multiutility hanno finito per avere la meglio”, ha scritto in una breve nota di commiato. Già un anno fa le dichiarazioni dell’assessore dell’Idv avevano creato non pochi problemi a Vasco Errani, costretto a smorzare quella promessa di uno stop alla costruzione di nuovi inceneritori. Poche settimane dopo, pressato da Confservizi, l’associazione delle multiutility che gestiscono gli impianti e che in Emilia Romagna portano il nome di Hera e Iren, il governatore assicurò che il Piano regionale dei rifiuti in preparazione sarebbe stato “condiviso”.
Ma Sabrina Freda non molla. Ad aprile presenta il tanto Piano in consiglio regionale: “Ridurre la produzione pro-capite di rifiuti urbani del 25%, raggiungere il 70% di raccolta differenziata, riciclare il 60% dei rifiuti prodotti, dare priorità al recupero di materia rispetto al recupero di energia e minimizzare lo smaltimento a cominciare dal conferimento in discarica”, sono i punti fermi del programma. Le reazioni sono immediate: “Mi limito a sottolineare che nei territori non attrezzati come noi, sono costretti a mandare i rifiuti all’estero”, era stata la risposta della Confservizi. Così Freda – attaccata anche da alcune province, ma paradossalmente per l’opposto motivo, e cioè per aver presentato un piano troppo timido in termini di dismissioni –sfida i suoi avversari: “Dalle Province mi aspettavo osservazioni circostanziate, non comunicati stampa”. Alle multiutility lancia una provocazione: “Da loro invece non mi aspettavo nulla di diverso. Anzi, le loro osservazioni confermano che il documento preliminare non è affatto timido”.
È il 7 giugno, Errani sempre molto attento agli equilibri della sua giunta (in 15 anni di regno non si ricordano esautoramenti di questo genere), censura il suo assessore: “In questa Regione da sempre vale il metodo del confronto e del dialogo”, poi promette che si occuperà lui stesso, in persona della questione rifiuti. Per Freda è la fine politica.
Dopo quella frase di Errani la decisione di queste ore arriva quasi scontata. Nelle ultime settimane peraltro c’era stato un ultimo motivo di scontro tra Freda e una provincia, in questo caso quella di Modena. L’ex assessore regionale aveva criticato la scelta dell’ente di decidere autonomamente l’accettazione nel proprio inceneritore anche di rifiuti provenienti da altre province (come auspicato da Hera), scavalcando così il Piano regionale che sarà approvato entro fine anno.
La reazione politica più dura è quella del Movimento 5 stelle: “Freda avrebbe seguito una linea più intransigente nei confronti di discariche e impianti di incenerimento. Errani non può pensare di affidare a una breve nota la favoletta dei contrasti con i colleghi, si entri nel merito dei contrasti”, spiega Andrea Defranceschi. Freda peraltro negli ultimi mesi era stato spesso vicina al sindaco Federico Pizzarotti sulla questione dell’inceneritore di Parma. Sulla stessa linea d’onda l’ex M5s, Giovanni Favia e la Lega nord. E se il Pdl invece plaude al licenziamento, per Franco Grillini, consigliere regionale di maggioranza di LibDem, non c’è dubbio che la questione sia anche politica, anche se auspica che la giunta Errani vada avanti.
Emilia Romagna
Regione, Errani revoca l’assessore Idv anti inceneritore
Il presidente dell'Emilia Romagna ha esautorato Sabrina Freda, già in bilico nelle ultime settimane per aver spinto troppo sulla dismissione degli inceneritori e delle discariche: "Non è un problema politico"
Vasco Errani gliel’aveva promesso e ormai era solo questione di ufficializzare le cose. Il presidente della Regione Emilia Romagna ha infatti esautorato l’assessore all’ambiente Sabrina Freda, piacentina in quota Italia dei Valori, già in bilico da settimane per avere spinto troppo sulla dismissione degli inceneritori e delle discariche. Il suo Piano regionale per i rifiuti aveva messo in allarme le multiutility che gestiscono il ciclo della spazzatura e messo in subbuglio la politica regionale, alle prese con le varie questioni degli inceneritori soprattutto a Reggio, Modena e Parma.
Errani ha subito cercato di spazzare via ogni dubbio su un problema con la sua maggioranza e con l’Idv, che perde il suo unico assessore. “Non c’è un problema politico”, ha scritto nella nota con cui dava il benservito a Sabrina Freda. L’Idv del resto non ha sollevato le barricate e ha scaricato letteralmente l’ormai ex assessore: “Se la questione non è politica, ribadisco che l’Italia dei Valori crede in questa maggioranza”, ha detto la consigliera regionale Liana Barbati.
Le divergenze dunque sarebbero tutte tra l’ex membro della giunta, accusata da molte parti di non saper mediare su un tema così sensibile come quello dei rifiuti e il governatore, che nel comunicato è stato chiaro: “Questa mia decisione è maturata esclusivamente dalla constatazione che, di fatto, sono via via venuti meno quello spirito di collaborazione, di collegialità e quel metodo di confronto aperto e costruttivo con le altre istituzioni e l’intera società regionale che per me sono irrinunciabili e a fondamento del lavoro della giunta”. La patata bollente dell’assessorato all’Ambiente per ora rimane in mano al presidente: “Assumo le deleghe ad interim, confermando il programma e la linea politica della giunta”.
L’interessata non vuole neppure sentire parlare di motivi personali: “Evidentemente gli interessi delle multiutility hanno finito per avere la meglio”, ha scritto in una breve nota di commiato. Già un anno fa le dichiarazioni dell’assessore dell’Idv avevano creato non pochi problemi a Vasco Errani, costretto a smorzare quella promessa di uno stop alla costruzione di nuovi inceneritori. Poche settimane dopo, pressato da Confservizi, l’associazione delle multiutility che gestiscono gli impianti e che in Emilia Romagna portano il nome di Hera e Iren, il governatore assicurò che il Piano regionale dei rifiuti in preparazione sarebbe stato “condiviso”.
Ma Sabrina Freda non molla. Ad aprile presenta il tanto Piano in consiglio regionale: “Ridurre la produzione pro-capite di rifiuti urbani del 25%, raggiungere il 70% di raccolta differenziata, riciclare il 60% dei rifiuti prodotti, dare priorità al recupero di materia rispetto al recupero di energia e minimizzare lo smaltimento a cominciare dal conferimento in discarica”, sono i punti fermi del programma. Le reazioni sono immediate: “Mi limito a sottolineare che nei territori non attrezzati come noi, sono costretti a mandare i rifiuti all’estero”, era stata la risposta della Confservizi. Così Freda – attaccata anche da alcune province, ma paradossalmente per l’opposto motivo, e cioè per aver presentato un piano troppo timido in termini di dismissioni –sfida i suoi avversari: “Dalle Province mi aspettavo osservazioni circostanziate, non comunicati stampa”. Alle multiutility lancia una provocazione: “Da loro invece non mi aspettavo nulla di diverso. Anzi, le loro osservazioni confermano che il documento preliminare non è affatto timido”.
È il 7 giugno, Errani sempre molto attento agli equilibri della sua giunta (in 15 anni di regno non si ricordano esautoramenti di questo genere), censura il suo assessore: “In questa Regione da sempre vale il metodo del confronto e del dialogo”, poi promette che si occuperà lui stesso, in persona della questione rifiuti. Per Freda è la fine politica.
Dopo quella frase di Errani la decisione di queste ore arriva quasi scontata. Nelle ultime settimane peraltro c’era stato un ultimo motivo di scontro tra Freda e una provincia, in questo caso quella di Modena. L’ex assessore regionale aveva criticato la scelta dell’ente di decidere autonomamente l’accettazione nel proprio inceneritore anche di rifiuti provenienti da altre province (come auspicato da Hera), scavalcando così il Piano regionale che sarà approvato entro fine anno.
La reazione politica più dura è quella del Movimento 5 stelle: “Freda avrebbe seguito una linea più intransigente nei confronti di discariche e impianti di incenerimento. Errani non può pensare di affidare a una breve nota la favoletta dei contrasti con i colleghi, si entri nel merito dei contrasti”, spiega Andrea Defranceschi. Freda peraltro negli ultimi mesi era stato spesso vicina al sindaco Federico Pizzarotti sulla questione dell’inceneritore di Parma. Sulla stessa linea d’onda l’ex M5s, Giovanni Favia e la Lega nord. E se il Pdl invece plaude al licenziamento, per Franco Grillini, consigliere regionale di maggioranza di LibDem, non c’è dubbio che la questione sia anche politica, anche se auspica che la giunta Errani vada avanti.
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Milano, 19 feb. (Adnkronos) - "Nei mesi che hanno preceduto le elezioni, tutte le volte che mi chiedevano di spiegare il punto del programma, io ho ribadito, con la massima intensità, l'importanza del ruolo che rivestono tutti gli addetti alla segreteria, i segretari, i direttori e i greenkeeper, che rappresentano la spina dorsale dei circoli. Il pannello che abbiamo realizzato per l'allestimento della tenda federale recita 'Federazione Italiana Golf A.i.t.g Insieme per la crescita del golf italiano' e qua tocchiamo il punto saliente di quello che dovrà essere il lavoro del prossimo mandato anno: la massima collaborazione e il dialogo fra tutti gli attori principali del mondo del golf, in particolare con i circoli, di cui A.i.t.g inevitabilmente è anche espressione per il lavoro quotidiano che svolge". E' quanto affermato dal presidente della Federazione Italiana Golf-Fig, Cristiano Cerchiai, durante la conferenza dal titolo 'Novità del settore, migliori pratiche per l’irrigazione, adempimenti e sicurezza sul lavoro in un campo da golf', convegno a cura di A.i.t.g. Associazione italiana tecnici del golf, alla prima giornata di lavori della IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, l’appuntamento professionale tra i più importanti al mondo per le filiere del florovivaismo, in programma a Fiera Milano Rho, dal 19 al 21 febbraio 2025.
"Se mi avete sentito dire, durante la fase di campagna, che dal punto di vista tecnico i professionisti rappresentano gli ambasciatori del golf, per coloro che si approcciano per la prima volta al nostro mondo, è anche vero, dall'altro lato, che addetti alla segreteria e i direttori rappresentano le prime persone che noi incontriamo quando varchiamo la soglia di un circolo e sono i nostri riferimenti all'interno di esso -spiega Cerchiai-. Vorrei spendere due parole a vantaggio e a favore di coloro che svolgono molto spesso un lavoro oscuro che sono i greenkeeper, che raramente vedono le lu ci della ribalta, ma ci mettono costantemente in condizione di giocare sfruttando le condizioni migliori del nostro campo".
“Tra i punti del programma e ancora una volta la collaborazione con A.i.t.g sarà molto forte, vi è sicuramente quel ruolo importantissimo che i tecnici A.i.t.g rivestono nella formazione delle figure professionali all'interno della Scuola nazionale di golf - continua - Lavoreremo con loro, ho già cominciato a parlarne per un aggiornamento dei programmi e anche per introdurre un percorso di formazione continua, come peraltro avviene già in molte altre realtà professionali, per esempio la mia”.
“Non posso, quindi, che ringraziare ancora una volta il coordinatore della sezione, il segretario e direttore Davide Lantos e l'altro coordinatore Corrado Graglia, per il lavoro che fino ad oggi abbiamo svolto e per cui a volte dovremo svolgere ancora. A tutta l’A.i.t.g e ai suoi rappresentanti ricordo che dovremo mettere in campo il nostro massimo impegno e la nostra massima collaborazione per riuscire a completare il percorso di modifica normativa del Piano di Azione Nazionale, riferito all'utilizzo dei prodotti fitosanitari sugli interventi erbosi dei campi da golf. Quindi, dovremo attivarci insieme per contattare e per interloquire con i ministeri competenti, perché il risultato deve essere ottenuto anche in tempi relativamente rapidi”, conclude.
Milano, 19 feb. (Adnkronos) - "Nei mesi che hanno preceduto le elezioni, tutte le volte che mi chiedevano di spiegare il punto del programma, io ho ribadito, con la massima intensità, l'importanza del ruolo che rivestono tutti gli addetti alla segreteria, i segretari, i direttori e i greenkeeper, che rappresentano la spina dorsale dei circoli. Il pannello che abbiamo realizzato per l'allestimento della tenda federale recita 'Federazione Italiana Golf A.i.t.g Insieme per la crescita del golf italiano' e qua tocchiamo il punto saliente di quello che dovrà essere il lavoro del prossimo mandato anno: la massima collaborazione e il dialogo fra tutti gli attori principali del mondo del golf, in particolare con i circoli, di cui A.i.t.g inevitabilmente è anche espressione per il lavoro quotidiano che svolge". E' quanto affermato dal presidente della Federazione Italiana Golf-Fig, Cristiano Cerchiai, durante la conferenza dal titolo 'Novità del settore, migliori pratiche per l’irrigazione, adempimenti e sicurezza sul lavoro in un campo da golf', convegno a cura di A.i.t.g. Associazione italiana tecnici del golf, alla prima giornata di lavori della IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, l’appuntamento professionale tra i più importanti al mondo per le filiere del florovivaismo, in programma a Fiera Milano Rho, dal 19 al 21 febbraio 2025.
"Se mi avete sentito dire, durante la fase di campagna, che dal punto di vista tecnico i professionisti rappresentano gli ambasciatori del golf, per coloro che si approcciano per la prima volta al nostro mondo, è anche vero, dall'altro lato, che addetti alla segreteria e i direttori rappresentano le prime persone che noi incontriamo quando varchiamo la soglia di un circolo e sono i nostri riferimenti all'interno di esso -spiega Cerchiai-. Vorrei spendere due parole a vantaggio e a favore di coloro che svolgono molto spesso un lavoro oscuro che sono i greenkeeper, che raramente vedono le lu ci della ribalta, ma ci mettono costantemente in condizione di giocare sfruttando le condizioni migliori del nostro campo".
“Tra i punti del programma e ancora una volta la collaborazione con A.i.t.g sarà molto forte, vi è sicuramente quel ruolo importantissimo che i tecnici A.i.t.g rivestono nella formazione delle figure professionali all'interno della Scuola nazionale di golf - continua - Lavoreremo con loro, ho già cominciato a parlarne per un aggiornamento dei programmi e anche per introdurre un percorso di formazione continua, come peraltro avviene già in molte altre realtà professionali, per esempio la mia”.
“Non posso, quindi, che ringraziare ancora una volta il coordinatore della sezione, il segretario e direttore Davide Lantos e l'altro coordinatore Corrado Graglia, per il lavoro che fino ad oggi abbiamo svolto e per cui a volte dovremo svolgere ancora. A tutta l’A.i.t.g e ai suoi rappresentanti ricordo che dovremo mettere in campo il nostro massimo impegno e la nostra massima collaborazione per riuscire a completare il percorso di modifica normativa del Piano di Azione Nazionale, riferito all'utilizzo dei prodotti fitosanitari sugli interventi erbosi dei campi da golf. Quindi, dovremo attivarci insieme per contattare e per interloquire con i ministeri competenti, perché il risultato deve essere ottenuto anche in tempi relativamente rapidi”, conclude.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Nell'ambito della mostra 'Tony Cragg Infinite Forme e Bellissime', a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Vergera, aperta al pubblico fino al 4 maggio nei saloni del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, il 20 febbraio e il 3 aprile (alle 15.30) è in programma la visita tattile per persone con disabilità visiva, in collaborazione con l'Associazione di volontariato Museum - Odv, che collabora sin dal 1994 presso tutti i musei comunali, statali e privati, realizzando visite tattili, laboratori artistici, teatro al buio, corsi di formazione, progetti con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, tutte attività a titolo gratuito e rivolte a persone con disabilità visiva.
Nel corso degli anni l'associazione ha svolto molti progetti in convenzione con le gallerie nazionali e, tutt'oggi, continua la collaborazione. Bam Eventi d’Arte ha desiderato proporre questi incontri perseguendo la linea interpretativa dell'artista Tony Cragg, il quale ha fatto della percezione in ogni sua forma un suo preciso intento, basti pensare alla mostra "Tony Cragg : per favore toccateci!" esibita a Dusseldorf nel 2024 e curata dal direttore Generale Felix Kramer, dove la percezione tattile è stata addirittura imposta ai visitatori, uso del tutto proibito nella prassi museale.
Il noto artista ha fatto della esplorazione della materia e del suo intrinseco significato uno dei temi centrali della sua ricerca artistica ed, in ossequio a tale desiderio, la visita renderà possibile al visitatore, affetto da disabilità visiva accarezzare con le mani ed apprezzare le superfici delle opere in mostra, leggendole come un documento Braille . L’associazione Museum ha organizzato la visita per i loro associati, che si svolgerà il 20 febbraio alle ore 15.30 e il 3 aprile alle ore 15.30, suddividendo in gruppi di sei associati con disabilità, più loro accompagnatori o cani guida, più quattro accompagnatori dell'associazione per ogni gruppo di partecipanti con disabilità visiva. Sarà presente all’evento Giulia Silvia Ghia, assessore alla Cultura, politiche Educative e Giovanili e allo Sport di Roma.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Nell'ambito della mostra 'Tony Cragg Infinite Forme e Bellissime', a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Vergera, aperta al pubblico fino al 4 maggio nei saloni del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, il 20 febbraio e il 3 aprile (alle 15.30) è in programma la visita tattile per persone con disabilità visiva, in collaborazione con l'Associazione di volontariato Museum - Odv, che collabora sin dal 1994 presso tutti i musei comunali, statali e privati, realizzando visite tattili, laboratori artistici, teatro al buio, corsi di formazione, progetti con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, tutte attività a titolo gratuito e rivolte a persone con disabilità visiva.
Nel corso degli anni l'associazione ha svolto molti progetti in convenzione con le gallerie nazionali e, tutt'oggi, continua la collaborazione. Bam Eventi d’Arte ha desiderato proporre questi incontri perseguendo la linea interpretativa dell'artista Tony Cragg, il quale ha fatto della percezione in ogni sua forma un suo preciso intento, basti pensare alla mostra "Tony Cragg : per favore toccateci!" esibita a Dusseldorf nel 2024 e curata dal direttore Generale Felix Kramer, dove la percezione tattile è stata addirittura imposta ai visitatori, uso del tutto proibito nella prassi museale.
Il noto artista ha fatto della esplorazione della materia e del suo intrinseco significato uno dei temi centrali della sua ricerca artistica ed, in ossequio a tale desiderio, la visita renderà possibile al visitatore, affetto da disabilità visiva accarezzare con le mani ed apprezzare le superfici delle opere in mostra, leggendole come un documento Braille . L’associazione Museum ha organizzato la visita per i loro associati, che si svolgerà il 20 febbraio alle ore 15.30 e il 3 aprile alle ore 15.30, suddividendo in gruppi di sei associati con disabilità, più loro accompagnatori o cani guida, più quattro accompagnatori dell'associazione per ogni gruppo di partecipanti con disabilità visiva. Sarà presente all’evento Giulia Silvia Ghia, assessore alla Cultura, politiche Educative e Giovanili e allo Sport di Roma.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Una mostra di fotografie che ritraggono 20 donne. Sono onorata di far parte di questa selezione. Sono tantissime le donne in Italia e nel mondo, che spesso non vengono valorizzate e consultate per le loro capacità. Questa mostra darà effettivamente valore e visibilità a 20 delle nostre eccellenze”.
Sono le parole di Martina Caironi, atleta paralimpica e Legacy specialist in Milano Cortina 2026, intervistata dall’Adnkronos alla presentazione in anteprima della mostra di Fondazione Bracco “Una vita per lo sport. Volti e conquiste delle 100esperte” che gode del patrocinio del Comune di Milano e Fondazione Milano Cortina 2026.
L’esposizione sarà allestita dal 25 febbraio al 25 marzo, in Corso Vittorio Emanuele a Milano e si colloca nell’ambito del progetto ‘100 donne contro gli stereotipi’ (“#100esperte”), ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall'associazione Gi.U.Li.A. Giornaliste, con lo sviluppo di Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea per valorizzare l’expertise femminile.
Con la sua abilità artistica, il fotografo Gerald Bruneau ha saputo immortalare l’essenza delle donne-atlete: “È stato bello lavorare con questo fotografo - dice Caironi - Ha cercato lo scatto che raffigurasse l'atleta nel gesto tecnico e nella preparazione. È importante questo tipo di rappresentazione nello sport paralimpico ed è importante che venga mostrato, senza timore, lo strumento con cui si fa lo sport, nel mio caso una protesi con una lamina, e il gesto tecnico che l'atleta paralimpico ricerca, studia, prepara”, le sue parole.
Infine, l’atleta sottolinea l’importanza di smontare lo stigma attorno alla parola ‘paralimpico’: “Abbiamo un vocabolario molto ampio e abbiamo una parola per descrivere gli atleti con una disabilità: paralimpici - rimarca - Abbiamo inoltre una parola per spiegare l'evento più importante che viene ogni quattro anni, che è la Paralimpiade. Utilizziamo questi termini senza paura. La vera discriminazione non sta nel dire ‘para’, quello è il termine corretto - avverte - La discriminazione sta nel non considerare gli atleti paralimpici degli di essere raccontati, visti ed elogiati. Questa è la vera discriminazione”, le sue parole.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Il governo Meloni sarà ricordato come il governo della fuga perenne, campioni del mondo di scaricabarile con le proprie responsabilità. Infatti dopo l’inquietante liberazione di Almasri, in cui Giorgia Meloni si è data alla latitanza - che continua - con il Parlamento, ora il governo tenta di squagliarsela anche sul caso Paragon". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
"Sappiamo che giornalisti e attivisti italiani sono stati spiati con il spyware Graphite, utilizzato esclusivamente da organi dello stato. È preciso dovere del governo fare chiarezza e dirci chi spiava queste persone e per quale motivo, risposta che oggi lo stesso governo si è rifiutato di dare alle interrogazioni in Parlamento, in cui peraltro si chiedeva se la Polizia penitenziaria avesse mai acquisito o utilizzato Paragon".
"Prima ancora di rispondere a questa semplice domanda, il sottosegretario Mantovano ha comunicato la classificazione di queste informazioni. Cosa sta nascondendo il governo Meloni? Il Paese si merita risposte e il luogo dove fornirle è il Parlamento".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Ma nelle mani di chi siamo? Siamo nelle mani di nessuno. Ieri con un atto gravissimo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano ha secretato, oggi lei ministro Nordio viene in aula e spiattella tutto. Ma non vi siete parlati?". Così Davide Faraone al question time alla Camera dopo che il ministro Carlo Nordio ha detto in aula che "nessuna persona è stata mai intercettata dalla polizia penitenziaria" rispondendo alla domanda delle opposizioni a cui il governo ieri aveva spiegato che si poteva rispondere solo nelle "sedi opportune" ovvero il Copasir. "E allora chi aveva in uso Paragon? Quindi sono le procure ministro? Diteci una volta per tutte chi lo ha utilizzato e con quali finalità. Vergogna".