A papa Francesco viene solo una parola: “vergogna“, ha esclamato durante un incontro in Vaticano. “Parlando di pace – ha detto il Papa fuori dal discorso ufficiale – e dell’inumana crisi economica mondiale, non posso non ricordare con grande orrore le numerose vittime dell’ennesimo naufragio. Mi viene in mente una sola parola: vergogna”.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiama in causa l’Europa, additata da diversi esponenti politici perché “lascia sola” l’Italia a fronteggiare gli sbarchi sulle cose del Mediterraneo, spesso la prima tappa dell’immigrazione irregolare verso altri Paesi dell’Ue. “Siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti”, afferma Napolitano, “sino alla più sconvolgente questa mattina a Lampedusa, che non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della Comunità internazionale e in primo luogo dell’Unione Europea“. Per Napolitano, “è indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani in cooperazione con i paesi di provenienza dei flussi di emigranti e richiedenti asilo. Sono pertanto indispensabili presidi adeguati lungo le coste da cui partono questi viaggi di disperazione e di morte. E, tanto per cominciare, non è accettabile che vengano negati a un’istituzione valida creata dalla Commissione Europea – il Frontex – mezzi adeguati per intervenire senza indugio”. Il presidente della Repubblica ha ribadito la necessità di rivedere le normative sull’immigrazione: “Credo che una delle verifiche che vadano rapidamente fatte è quali norme di legge ci sono che fanno ostacolo ad una politica dell’accoglienza, degna del nostro Paese e rispondente a principi fondamentali di umanità e solidarietà”.
IL PDL RINVIA LA RESA DEI CONTI, ALFANO A LAMPEDUSA. La strage di migranti a Lampedusa irrompe anche nel palazzo della politica. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano annulla l’attesa conferenza stampa dei dissidenti Pdl, indetta dopo gli strappi di ieri sulla fiducia al governo Letta. Lo stesso Berlusconi commenta che “la tragedia è troppo grande per poterci dedicare oggi alle vicende interne al nostro gruppo parlamentare e al nostro Partito”. Alfano, che è arrivato sull’isola, nel pomeriggio ha telefonato il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, dicendogli: “L’Europa deve prendere un posizione chiara perché questa è la sua frontiera”. Dopo un sopralluogo a Lampedusa il ministro dell’Interno ha twittato: “A #Lampedusa ho visto 93 corpi: una scena raccapricciante che mai avrei immaginato vedere. Una scena che offende l’Occidente, l’Europa”. Però sull’abolizione del reato di immigrazione clandestina Alfano non si sbilancia. Ai microfoni del TgLa7 dice: “Non credo che in questo momento sia questa la vera emergenza: la vera emergenza è andare in Europa e spiegare all’Europa che deve intervenire e avviare trattative serie con i paesi del Nord Africa per evitare che ci sia da quella parte lì un completo disinteresse sulla partenza degli scafisti”.
LA LEGA CONTRO KYENGE E BOLDRINI: “RESPONSABILI MORALI”. Sul merito della vicenda – il bilancio del naufragio è di oltre 90 morti, ma si stimano circa 300 dispersi – si accende un nuovo scontro tra la Lega nord e il ministro Kyenge, accomunato al presidente della Camera Boldrini nella “reponsabilità morale” della tragedia: “La responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque di Lampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge”, dichiara Gianluca Pini, vicepresidente del gruppo a Montecitorio. “La loro scuola di pensiero ipocrita, che preferisce politiche buoniste alle azioni di supporto nei paesi del terzo mondo, ha portato a risultati drammatici come questi. Continuando a diffondere senza filtri messaggi di accoglienza si otterrà la sola conseguenza di mietere più vittime di una guerra. La presidente della camera e il ministro dell’Integrazione, conclude, “hanno sulla coscienza tutti i clandestini morti in questi ultimi mesi”.
Il ministro Kyenge reagisce duramente e chiarisce per quanto la riguarda questo è “un punto di non ritorno verso questa forza politica”, la Lega appunto. “Imputare la responsabilità morale di quanto sta succedendo a me e alla presidente Boldrini non solo è offensivo verso di noi ma lo è per le vittime. È offensivo anche per la coscienza dei cittadini italiani, e degli abitanti di Lampedusa che si stanno prodigando”.
Laura Boldrini al momento non risponde, ma continua a seguire la vicenda in contatto con il sindaco dell’isola siciliana, Giusy Nicolini: “La dimensione di questa nuova tragedia è tremenda”, afferma la presidente, in passato portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, “ma i motivi che spingono queste persone a mettersi in viaggio sono sempre gli stessi: guerre, persecuzioni, violazioni dei diritti umani“. Da anni, ha aggiunto, “assistiamo a tragedie identiche, sentendoci coinvolti, pronunciando parole di sincera commozione, ma senza trovare soluzioni. No alla globalizzazione dell’indifferenza“.
Contro gli attacchi alla Boldrini e alla Kyenge si è espresso il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, che però difende anche la legge Bossi-Fini: “E’ sbagliato strumentalizzare un fatto drammatico come quello dei morti di Lampedusa sia da chi mette in campo indecenti attacchi personali come quelli alla presidente della Camera, Laura Boldrini, e al ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, sia da chi vuole approfittare della commozione e dell’indignazione che questo fatto giustamente suscita per criminalizzare la legge Bossi-Fini”.
IL SINDACO DI LAMPEDUSA: “LETTA VENGA A CONTARE I MORTI”. Il presidente del Consiglio Enrico Letta parla di “immane tragedia” e annuncia che il ministro Alfano e i vertici del Viminale “si recheranno subito sul luogo disastro per i primi interventi”. Al premier risponde il sindaco di Lampedusa Nicolini, che in un telegramma lo invita “a venire a Lampedusa per contare i morti“. Alla base dello sfogo, “lo sgomento e la rabbia per l’atteggiamento delle istituzioni italiane e dell’Europa che continuano a considerare il fenomeno dei migranti come un’emergenza”. L’ex ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi chiede “funerali di Stato” per tutte le vittime.
Sotto accusa finisce anche l’Europa. E’ un altro leghista, Johnny Crosio a chiedersi in Senato come mai “non siamo più nemmeno in grado di garantire la carità cristiana, mentre l’Europa ci dà addosso accusandoci di non avere mezzi adeguati. Non possiamo essere lasciati soli…”. Anche Lucio Tarquinio (Pdl) denuncia l’Europa “che ci chiede di dare, dare, dare, e poi è sorda di fronte a queste cose. Ci hanno lasciato soli”.
LA LEGGE BOSSI-FINI. Il presidente del Senato Piero Grasso chiede che tutte le forze politiche si impegnino “a una revisione della nostra legislazione in materia e a una più attenta gestione dei flussi migratori”. Anche Grasso si appella all’Europa perché “questa sfida coinvolge tutta la comunità internazionale sia nell’accoglienza che nel sostegno ai paesi di origine, affinché la fuga non sia la sola speranza. Prioritaria in questo senso la creazione di un corridoio umanitario per i profughi e la repressione della tratta di esseri umani”.
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi chiede di cancellare la legge Bossi-Fini: “Bene ha fatto il governo a proclamare il lutto nazionale. Si cancelli la Legge Bossi-Fini sull’immigrazione clandestina. Si assicurino alle patrie galere gli scafisti di morte. Si spieghi ai tecnocrati di Bruxelles che Lampedusa è Europa”, scrive Renzi nella sua enews commentando il naufragio di Lampedusa.
A condannare la legge Bossi-Fini è anche il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, arrivato sull’isola per seguire da vicino le operazione di recupero dei corpi dei profughi morti nel naufragio. “Questa legge sull’immigrazione condanna a morte migliaia di persone e ha fatto diventare il Mediterraneo un mare di morti”, ha detto Crocetta.
“Che faccia di bronzo #Alfano. Dovrebbe chiedere scusa al mondo per vergogna leggi che lui ha votato, su cui la destra ha lucrato elettoralmente”. Così su Twitter, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e leader di Sel, commenta le parole del vicepremier Angelino Alfano in visita a Lampedusa.
BARROSO: “SONO TRAGEDIE CHE RIGUARDANO TUTTA L’UE”. “La Commissione sostiene gli sforzi per aumentare le risorse a Frontex, poiché queste sono senza dubbio tragedie che riguardano tutta l’Ue”, ha detto il portavoce del presidente dell’Esecutivo Ue, Jose Manuel Barroso, riferendo il contenuto della telefonata con Angelino Alfano.
Il commissario Ue agli Affari regionali Johannes Hahn, rispondendo a una domanda sul naufragio di Lampedusa, ha affermato, “i fondi strutturali, seppure in modo limitato, possono essere utilizzati” per affrontare la questione dei flussi migratori. “Questo non è il mio dossier, ma penso che l’Europa nel suo insieme abbia una responsabilità su questa questione e abbiamo indirizzato verso questo diverse misure – ha detto Hahn -. E la mia collega Malmstrom è estremamente attiva sulla questione. Ci sono fondi disponibili per affrontare questi problemi”.
Il commissario Ue agli Affari interni, Cecilia Malmstroem, ha voluto esprimere il suo sostegno “alle autorità italiane per l’enorme sforzo, compresa la cattura dei trafficanti, intrapreso nel corso degli ultimi mesi, in cui si è verificato un notevole aumento del flusso di migranti irregolari alle frontiere italiane”. E’ dato per possibile un suo arrivo a Lampedusa.