“Due classi dirigenti incompatibili”. La chiosa sulla giornata di ordinaria follia del Pdl porta la firma di Gaetano Quagliariello. Ma, pur riassumendo assai bene quanto accaduto all’interno del centrodestra durante il voto (leggi la cronaca della giornata), le parole del ministro per le Riforme costituzionali del sopravvissuto governo Letta nel giro di poche ore potrebbero non avere più alcun senso, almeno formale. Sì, perché nonostante la netta spaccatura sul voto di fiducia al Senato e l’annunciata nascita dei gruppi autonomi in entrambe le aule del Parlamento, la frattura potrebbe anche ricomporsi. Per tutta la serata, infatti, è stato annunciato un incontro tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano. Il ministro dell’Interno, però, si è presentato alla riunione dei dissidenti e non a palazzo Grazioli, anche se si rincorrono le voci di una sua “estrema proposta” al Cavaliere (che è rimasto per tutta la sera nella sua residenza in compagnia dei fedelissimi Ghedini, Letta, Biancofiore, Brunetta).
L’ULTIMO SFORZO DI ALFANO – L’obiettivo del vicepremier, a quanto pare, sarebbe quello di far saltare definitivamente il banco all’interno di Forza Italia. Come? Con un baratto. Alfano, secondo quanto trapela da fonti Pdl, vorrebbe proporre al Cavaliere di affidargli un ruolo forte nel partito (si parla dell’incarico di coordinatore unico con un comitato direttivo espressione delle varie anime interne) e di ridimensionare i falchi Daniela Santanchè, Denis Verdini e Renato Brunetta. In cambio, il segretario garantirebbe l’unità (evitando la frammentazione in più gruppi), riconoscendo all’ex premier la leadership di centrodestra e il ruolo di decidere i prossimi decisivi passaggi politici. A frattura scongiurata, Berlusconi e Alfano potrebbero continuare a lavorare nella stessa direzione e sostenere il governo Letta, a patto che quest’ultimo mantenga gli impegni assunti sui principali provvedimenti economici targati Pdl, a cominciare da Imu e legge di stabilità.
QUANTI DISSIDENTI? – Condizionale d’obbligo, però, perché con il Pdl in queste ore non si può dar nulla per scontato, tanto che dopo molte ore di “si vedono, non si vedono” dell’appuntamento non è traccia. Anzi. Alfano non si è presentato a palazzo Grazioli ed è andato invece alla riunione dei dissidenti, in compagnia degli altri ministri Pdl (ad eccezione di Nunzia Di Girolamo). In ogni caso, l’operazione degli ‘scissionisti’ è già pronta: basta l’ok di Alfano e si parte. Sui particolari della fronda mancano solo i dettagli. A tal proposito, altro teatrino di giornata è stato quello sul nome degli ipotetici gruppi. L’attivissimo Fabrizio Cicchitto, infatti, ha chiesto e ricevuto il via libera per la nascita delle nuove creature politiche del centrodestra diviso. E alla Camera ha proposto di chiamarlo Pdl per Alfano segretario, raccogliendo tuttavia lo scetticismo generale poiché esiste già il Pdl per Berlusconi presidente. Tra provocazioni e denominazioni a specchio, tutto e il contrario di tutto (compresa un’ipotetica battaglia sui diritti del logo Pdl). Con nomi e numeri ancora in divenire, i dissidenti hanno dunque deciso di vedersi per stabilire una linea comune. E lo hanno fatto in tarda serata al Montecitorio meeting center, di fronte alla sede della Camera. Ma anche in questo caso la notizia è arrivata con modalità e tempi grotteschi. Quando è circolata l’indiscrezione secondo cui l’incontro era fissato presso la sede della fondazione ‘quagliarelliana’, il diretto interessato ha smentito: “Nessun incontro a Magna Carta, non fosse altro che per questioni di spazio”. Uffici troppo piccoli, quindi? Il primo a dare i numeri è stato Cicchitto alla Camera: “Parlo per almeno 20 senatori e 20 deputati” ha detto l’ex socialista, che al contempo ha allontanato ogni ipotesi di ricomposizione anche perché il “Pdl sembra un ospedale psichiatrico”. Più ottimistiche le stime di Formigoni: “Siamo partiti da 25 deputati e 25 senatori, ora siamo più di 70”. A far da contraltare la presa di posizione del ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo, che ha detto di non saper nulla della formazione dei gruppi autonomi e di rimanere fedele a Silvio Berlusconi.
GRUPPI “FANTASMA” – Sarà così? Un fondo di verità c’è, ed è legato ancora una volta alla nascita dei fantomatici gruppi autonomi, al ruolo avuto da Cicchitto, ai tempi dell’operazione e a come questa è stata comunicata a chi vi ha aderito. A quanto pare, sarebbe stata tutta colpa di una fotocopia. La ricostruzione è degna di un romanzo d’appendice. In mattinata ai piani alti di Montecitorio arriva un foglio fotocopiato con l’annuncio della costituzione di un nuovo gruppo sottoscritto da 24 deputati provenienti dalle file pidielline. E sulla base di questa fotocopia Cicchitto chiede di intervenire dopo Epifani in dichiarazione di voto. In rappresentanza del nuovo organismo. Infatti Cicchitto interviene. Ma la fotocopia, nel frattempo, scompare. Senza che venga sostituita da nessun documento ufficiale. Le versioni sul perché divergono: c’è chi dice che non si è voluto forzare la mano prima che si prendesse analoga decisione anche al Senato e c’è chi dice che forse è meglio aspettare la decadenza del Cavaliere dal mandato di parlamentare prima di fare uno strappo del genere. Chi aveva firmato glissa, dicendo che in realtà non c’era ancora nulla di deciso. Si arriva così all’incontro notturno dei dissidenti, fatto apposta per confrontarsi e ufficializzare la costituzione dei nuovi gruppi. Che era data per certa alle 11 del mattino, ma è stata rimessa in discussione dopo la mossa di Berlusconi in aula al Senato.
Politica
Rottura Pdl, Alfano incontra i dissidenti. Ma vuole tentare la mediazione con B.
I fuoriusciti fissano un incontro per scegliere la linea comune e il segretario sta con loro. Resta senza riscontri l'annuncio di un incontro con il Cavaliere. Il vicepremier potrebbe provare a evitare la rottura riconoscendo la leadership a Berlusconi in cambio del ridimensionamento dei falchi
“Due classi dirigenti incompatibili”. La chiosa sulla giornata di ordinaria follia del Pdl porta la firma di Gaetano Quagliariello. Ma, pur riassumendo assai bene quanto accaduto all’interno del centrodestra durante il voto (leggi la cronaca della giornata), le parole del ministro per le Riforme costituzionali del sopravvissuto governo Letta nel giro di poche ore potrebbero non avere più alcun senso, almeno formale. Sì, perché nonostante la netta spaccatura sul voto di fiducia al Senato e l’annunciata nascita dei gruppi autonomi in entrambe le aule del Parlamento, la frattura potrebbe anche ricomporsi. Per tutta la serata, infatti, è stato annunciato un incontro tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano. Il ministro dell’Interno, però, si è presentato alla riunione dei dissidenti e non a palazzo Grazioli, anche se si rincorrono le voci di una sua “estrema proposta” al Cavaliere (che è rimasto per tutta la sera nella sua residenza in compagnia dei fedelissimi Ghedini, Letta, Biancofiore, Brunetta).
L’ULTIMO SFORZO DI ALFANO – L’obiettivo del vicepremier, a quanto pare, sarebbe quello di far saltare definitivamente il banco all’interno di Forza Italia. Come? Con un baratto. Alfano, secondo quanto trapela da fonti Pdl, vorrebbe proporre al Cavaliere di affidargli un ruolo forte nel partito (si parla dell’incarico di coordinatore unico con un comitato direttivo espressione delle varie anime interne) e di ridimensionare i falchi Daniela Santanchè, Denis Verdini e Renato Brunetta. In cambio, il segretario garantirebbe l’unità (evitando la frammentazione in più gruppi), riconoscendo all’ex premier la leadership di centrodestra e il ruolo di decidere i prossimi decisivi passaggi politici. A frattura scongiurata, Berlusconi e Alfano potrebbero continuare a lavorare nella stessa direzione e sostenere il governo Letta, a patto che quest’ultimo mantenga gli impegni assunti sui principali provvedimenti economici targati Pdl, a cominciare da Imu e legge di stabilità.
QUANTI DISSIDENTI? – Condizionale d’obbligo, però, perché con il Pdl in queste ore non si può dar nulla per scontato, tanto che dopo molte ore di “si vedono, non si vedono” dell’appuntamento non è traccia. Anzi. Alfano non si è presentato a palazzo Grazioli ed è andato invece alla riunione dei dissidenti, in compagnia degli altri ministri Pdl (ad eccezione di Nunzia Di Girolamo). In ogni caso, l’operazione degli ‘scissionisti’ è già pronta: basta l’ok di Alfano e si parte. Sui particolari della fronda mancano solo i dettagli. A tal proposito, altro teatrino di giornata è stato quello sul nome degli ipotetici gruppi. L’attivissimo Fabrizio Cicchitto, infatti, ha chiesto e ricevuto il via libera per la nascita delle nuove creature politiche del centrodestra diviso. E alla Camera ha proposto di chiamarlo Pdl per Alfano segretario, raccogliendo tuttavia lo scetticismo generale poiché esiste già il Pdl per Berlusconi presidente. Tra provocazioni e denominazioni a specchio, tutto e il contrario di tutto (compresa un’ipotetica battaglia sui diritti del logo Pdl). Con nomi e numeri ancora in divenire, i dissidenti hanno dunque deciso di vedersi per stabilire una linea comune. E lo hanno fatto in tarda serata al Montecitorio meeting center, di fronte alla sede della Camera. Ma anche in questo caso la notizia è arrivata con modalità e tempi grotteschi. Quando è circolata l’indiscrezione secondo cui l’incontro era fissato presso la sede della fondazione ‘quagliarelliana’, il diretto interessato ha smentito: “Nessun incontro a Magna Carta, non fosse altro che per questioni di spazio”. Uffici troppo piccoli, quindi? Il primo a dare i numeri è stato Cicchitto alla Camera: “Parlo per almeno 20 senatori e 20 deputati” ha detto l’ex socialista, che al contempo ha allontanato ogni ipotesi di ricomposizione anche perché il “Pdl sembra un ospedale psichiatrico”. Più ottimistiche le stime di Formigoni: “Siamo partiti da 25 deputati e 25 senatori, ora siamo più di 70”. A far da contraltare la presa di posizione del ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo, che ha detto di non saper nulla della formazione dei gruppi autonomi e di rimanere fedele a Silvio Berlusconi.
GRUPPI “FANTASMA” – Sarà così? Un fondo di verità c’è, ed è legato ancora una volta alla nascita dei fantomatici gruppi autonomi, al ruolo avuto da Cicchitto, ai tempi dell’operazione e a come questa è stata comunicata a chi vi ha aderito. A quanto pare, sarebbe stata tutta colpa di una fotocopia. La ricostruzione è degna di un romanzo d’appendice. In mattinata ai piani alti di Montecitorio arriva un foglio fotocopiato con l’annuncio della costituzione di un nuovo gruppo sottoscritto da 24 deputati provenienti dalle file pidielline. E sulla base di questa fotocopia Cicchitto chiede di intervenire dopo Epifani in dichiarazione di voto. In rappresentanza del nuovo organismo. Infatti Cicchitto interviene. Ma la fotocopia, nel frattempo, scompare. Senza che venga sostituita da nessun documento ufficiale. Le versioni sul perché divergono: c’è chi dice che non si è voluto forzare la mano prima che si prendesse analoga decisione anche al Senato e c’è chi dice che forse è meglio aspettare la decadenza del Cavaliere dal mandato di parlamentare prima di fare uno strappo del genere. Chi aveva firmato glissa, dicendo che in realtà non c’era ancora nulla di deciso. Si arriva così all’incontro notturno dei dissidenti, fatto apposta per confrontarsi e ufficializzare la costituzione dei nuovi gruppi. Che era data per certa alle 11 del mattino, ma è stata rimessa in discussione dopo la mossa di Berlusconi in aula al Senato.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Un ulteriore punto di cui ci occuperemo al Consiglio europeo sarà il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali, un passo decisivo e allo stesso tempo una necessità improcrastinabile per dotare l’Europa di un’infrastruttura finanziaria capace di stimolare quegli investimenti privati di cui non possiamo più fare a meno se vogliamo sostenere la competitività. Non possiamo più fingere di non vedere come ogni anno oltre 300 miliardi di euro di liquidità europea finiscano in investimenti extra Ue. Sono investimenti che abbiamo la possibilità, e il dovere, di intercettare. Il Vertice Euro, in agenda per giovedì pomeriggio, ci darà l’occasione di approfondire questi temi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - La procura di Roma ha chiesto il processo per quattro medici in relazione alla morte di Andrea Purgatori, avvenuta nel luglio 2023. L’accusa contestata è di omicidio colposo. I pm di piazzale Clodio avevano chiuso le indagini lo scorso dicembre nei confronti del radiologo Gianfranco Gualdi, l’assistente Claudio Di Biasi e la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, e il cardiologo Guido Laudani. Ora la richiesta di rinvio a giudizio e l’udienza preliminare che prenderà il via il prossimo 19 settembre.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha adottato il provvedimento direttoriale che definisce i termini di apertura dello sportello e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni finalizzati a favorire l’acquisto di propulsori elettrici in caso di dismissione di motori endotermici per la nautica da diporto. Le istanze potranno essere presentate dalle ore 12.00 del giorno 8 aprile e fino alle ore 12.00 del giorno 8 maggio attraverso lo sportello online Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del Mimit. Lo comunica Confindustria Nautica.
Il provvedimento fa seguito all’adozione del decreto del ministro Adolfo Urso, di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze del 5 settembre 2024, e include anche l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione sulle unità da diporto. Alla misura sono destinati 3 milioni di euro.
Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica resa disponibile sul sito istituzionale del Soggetto gestore (www.invitalia.it) ed accessibile anche dal sito del Ministero (www.mimit.gov.it) tramite Spid. È richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (Pec) attiva. I richiedenti possono delegare alla compilazione della domanda una persona fisica individuata a mezzo di delega conferita con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
I soggetti beneficiari potranno presentare una sola domanda di agevolazione che potrà riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici, nel caso in cui il richiedente sia una persona fisica, e più motori nel caso in cui il richiedente sia un’impresa proprietaria di unità da diporto utilizzate per fini commerciali.
Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, prevedono un importo concedibile fino a 8.000 euro nel caso di persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di impresa.
Fermi i limiti soggettivi imposti, il contributo per ogni singolo motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw, è di 2.000 euro mentre per quelli fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o Pod è di 10.000 euro. Le agevolazioni concesse sono erogate in un’unica soluzione, successivamente alla integrale conclusione dell’acquisto.
“Questo provvedimento integra le moltissime iniziative di riforma normativa promosse attivamente dall’Associazione nazionale di categoria nell’ultimo biennio, principalmente orientate alla concorrenzialità della grande nautica, alla riduzione degli adempimenti per i diportisti, alla competitività delle aziende del charter e, appunto, alla piccola nautica” - commenta Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica. “Voglio a questo proposito ricordare la revisione del Regolamento di attuazione al Codice della nautica, con diverse disposizioni a favore dei natanti, e l’introduzione del Patentino D1, di cui è alla firma il decreto contenente le modalità di esame, in una fase in cui il nostro Ufficio Studi nell’ultima indagine sul mercato ha rilevato che, se le prospettive dell’industria nautica sono complessivamente positive, la piccola nautica registra incertezze”.
Nell’ottica di sostegno all’intero comparto si inquadra altresì il rafforzamento del Salone Nautico Internazionale di Genova, giunto alla sua 65° edizione, di cui lo scorso 20 febbraio sono state aperte le iscrizioni, e che quest’anno vedrà completati i lavori dell’area del Waterfront cittadino ridisegnato da Renzo Piano e si aprirà al pubblico il 18 settembre 2025.
Roma. 18 mar. (Adnkronos Salute) - 'Sos uova' negli Usa, con scaffali vuoti e prezzi alle stelle causati dall'ondata di focolai di influenza aviaria negli allevamenti. "Le uova sono un alimento altamente nutriente, ricco di proteine di elevata qualità, vitamine e minerali essenziali per il benessere del corpo. Grazie al loro valore biologico e alle numerose proprietà benefiche, sono spesso protagoniste in cucina, sia in preparazioni dolci che salate. La recente epidemia di influenza aviaria negli Stati Uniti ha portato all'abbattimento di milioni di galline ovaiole. Ma la buona notizia è che esistono molte alternative valide che possono compensare, almeno in parte, le caratteristiche nutrizionali e funzionali delle uova". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione all'Università Lum.
"Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono di eliminare le uova dalla propria alimentazione, sia per motivi etici - come nel caso di chi segue una dieta vegana - sia per esigenze di salute, come accade per esempio in caso di allergie o di eventuali intolleranze", osserva Minelli. "Se consumate come alimento principale, alcune fonti vegetali come quinoa, soia e ceci possono rappresentare un'ottima alternativa - suggerisce il docente - poiché ricche di proteine, vitamine e minerali in grado di avvicinarsi ai benefici offerti dalle uova. Sostituire le uova nelle ricette, invece, può risultare più complesso. Oltre ad apportare valore nutrizionale, infatti, questo ingrediente svolge anche un ruolo fondamentale nella struttura delle preparazioni, fungendo da legante e agente lievitante".
Secondo Minelli, "in alcuni casi, i formaggi possono sostituire le uova per il loro elevato tenore in proteine, simile a quello delle uova. In particolare, i sostituti dell'uovo possono essere i formaggi cremosi come la ricotta o il mascarpone, che spesso vengono usati come legante di altri ingredienti in impasti di torte salate, polpette o ripieni; oppure il formaggio grattugiato, come il parmigiano o il pecorino, può dare struttura e compattezza a preparazioni come sformati e gnocchi". Sebbene non esista un unico alimento vegetale in grado di replicare la funzione di legante e di agente lievitante, "è possibile ottenere risultati simili utilizzando diverse alternative. Ad esempio, si possono impiegare ingredienti come purea di frutta, yogurt vegetale o farina di ceci per migliorare la consistenza e il legame tra gli elementi, mentre per la lievitazione si può ricorrere a lievito chimico o bicarbonato di sodio", conclude il medico.
Roma, 18 mar. (Adnkronos/Labitalia) - Giovedì 20 marzo 2025, in occasione della Giornata nazionale delle università, promossa dalla Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) e Anci, l’Università di Roma Tor Vergata aderisce all’iniziativa 'Università svelate', aprendo il suo orto botanico a studenti delle scuole medie inferiori e superiori, cittadini e comunità universitaria per un’esperienza immersiva nella ricerca sulla sostenibilità e sulla tutela della biodiversità. L’iniziativa rappresenta un’opportunità per l’Università di Roma Tor Vergata di svelare un luogo non conosciuto da tutti del territorio, ma di grande valore scientifico e didattico, avvicinando le giovani generazioni e la cittadinanza alla consapevolezza ambientale.
In particolare, le scuole avranno l’occasione di far scoprire agli studenti come la ricerca botanica possa offrire soluzioni concrete per la tutela dell’ecosistema e comprendere il ruolo attivo che ogni cittadino deve avere nel rispetto dell’ambiente.
La giornata si aprirà alle ore 10.30 con una conferenza online su Microsoft Teams, con gli interventi di Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, Antonella Canini, prorettrice all’Ambiente, alla sostenibilità e alla transizione energetica, Rosaria Alvaro, prorettrice alle Politiche di innovazione sociale, e Nicola Franco, presidente del VI Municipio.
“L’iniziativa Università svelate è un’opportunità per aprire le porte della conoscenza e mostrare il valore della ricerca scientifica per la società. In questa giornata vogliamo rendere accessibile a tutti un luogo chiave del nostro Ateneo: l’Orto Botanico. Un patrimonio di biodiversità e ricerca che mettiamo a disposizione delle scuole e dei cittadini, per sensibilizzare sull’importanza della tutela dell’ambiente e della sostenibilità”, ha dichiarato il rettore Nathan Levialdi Ghiron.
Il programma prevede due visite guidate gratuite, alle ore 11.00 e alle ore 16.00, durante le quali studenti, cittadini e comunità accademica potranno esplorare le collezioni botaniche, osservare da vicino le specie vegetali conservate e conoscere i progetti di ricerca attivi per la conservazione della biodiversità e la rigenerazione ambientale. Oltre alle visite guidate, saranno organizzate lezioni itineranti, in cui i partecipanti potranno approfondire temi legati alla sostenibilità, alla botanica applicata e all’impatto ambientale delle attività umane, grazie alla guida di esperti e ricercatori dell’Ateneo.
“L’orto botanico di Roma Tor Vergata è un centro di ricerca, conservazione e formazione, in cui lo studio delle piante diventa un elemento chiave per la sostenibilità ambientale e per le biotecnologie verdi. Con questa iniziativa vogliamo trasmettere ai più giovani l’importanza della biodiversità, mostrando come la scienza possa offrire strumenti concreti per la tutela dell’ecosistema. La conoscenza botanica non è solo studio, ma un’azione di responsabilità verso il nostro pianeta”, ha spiegato Antonella Canini, prorettrice all’Ambiente, alla sostenibilità e alla transizione energetica.
Durante le attività, i partecipanti avranno l’opportunità di comprendere il ruolo delle piante nella vita quotidiana, dall’agricoltura sostenibile alla rigenerazione urbana attraverso le specie autoctone, e di scoprire come ciascuno possa contribuire alla salvaguardia dell’ambiente con piccoli gesti quotidiani. L’orto botanico non è solo un centro di ricerca, ma un ponte tra università e territorio, un luogo che custodisce un prezioso patrimonio di biodiversità e innovazione scientifica. L’iniziativa Università Svelate rappresenta un’occasione unica per scoprire questo spazio e per riflettere sulle sfide ecologiche del presente e del futuro.
“L’università deve essere parte attiva della società, promuovendo il dialogo e la consapevolezza sulle grandi sfide che ci troviamo ad affrontare. Con l’iniziativa Università Svelate vogliamo creare un’opportunità di crescita per i più giovani, affinché questa esperienza diventi il punto di partenza per un percorso di responsabilità e di attenzione verso il mondo che ci circonda. Vogliamo raccontare e mostrare concretamente come gli atenei siano un patrimonio collettivo, aperto a tutti e orientato al futuro”, ha sottolineato Rosaria Alvaro, prorettrice alle Politiche di innovazione sociale.
Questa giornata non è solo un’occasione per visitare un luogo speciale, ma un’opportunità per guardare la natura con occhi diversi. Ogni passo tra le piante dell’orto botanico può diventare il primo verso una maggiore consapevolezza ambientale, da portare con sé ben oltre questa esperienza.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Reputiamo molto incoraggianti gli sviluppi politici in Libano, e l’Italia continuerà a fare la propria parte a favore della stabilità e della sovranità libanese. In questo quadro, il mantenimento del cessate il fuoco rimane un fattore decisivo, così come l’impegno per sostenere le fasce più deboli della popolazione, a partire da sfollati interni e rifugiati". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Torniamo ad esprimere la nostra preoccupazione per quello che sta accadendo in Siria, in particolare dopo gli ultimi brutali attacchi che hanno visto milizie legate al nuovo governo di transizione uccidere centinaia di civili, appartenenti in gran parte alla minoranza alawita, ma colpendo anche la minoranza cristiana. Insieme ai partner europei, siamo impegnati a richiamare il nuovo Governo a garantire una transizione democratica, fondata sul rispetto e sulla piena inclusione di tutte le minoranze etniche e religiose, a partire da quelle alawita, cristiana e curda". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato sul prossimo Consiglio europeo.
"La lotta al terrorismo è un altro aspetto determinante. Non ci devono essere spazi per un nuovo insorgere dell’Isis o ambiguità verso gruppi che intendano fare della Siria una base per organizzazioni terroristiche. Solo il rispetto di queste condizioni -ha concluso la premier- potrà consentire l’implementazione del ritiro delle sanzioni e delle misure restrittive iniziato settimane fa".