Sono poco meno di 5 miliardi (perl’esattezza 4 miliardi e 960 milioni) le ore richieste e autorizzate di cassa integrazione in cinque anni di crisi. A rilevarlo è l’Osservatorio Cig della Cgil che ha preso in considerazione i dati dal settembre del 2008 ad agosto 2013. Anni record il 2010 e il 2012 con più di 1 miliardo di ore.

In dettaglio il dato di quasi cinque miliardi è così composto: l’ultimo quadrimestre del 2008, con 87.396.558 di ore registrate, segna la prima decisa accelerazione nella richiesta di ore (a fine anno saranno 188.821.707). L’anno dopo la cassa raggiunge 918.146.733 di ore richieste mentre nel 2010, con l’introduzione della cassa in deroga, si tocca il picco con 1.203.638.249.

Il 2011 si chiude invece con 953.506.796 e quello successivo, il 2012, si segnala per essere il secondo anno recorddopo il 2010 per un 1.090.654.222 di ore richieste. Il totale segna quindi 4.253.342.558. Sommando a questi numeri le ore registrate nei primi otto mesi del 2013, ovvero 703.990.798 ore di cig, si raggiunge quota 4.957.333.356.

Per quanto riguarda il mese di agosto il rapporto sulla cig di agosto della Cgil segnala una diminuzione della richiesta (ad eccezione della cassa in deroga) ma, nonostante la flessione, i numeri registrati nei primi otto mesi del 2013 relegano in cassa a zero ore oltre 500mila lavoratori che hanno subito un taglio del reddito pari a 2 miliardi e 650 milioni di euro, ovvero 5mila e 300 euro in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore. 

In particolare il mese scorso è cresciuto il numero di aziende che fanno ricorso alla cassa straordinaria. Secondo i dati della Cgil da gennaio sono state 4.148 (+18,73% sullo stesso periodo del 2012) e riguardano 7.470 unità aziendali (+23,55% sul 2012). Si registra un forte aumento dei ricorsi per crisi aziendale (2.429 decreti, +25,92%) che rappresentano il 58,59% del totale. Diminuiscono le domande di ristrutturazione aziendale (138 in totale -14,29%) e quelle di riorganizzazione aziendale (146 per un -13,61%).

Da un punto di vista geografico al primo posto per ore autorizzate nei primi otto mesi del 2013 c’è la Lombardia con 164.441.495 ore che corrispondono a 118.133 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 80.643.118 ore di cig autorizzate per 57.933 lavoratori e il Veneto con 77.630.276 ore per 55.769 persone. Nelle regioni del centro primeggia il Lazio con 47.014.346 ore che coinvolgono 33.775 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 40.372.122 ore per 29.003 lavoratori.

Sul fronte dei settori, invece, è la meccanica ad aver totalizzato il ricorso più alto all’ammortizzatore. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-agosto, la meccanica pesa per 228.679.752, coinvolgendo 164.281 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 97.538.523 ore di cig autorizzate per 70.071 lavoratori coinvolti, subito dopo l’edilizia che registra 82.317.986 ore e 59.136 persone.

Considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (17 settimane), sono coinvolti nel periodo gennaio-agosto 1.011.481 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 35 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per 505.741 lavoratori, di cui 200mila in cassa straordinaria e 136mila in cassa in deroga.

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