Ieri la bocciatura del metodo Stamina oggi il ministro della Salute che dice che avrebbe voluto dare speranza ai malati. Una affermazione che fa presagire che l’infusione di cellule staminali staminali ai pazienti, allo stato autorizzata più volte dai giudici, non sarà più possibile. Anche se la questione non sembra chiusa del tutto, la sperimentazione autorizzata dal Parlamento non andrà avanti.
”Studieremo attentamente le motivazioni prima di prendere le nostre decisioni. Intanto consulterò subito i capigruppo delle commissioni Affari sociali e Sanità di Camera e Senato per informare il Parlamento – dice Beatrice Lorenzin –. Oggi abbiamo ricevuto il parere del Comitato scientifico chiamato a valutare l’avvio della sperimentazione. Sarei stata lieta di annunciare a tante famiglie che la loro speranza su questa nuova cura era fondata. Purtroppo, secondo il Comitato scientifico, non è così: le conclusioni, assunte all’unanimità, sono negative”. Insomma come già affermato dalla comunità scientifica internazionale il metodo Stamina non avrebbe reali chance di curare malattie allo stato senza terapia. Gli scienziati italiani e anche quelli di altri paesi erano intervenuti più volte: la rivista Nature non aveva risparmiato neanche l’accusa di plagio a Davide Vannoni, fondatore di Stamina. E lo stesso premio Nobel per la Medicina, ricercatore nell’ambito delle cellule staminali, Shinya Yamanaka aveva bocciato la terapia.
“Fin dal primo momento – ha detto il ministro – ho affrontato questa vicenda con rigore, trasparenza e la massima libertà di giudizio, attuando le determinazioni assunte dal Parlamento. Studieremo attentamente le motivazioni – ha concluso – prima di prendere le nostre decisioni”. Intanto sul web si è scatenata la rabbia di chi crede nel metodo: persone comuni, malati, genitori, parenti o amici di persone colpite da malattie che speravano di curare con il protocollo messo a punto da Vannoni. “Non avevo dubbi. Questo Paese fa tutto il contrario di ciò che dovrebbe fare”, commenta una donna sulla pagina Facebook dedicata alla bambina che ha fatto ‘scoppiare’ il caso quest’inverno, la piccola Sofia. “Si sapeva che finiva cosi…siamo in Italia o sbaglio?”, concorda un’altra. Tanti insulti e ancora: “Volete la guerra? Non vi basta la Siria?”, minaccia un uomo. Qualcuno chiede: “Ci decidiamo a fare una petizione al Parlamento europeo, o no?” e posta un link alla pagina del sito del Parlamento europeo dove si spiega come presentare una petizione popolare, invitando “Dobbiamo farlo tutti! L’Europa può essere una soluzione”.
Il ministro della Salute, a questo punto, “può decidere di bloccare la sperimentazione del metodo emanando un decreto o un’ordinanza ministeriale di blocco” spiega l’avvocato e segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo. Lorenzin “potrebbe però anche decidere di andare invece avanti con la sperimentazione autorizzata dal Parlamento, assumendo la responsabilità della decisione”. Quanto alla decisione annunciata dal presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, di presentare ricorso al Tar contro il comitato scientifico, “non c’è – afferma Gallo – alcun fondamento giuridico per ricorrere al Tar, dinanzi al quale si possono impugnare atti amministrativi, ma il parere del comitato scientifico non si configura”.
Scienza
Stamina, Lorenzin: “Avrei voluto dare speranza, ma parere comitato unanime”
Una affermazione quella del ministro della Salute che fa presagire che l'infusione di cellule staminali ai pazienti, allo stato autorizzata solo dai giudici, non sarà più possibile. La sperimentazione autorizzata dal Parlamento con ogni probabilità non andrà avanti. Il ricorso al Tar annunciato da Vannoni secondo l'avvocato Gallo dell'Associazione Luca Coscioni è infondato giuridicamente
Ieri la bocciatura del metodo Stamina oggi il ministro della Salute che dice che avrebbe voluto dare speranza ai malati. Una affermazione che fa presagire che l’infusione di cellule staminali staminali ai pazienti, allo stato autorizzata più volte dai giudici, non sarà più possibile. Anche se la questione non sembra chiusa del tutto, la sperimentazione autorizzata dal Parlamento non andrà avanti.
”Studieremo attentamente le motivazioni prima di prendere le nostre decisioni. Intanto consulterò subito i capigruppo delle commissioni Affari sociali e Sanità di Camera e Senato per informare il Parlamento – dice Beatrice Lorenzin –. Oggi abbiamo ricevuto il parere del Comitato scientifico chiamato a valutare l’avvio della sperimentazione. Sarei stata lieta di annunciare a tante famiglie che la loro speranza su questa nuova cura era fondata. Purtroppo, secondo il Comitato scientifico, non è così: le conclusioni, assunte all’unanimità, sono negative”. Insomma come già affermato dalla comunità scientifica internazionale il metodo Stamina non avrebbe reali chance di curare malattie allo stato senza terapia. Gli scienziati italiani e anche quelli di altri paesi erano intervenuti più volte: la rivista Nature non aveva risparmiato neanche l’accusa di plagio a Davide Vannoni, fondatore di Stamina. E lo stesso premio Nobel per la Medicina, ricercatore nell’ambito delle cellule staminali, Shinya Yamanaka aveva bocciato la terapia.
“Fin dal primo momento – ha detto il ministro – ho affrontato questa vicenda con rigore, trasparenza e la massima libertà di giudizio, attuando le determinazioni assunte dal Parlamento. Studieremo attentamente le motivazioni – ha concluso – prima di prendere le nostre decisioni”. Intanto sul web si è scatenata la rabbia di chi crede nel metodo: persone comuni, malati, genitori, parenti o amici di persone colpite da malattie che speravano di curare con il protocollo messo a punto da Vannoni. “Non avevo dubbi. Questo Paese fa tutto il contrario di ciò che dovrebbe fare”, commenta una donna sulla pagina Facebook dedicata alla bambina che ha fatto ‘scoppiare’ il caso quest’inverno, la piccola Sofia. “Si sapeva che finiva cosi…siamo in Italia o sbaglio?”, concorda un’altra. Tanti insulti e ancora: “Volete la guerra? Non vi basta la Siria?”, minaccia un uomo. Qualcuno chiede: “Ci decidiamo a fare una petizione al Parlamento europeo, o no?” e posta un link alla pagina del sito del Parlamento europeo dove si spiega come presentare una petizione popolare, invitando “Dobbiamo farlo tutti! L’Europa può essere una soluzione”.
Il ministro della Salute, a questo punto, “può decidere di bloccare la sperimentazione del metodo emanando un decreto o un’ordinanza ministeriale di blocco” spiega l’avvocato e segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo. Lorenzin “potrebbe però anche decidere di andare invece avanti con la sperimentazione autorizzata dal Parlamento, assumendo la responsabilità della decisione”. Quanto alla decisione annunciata dal presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, di presentare ricorso al Tar contro il comitato scientifico, “non c’è – afferma Gallo – alcun fondamento giuridico per ricorrere al Tar, dinanzi al quale si possono impugnare atti amministrativi, ma il parere del comitato scientifico non si configura”.
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Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.