Ancora un sindaco alla ribalta delle cronache per minacce. Minacce subite. E minacce non proprio candide. “Stia attenta, le farò del male gettandole dell’acido addosso” è la frase fatta recapitare a Elisa Trombin, sindaco di Jolanda di Savoia, paesino di tremila abitanti nel basso ferrarese.
Ora le tensioni arrivano invece da un comune cittadino. “Una vicenda della quale preferirei non parlare – premette la diretta interessata al fattoquotidiano.it – e soprattutto glisserei sulla questione ‘acido’, per evitare rischi di emulazione”. A intimidire il sindaco è stato un uomo sotto sfratto che si è visto negare un alloggio popolare dagli uffici comunali, perché già destinato alla vendita. Quella frase è ora allegata al fascicolo aperto dalla procura di Ferrara per accertare i contorni della vicenda. Una vicenda che si amplia ad altri fatti, non necessariamente legati all’episodio in questione. Fatto sta che la Trombin è stata vittima nelle ultime settimane di altri episodi che secondo la magistratura meritano un approfondimento. In particolare due furti subiti nell’appartamento dove vive con il fidanzato.
Nel frattempo la prefettura ha disposto la sorveglianza a vista per il sindaco. “Ho trovato delle persone molto attente e professionali – ha commentato Trombin dopo esser stata ricevuta dal prefetto estense–, che hanno preso con la dovuta serietà la questione”. E nemmeno il suo legale, Fabio Anselmo, ha sottovalutato la questione. La Trombin infatti ha già sporto querela per minacce aggravate. “Riteniamo – commenta l’avvocato – che il fatto emerso nell’ambito di un contesto istituzionale non possa essere sottovalutato”.
Un fatto da non prendere alla leggera ma che la stessa Trombin chiede di ricondurre “a una situazione più vasta, quella del sistema donna. Essere donna amministratore in prima linea spesso è più difficile che per i nostri colleghi uomini”. Messa da parte la questione personale il sindaco ricorda che “siamo i referenti di comuni sparsi per l’Italia, tanto distanti da Roma che questa sembra nemmeno accorgersi della nostra esistenza. E l’essere lasciati soli ad affrontare i problemi, quelli veri, della gente, non è facile. E se sei donna lo è ancor meno”.
Eletta con una lista indipendente nel 2009, Elisa Trombin rappresenta un primo cittadino sui generis nell’abituale panorama politico. Quantomeno quello locale. Scollegata da qualsiasi partito (ma eletta a onor del vero con i voti del centrodestra), è stata l’unico sindaco a ribellarsi alle logiche di ampliamento della discarica di rifiuti nel suo territorio. Discarica gestita dalla multiutility territoriale Area che ha incassato invece il convinto sostegno di tutti gli altri amministratori dei comuni limitrofi. Anche durante l’emergenza rifiuti di Napoli la sua fu l’unica voce fuori dal coro: “la mia gente non vuole quei rifiuti nel suo territorio, sarò impermeabile a ogni pressione”. Di più. In contrasto con i colleghi dell’Unione dei comuni della zona, ha rimesso la delega al bilancio lamentando mancanza di trasparenza al suo interno e spese per “consulenze folli”.
Emilia Romagna
Non concede casa popolare, sindaco donna sotto scorta: “Minacciata con l’acido”
A intimidire il primo cittadino di Jolanda di Savoia un uomo sotto sfratto che si è visto negare un alloggio popolare dagli uffici comunali perché già destinato alla vendita. La Prefettura ha disposto la sorveglianza a vista
Ancora un sindaco alla ribalta delle cronache per minacce. Minacce subite. E minacce non proprio candide. “Stia attenta, le farò del male gettandole dell’acido addosso” è la frase fatta recapitare a Elisa Trombin, sindaco di Jolanda di Savoia, paesino di tremila abitanti nel basso ferrarese.
Ora le tensioni arrivano invece da un comune cittadino. “Una vicenda della quale preferirei non parlare – premette la diretta interessata al fattoquotidiano.it – e soprattutto glisserei sulla questione ‘acido’, per evitare rischi di emulazione”. A intimidire il sindaco è stato un uomo sotto sfratto che si è visto negare un alloggio popolare dagli uffici comunali, perché già destinato alla vendita. Quella frase è ora allegata al fascicolo aperto dalla procura di Ferrara per accertare i contorni della vicenda. Una vicenda che si amplia ad altri fatti, non necessariamente legati all’episodio in questione. Fatto sta che la Trombin è stata vittima nelle ultime settimane di altri episodi che secondo la magistratura meritano un approfondimento. In particolare due furti subiti nell’appartamento dove vive con il fidanzato.
Nel frattempo la prefettura ha disposto la sorveglianza a vista per il sindaco. “Ho trovato delle persone molto attente e professionali – ha commentato Trombin dopo esser stata ricevuta dal prefetto estense–, che hanno preso con la dovuta serietà la questione”. E nemmeno il suo legale, Fabio Anselmo, ha sottovalutato la questione. La Trombin infatti ha già sporto querela per minacce aggravate. “Riteniamo – commenta l’avvocato – che il fatto emerso nell’ambito di un contesto istituzionale non possa essere sottovalutato”.
Un fatto da non prendere alla leggera ma che la stessa Trombin chiede di ricondurre “a una situazione più vasta, quella del sistema donna. Essere donna amministratore in prima linea spesso è più difficile che per i nostri colleghi uomini”. Messa da parte la questione personale il sindaco ricorda che “siamo i referenti di comuni sparsi per l’Italia, tanto distanti da Roma che questa sembra nemmeno accorgersi della nostra esistenza. E l’essere lasciati soli ad affrontare i problemi, quelli veri, della gente, non è facile. E se sei donna lo è ancor meno”.
Eletta con una lista indipendente nel 2009, Elisa Trombin rappresenta un primo cittadino sui generis nell’abituale panorama politico. Quantomeno quello locale. Scollegata da qualsiasi partito (ma eletta a onor del vero con i voti del centrodestra), è stata l’unico sindaco a ribellarsi alle logiche di ampliamento della discarica di rifiuti nel suo territorio. Discarica gestita dalla multiutility territoriale Area che ha incassato invece il convinto sostegno di tutti gli altri amministratori dei comuni limitrofi. Anche durante l’emergenza rifiuti di Napoli la sua fu l’unica voce fuori dal coro: “la mia gente non vuole quei rifiuti nel suo territorio, sarò impermeabile a ogni pressione”. Di più. In contrasto con i colleghi dell’Unione dei comuni della zona, ha rimesso la delega al bilancio lamentando mancanza di trasparenza al suo interno e spese per “consulenze folli”.
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La Lega in Aula: “Dov’è l’ugenza per il riarmo da 800 miliardi?”. Meloni attacca il Manifesto di Ventotene: è caos. Le opposizioni: “Vuole coprire le liti con Salvini”
Politica
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - E' stato ricordato oggi nell'aula della Camera l'ex-deputato Mimmo Lucà, parlamentare per cinque legislatura, scomparso il 13 febbraio scorso, all'età di 71 anni. Esponente dei cristiano sociali e dei Ds, è stato anche dirigente delle Acli. L'aula ha osservato un minuto di silenzio per commemorare Lucà.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "La balla della privacy con cui la maggioranza e il governo giustificano la loro lotta senza quartiere alle intercettazioni, oltre ad essere una motivazione del tutto falsa e smentita dai fatti, ormai non regge più nemmeno rispetto alle azioni dello stesso centrodestra. Infatti, mentre alla Camera demoliscono le intercettazioni, al Senato portano avanti l'articolo 31 del Ddl Sicurezza che consentirà ai Servizi segreti la schedatura di massa dei cittadini". Lo afferma la deputata M5S Valentina D'Orso, capogruppo in commissione Giustizia.
"Non sono più credibili nemmeno quando accampano motivazioni di comodo, si smentiscono con i loro stessi provvedimenti che in realtà rispondono a un disegno ormai chiaro: indebolire gli strumenti di indagine della magistratura che possono dar fastidio ai colletti bianchi e allo stesso tempo creare un brutale sistema di repressione del dissenso e controllo sui cittadini comuni".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - La Camera è riunita in seduta notturna per finire l'esame degli emendamenti al ddl intercettazioni, quindi le dichiarazioni di voto e il voto finale che dovrebbe arrivare nella serata. I lavori sono previsti fino alle 24.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "L'Italia ha ribadito che continueremo a sostenere l'Ucraina anche nel documento approvato oggi alla Camera e ieri al Senato. E' un impegno che noi manteniamo, continueremo a fare la nostra parte. Noi non siamo mai stati in guerra con la Russia e non abbiamo mai autorizzato l'uso di nostre armi da parte degli ucraini in territorio russo". Lo ha detto Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Mi pare che la telefonata Trump-Putin sia un segnale positivo così come quella tra Trump e Zelensky. Noi abbiamo chiesto che l'Ucraina fosse coinvolta e questo è accaduto. Noi incoraggiamo tutte le iniziative che portano alla pace. Non è facile ma qualche speranza c'è". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Si tratta di garantire la sicurezza dell'intera Unione europea. C'è bisogno di rafforzare la sicurezza europea ma questo non significa essere guerrafondai. Per garantire la pace serve un equilibrio delle forze in campo per garantire la sicurezza dell'Europa e dell'Italia. Stiamo lavorando in questa direzione come un buon padre di famiglia che mette le finestre blindate perchè la sua famiglia sia al sicuro". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno. "Bisogna avere il coraggio di andare avanti: l'Europa è l'unico modo per essere sicuri".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Meloni non ha attaccato Altiero Spinelli. Mi sembra una tempesta in un bicchier d'acqua. Spinelli è un personaggio illustre della storia europea, lo rispetto e la presidente Meloni non lo ha mai offeso". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.