Avrebbero dovuto riempire la piazza davanti Montecitorio invece, in segno di protesta, dodici deputati del Movimento 5 Stelle sono saliti sul tetto della Camera e hanno appeso uno striscione con la scritta: “La costituzione è di tutti”. Un’iniziativa che non è piaciuta al Presidente della Camera, Laura Boldrini: “E’ un fatto grave, sono state violate le istituzioni. Spero che nessuno si faccia male”. L’Ufficio di presidenza ha aperto un’istruttoria che deve accertare cosa succederà
La delegazione sul tetto è composta da Laura Castelli, Carlo Sibilia, Alessandro Di Battista, Alessio Villarosa, Manlio Di Stefano, Dalila Nesci, Sergio Battelli, Filippo Gallinella, Maria Edera Spadoni, Massimo Artini, Giuseppe D’Ambrosio. Nel pomeriggio hanno lanciato volantini dove spiegavano i motivi della protesta. I deputati hanno portato con loro coperte e cibo per poter rimanere ad oltranza, “Resteremo qui”, hanno spiegato, “fin quando sarà necessario”. Il primo commento è stato quello su Twitter di Beppe Grillo che ha scritto: “Spettacolo a 5 Stelle”. Il questore alla Camera ha cercato di convincerli a scendere, ma il gruppo ha minacciato di salire sul campanile”. L’intenzione è quella di dormire sul tetto.
Il gruppo sta presidiando lo striscione per evitare che il servizio d’ordine di Montecitorio lo rimuova. “Facciamo come gli operai”, hanno detto Alessandro Di Battista e Maria Edera Spadoni, “che per protestare salgono sui tetti delle fabbriche. E’ l’unico modo per svegliare il Paese dormiente. Abbiamo fatto il possibile, presentando emendamenti e chiedendo di discutere in Aula ma non ci ascoltano neanche. Non ci è rimasto altro da fare”.
L’iniziativa è stata duramente contestata dalle altre forze politiche. “Il nostro regolamento”, ha detto Laura Boldrini, “dà tante possibilità per fare un’opposizione costruttiva. Non c’è bisogno di fare gesti così eclatanti, non è che da qui verrà qualcosa di meglio per il Paese. E’ un fatto grave. Spero che non si faccia male nessuno che non ci siano problemi dopo aver fatto questa rimostranza, anche considerando che “sul tetto ci sono tubi e cose pericolose, è una sorta di cantiere. Quello che dovevano dimostrare l’hanno già dimostrato. Non si capisce nemmeno più il senso. Questo è il Palazzo, è la Camera. Fare un’azione così per dimostrare di essere migliori è qualcosa che non si capisce”. Non solo. Boldrini rimarca anche i costi che questa protesta “comporterà. Dovete immaginare che sul tetto – rimarca – ci sono una ventina di assistenti, un numero cospicuo di vigili del fuoco e sono stati allertati medici, infermieri e ambulanze. I costi per il Palazzo non sono stati quantificati, ma ci sono”.
Anche in aula c’è stata qualche polemica. Tra gli altri Ettore Rosato del Pd ha chiesto di far finire la “pagliacciata dell’occupazione del tetto”. Stessa richiesta da parte di Paolo Sisto, del Pdl. “Per distogliere l’attenzione”, ha detto il presidente dei deputati Pd Roberto Speranza, “dalle loro profonde divisioni interne, i 5 stelle si esibiscono in inutili e alquanto folcloristiche proteste. Questa volta non salgono sull’albero come Cosimo di Rondò nel Barone Rampante, ma sui tetti della Camera. Gli italiani sono ormai consapevoli che le riforme, come la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo, sono necessarie al paese e il Parlamento le approverà”. A rispondere alle accuse, Riccardo Fraccaro: “Vorrei ricordare a chi ha affermato che ‘questo è il nostro Palazzo’, per criticare l’occupazione del tetto della Camera da parte del M5S, che Montecitorio appartiene a tutti i cittadini e non alla casta. Forse non è chiaro: noi utilizzeremo ogni mezzo per impedire ai partiti di stuprare la Costituzione. Non faremo ostruzionismo, ma resistenza come i partigiani!”.
Ad annunciare la manifestazione di oggi era stato il gruppo sul blog di Beppe Grillo. “Noi pensiamo che la Costituzione si debba cambiare per dare più potere ai cittadini, con l’introduzione del referendum propositivo senza quorum e dell’obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare. A partire da oggi, in tutte le piazze d’Italia, saremo presenti insieme a tutti i cittadini con i nostri banchetti e le nostre agorà”.
“Il M5S non è contrario a ogni riforma costituzionale. Sognamo un Paese in cui il popolo comandi e il governo obbedisca”, precisano i 5 Stelle. Ma “le riforme costituzionali che vogliono fare i partiti vanno esattamente nel senso opposto: togliere ulteriori poteri a un Parlamento già esautorato e conferirli nelle mani di pochi”. E lanciano l’affondo contro il tentativo di stravolgere la carta costituzionale: “In sostanza un Parlamento di nominati, pieno zeppo di piduisti, in tempo di crisi e sotto ricatto di Berlusconi vuole modificare la Costituzione senza nemmeno rispettare le regole! Vi sta bene?”.
Oltre ai banchetti nelle piazze delle varie città italiane, il Movimento ha organizzato anche un presidio a difesa della Costituzione per sabato dalle 14 alle 20. Dal 6 all’8 settembre, i deputati del M5S annunciano quindi che saranno presenti a Roma, negli infopoint di piazza Montecitorio e piazza San Silvestro.