Giorgio Napolitano invia un messaggio per chiedere a Camera e Senato di “valutare indulto e amnistia“ e la rabbia dei parlamentari del Movimento cinque stelle esplode in diretta web: la proposta del capo dello Stato e la volontà politica di “salvare” Silvio Berlusconi sono “strettamente collegati” visto che l’ex premier, dopo essere stato condannato in via definitiva a 4 anni per frode fiscale è stato dichiarato decaduto dal suo seggio di senatore dalla Giunta il 4 ottobre scorso e ora, dopo il voto finale affidato al Senato, dovrà decidere se andare agli arresti domiciliari o chiedere l’affidamento ai servizi sociali. Durissima la reazione di Napolitano: “Quelli che mi accusano di volere un’amnistia pro-Berlusconi sono persone che fanno pensare a una sola cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano dei problemi della gente e del Paese. E non sanno quale tragedia sia quelle carceri. Non ho altro da aggiungere”, ha detto parlando da Cracovia.
Il Partito democratico preferisce non citare direttamente il Cavaliere: “Subito dopo la legge di stabilità proponiamo di affrontare in una sessione straordinaria” il tema del sovraffollamento delle carceri, “solo al termine di questo percorso si può valutare” un provvedimento di clemenza: “amnistia e indulto sono il punto di arrivo e non di partenza”, ha detto il responsabile giustizia democratico Danilo Leva. Secondo il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, collegare la richiesta di Napolitano al salvataggio del Cavaliere è una “lettura banale” perché “le vicende di Berlusconi non hanno a che fare con il problema sollevato dal Capo di Stato. Se qualcuno lo pensa se lo tolga dalla testa”. Concetto ribadito anche dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri: “E’ una falsa idea” quella avanzata dal Movimento 5 Stelle che con l’amnistia “si salvi Berlusconi”, ha precisato la Guardasigilli sottolineando che sui provvedimenti di clemenza “decide il Parlamento, che decide per quali reati prevederla e non è mai successo che l’amnistia si occupasse di reati finanziari“.
Ma il Movimento cinque stelle insiste: “Un diktat politico che non risolve il problema del sovraffollamento delle carceri e rischia di servire solo a sanare la posizione di personaggi famosi e dei soliti colletti bianchi“, ha spiegato il deputato M5S e vicepresidente in commissione Giustizia Alfonso Bonafede commentando la posizione che terrà il Movimento rispetto al messaggio del capo dello Stato. “Questo messaggio arriva in un momento molto delicato per le vicende del Paese. E rischia di lanciare un messaggio controproducente sulla legalità ai cittadini”, ha aggiunto il deputato ricordando che l’esperienza ha già dimostrato che “con interventi tampone” non si risolve il problema. “Il M5S ha già presentato un piano carceri alternativo in cui, dati alla mano, si dimostra che ristrutturando le strutture esistenti e costruendo un solo carcere nuovo si può risolvere il problema”. Fa esplicito riferimento a Berlusconi il senatore M5S Michele Giarrusso commentando su Facebook il messaggio del Capo dello Stato: “Noi ci opporremo a qualsiasi provvedimento che renda liberi criminali e delinquenti, soprattutto anziani e proprietari di televisioni“.
Contraria la Lega nord che, per bocca del suo segretario Roberto Maroni si dichiara ”avversa a qualsiasi forma di indulto o amnistia visto che il problema del sovraffollamento carcerario – sostiene – si risolve costruendo nuove carceri e non rimettendo in libertà decine di migliaia di delinquenti”. Più critico il deputato leghista Gianluca Pini: “La sostanza del messaggio di Napolitano alle Camere? ‘Per salvarne uno dobbiamo salvarne un milione'”. “Sempre favorevole”, invece, è la posizione di Sinistra ecologia e libertà “attivamente impegnata a sostegno di provvedimenti che aiutino a riportare le nostre carceri a un livello di civiltà accettabile”, dicono i senatori di Sel Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, e Peppe De Cristofaro che chiedono contestualmente di modificare subito “le tre leggi, ingiuste e inutili, che hanno provocato il collasso delle carceri: la Bossi-Fini sull’immigrazione, la Fini-Giovanardi sugli stupefacenti e la ex-Cirielli che, seppur modificata, limita ancora troppo l’accesso alle misure alternative”.
Grande soddisfazione da parte del Pdl. Dal vicepremier Angelino Alfano ai capigruppo Schifani e Brunetta, il Popolo della libertà plaude al messaggio di Napolitano respingendo le accuse di presunto favoritismo nei confronti di Berlusconi: “Qualsiasi cosa si dica, viene scaricata in una direzione. Si tratta proprio di un fatto monomaniacale. I soliti strumentalizzatori professionisti scaricano sempre in una direzione”, ha detto il ministro dell’Interno promettendo una collaborazione con il ministero della Giustizia e auspicando “che siano maturi i tempi per una riforma della giustizia che prenda beneficio dal lavoro dei saggi” per produrre “un intervento sulle carceri che abbia i connotati dell’emergenza e dell’urgenza”.
E il (possibile) diretto interessato, Silvio Berlusconi? Il leader Pdl si tiene alla larga dal giro di dichiarazioni, ma i restroscena lo descrivono come freddo e diffidente. Perché i tempi per l’esecuzione della pena sono stretti e per approvare l’indulto e/o l’aministia serve il voto dei due terzi di ciascuna Camera, quindi il Pd diventebbe determinante.
Politica
Indulto-amnistia, M5S: “Napolitano padrino del salvacondotto per Berlusconi”
Arriva a Camera e Senato il messaggio del presidente della Repubblica che chiede interventi contro il sovraffollamento delle carceri. Contrari il Movimento cinque stelle e la Lega nord. Giarrusso: "Noi ci opporremo a qualsiasi provvedimento che liberi criminali e delinquenti, soprattutto anziani e proprietari di tv". Pini: "Per salvarne uno dobbiamo salvarne un milione". Soddisfatto il Pdl. Cancellieri: "La clemenza non riguarda reati finanziari". Il Cavaliere resta freddo
Giorgio Napolitano invia un messaggio per chiedere a Camera e Senato di “valutare indulto e amnistia“ e la rabbia dei parlamentari del Movimento cinque stelle esplode in diretta web: la proposta del capo dello Stato e la volontà politica di “salvare” Silvio Berlusconi sono “strettamente collegati” visto che l’ex premier, dopo essere stato condannato in via definitiva a 4 anni per frode fiscale è stato dichiarato decaduto dal suo seggio di senatore dalla Giunta il 4 ottobre scorso e ora, dopo il voto finale affidato al Senato, dovrà decidere se andare agli arresti domiciliari o chiedere l’affidamento ai servizi sociali. Durissima la reazione di Napolitano: “Quelli che mi accusano di volere un’amnistia pro-Berlusconi sono persone che fanno pensare a una sola cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano dei problemi della gente e del Paese. E non sanno quale tragedia sia quelle carceri. Non ho altro da aggiungere”, ha detto parlando da Cracovia.
Il Partito democratico preferisce non citare direttamente il Cavaliere: “Subito dopo la legge di stabilità proponiamo di affrontare in una sessione straordinaria” il tema del sovraffollamento delle carceri, “solo al termine di questo percorso si può valutare” un provvedimento di clemenza: “amnistia e indulto sono il punto di arrivo e non di partenza”, ha detto il responsabile giustizia democratico Danilo Leva. Secondo il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, collegare la richiesta di Napolitano al salvataggio del Cavaliere è una “lettura banale” perché “le vicende di Berlusconi non hanno a che fare con il problema sollevato dal Capo di Stato. Se qualcuno lo pensa se lo tolga dalla testa”. Concetto ribadito anche dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri: “E’ una falsa idea” quella avanzata dal Movimento 5 Stelle che con l’amnistia “si salvi Berlusconi”, ha precisato la Guardasigilli sottolineando che sui provvedimenti di clemenza “decide il Parlamento, che decide per quali reati prevederla e non è mai successo che l’amnistia si occupasse di reati finanziari“.
Ma il Movimento cinque stelle insiste: “Un diktat politico che non risolve il problema del sovraffollamento delle carceri e rischia di servire solo a sanare la posizione di personaggi famosi e dei soliti colletti bianchi“, ha spiegato il deputato M5S e vicepresidente in commissione Giustizia Alfonso Bonafede commentando la posizione che terrà il Movimento rispetto al messaggio del capo dello Stato. “Questo messaggio arriva in un momento molto delicato per le vicende del Paese. E rischia di lanciare un messaggio controproducente sulla legalità ai cittadini”, ha aggiunto il deputato ricordando che l’esperienza ha già dimostrato che “con interventi tampone” non si risolve il problema. “Il M5S ha già presentato un piano carceri alternativo in cui, dati alla mano, si dimostra che ristrutturando le strutture esistenti e costruendo un solo carcere nuovo si può risolvere il problema”. Fa esplicito riferimento a Berlusconi il senatore M5S Michele Giarrusso commentando su Facebook il messaggio del Capo dello Stato: “Noi ci opporremo a qualsiasi provvedimento che renda liberi criminali e delinquenti, soprattutto anziani e proprietari di televisioni“.
Contraria la Lega nord che, per bocca del suo segretario Roberto Maroni si dichiara ”avversa a qualsiasi forma di indulto o amnistia visto che il problema del sovraffollamento carcerario – sostiene – si risolve costruendo nuove carceri e non rimettendo in libertà decine di migliaia di delinquenti”. Più critico il deputato leghista Gianluca Pini: “La sostanza del messaggio di Napolitano alle Camere? ‘Per salvarne uno dobbiamo salvarne un milione'”. “Sempre favorevole”, invece, è la posizione di Sinistra ecologia e libertà “attivamente impegnata a sostegno di provvedimenti che aiutino a riportare le nostre carceri a un livello di civiltà accettabile”, dicono i senatori di Sel Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, e Peppe De Cristofaro che chiedono contestualmente di modificare subito “le tre leggi, ingiuste e inutili, che hanno provocato il collasso delle carceri: la Bossi-Fini sull’immigrazione, la Fini-Giovanardi sugli stupefacenti e la ex-Cirielli che, seppur modificata, limita ancora troppo l’accesso alle misure alternative”.
Grande soddisfazione da parte del Pdl. Dal vicepremier Angelino Alfano ai capigruppo Schifani e Brunetta, il Popolo della libertà plaude al messaggio di Napolitano respingendo le accuse di presunto favoritismo nei confronti di Berlusconi: “Qualsiasi cosa si dica, viene scaricata in una direzione. Si tratta proprio di un fatto monomaniacale. I soliti strumentalizzatori professionisti scaricano sempre in una direzione”, ha detto il ministro dell’Interno promettendo una collaborazione con il ministero della Giustizia e auspicando “che siano maturi i tempi per una riforma della giustizia che prenda beneficio dal lavoro dei saggi” per produrre “un intervento sulle carceri che abbia i connotati dell’emergenza e dell’urgenza”.
E il (possibile) diretto interessato, Silvio Berlusconi? Il leader Pdl si tiene alla larga dal giro di dichiarazioni, ma i restroscena lo descrivono come freddo e diffidente. Perché i tempi per l’esecuzione della pena sono stretti e per approvare l’indulto e/o l’aministia serve il voto dei due terzi di ciascuna Camera, quindi il Pd diventebbe determinante.
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“AfD? Non è cambiata la Germania, è deragliato il dibattito”. Parla il fondatore della ong Sos Humanity
Gaza, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Hamas ha accusato Israele di "mettere in serio pericolo l'intero accordo di tregua" dopo la decisione del governo israeliano di rinviare il rilascio di 620 prigionieri palestinesi che avrebbero dovuto essere liberati in cambio del ritorno di sei ostaggi israeliani a Gaza. "Ritardando il rilascio dei nostri prigionieri, il nemico si comporta come un delinquente e mette seriamente in pericolo l'intero accordo" di tregua, ha dichiarato Bassem Naïm, un alto funzionario di Hamas, invitando i mediatori che hanno reso possibile l'accordo, "in particolare gli Stati Uniti", a "fare pressione sul nemico affinché applichi l'accordo e rilasci immediatamente questo gruppo di prigionieri".
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha lanciato 267 droni contro l’Ucraina nella notte tra sabato e domenica, “un record” dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, ha dichiarato l’aeronautica ucraina, alla vigilia del terzo anniversario dell’attacco russo su larga scala. "Sono stati avvistati nel cielo ucraino 267 droni nemici, il record per un singolo attacco" dall'inizio dell'invasione, ha scritto su Facebook il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuri Ignat, secondo cui 138 sono stati intercettati dalla difesa aerea e altri 119 sono stati "persi" senza causare danni.
In un comunicato separato pubblicato su Telegram, l'esercito ha riferito che diverse regioni, tra cui Kiev, sono state "colpite", senza fornire ulteriori dettagli. Un attacco missilistico russo ha ucciso un uomo e ne ha feriti cinque a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodynyr Zelensky nell'Ucraina centrale, hanno reso noto le autorità regionali.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - I media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in Libano, a circa 10 chilometri dal confine meridionale, mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah. "Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro", ha affermato l'agenzia di stampa nazionale ufficiale.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - Le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l'esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico.
Secondo l'esercito, l'attività di Hezbollah nel sito costituisce una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". Inoltre, le Idf affermano di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani".
Berlino, 23 feb. (Adnkronos) - Urne aperte in tutte la Germania per le politiche. Quasi 60 milioni di persone voteranno oggi fino alle 18 per scegliere un governo che dovrà fare i conti con il crollo dell'alleanza transatlantica sotto Donald Trump e con le nuove minacce alla sicurezza europea, proprio mentre il modello economico del Paese sta entrando in crisi. Secondo gli ultimi sondaggi, sarà il capo dell'opposizione conservatrice (Cdu/Csu) Friedrich Merz il nuovo cancelliere: dovrebbe vincere con il 29,5% di voti favorevoli. "Le grandi aspettative rispecchiano le grandi sfide che dovrà affrontare fin dal primo giorno del suo probabile mandato di cancelliere", ha affermato il settimanale tedesco Der Spiegel. "Una Russia aggressiva, un'America ostile e un'Europa che si sta allontanando: Merz potrebbe essere messo alla prova più duramente di qualsiasi cancelliere della repubblica del dopoguerra".
Merz ha recentemente ammesso che l'effettivo abbandono da parte di Trump delle promesse di difesa europee e l'aggressivo sostegno del suo vicepresidente JD Vance all'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) annunciavano "cambiamenti tettonici nei centri di potere politico ed economico del mondo". La Germania, ha detto, non ne sarebbe uscita indenne. L'indebolimento della Nato da parte di Trump e il tradimento dell'Ucraina sono "un pugno straziante allo stomaco", ha affermato Ursula Münch, direttrice del think tank dell'Accademia per l'educazione politica in Baviera, in particolare per l'Unione cristiano-democratica (Cdu) di Merz, che ha "solidarietà e amicizia con gli Stati Uniti nel profondo del suo Dna". "La sfida più grande per la Germania sarà quella di mettere insieme una dimostrazione di forza unita da parte dell'Ue e del Regno Unito".
Secondo i sondaggi, i socialdemocratici del cancellieri Olaf Scholz, si attestano al 15% dei consensi, 10 puntiin meno delle preferenze ricevute 4 anni fa, mentre l'Afd si attesta al 21%, oltre il doppio (era al 10,3%) rispetto al 2021.
Londra, 23 feb. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riporta ITV News. "Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni contro la Russia dall'inizio del conflitto, per indebolire la sua macchina militare e ridurre le entrate con cui si sta accendendo il fuoco della distruzione in Ucraina", ha affermato il ministro, aggiungendo che Londra "lavorerà con i partner americani ed europei per raggiungere una pace giusta e sostenibile", riconoscendo chiaramente l'Ucraina dev'essere coinvolta".
E' "un momento critico nella storia dell'Ucraina, della Gran Bretagna e dell'intera Europa" - ha detto ancora - Il sostegno all'Ucraina dovrebbe essere "raddoppiato" e si dovrebbe ricercare "la pace attraverso la forza". "Sul campo di battaglia, Londra resta impegnata a fornire un supporto militare di 3 miliardi di sterline all'anno per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile e siamo pronti a contribuire con truppe britanniche alle forze di mantenimento della pace, se necessario".
(Adnkronos) - “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”. Lo fa sapere oggi 23 febbraio il Vaticano aggiornando sulle condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da venerdì della scorsa settimana.
Ieri sera l’ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede sulle condizioni di salute di Bergoglio avevano restituito una situazione in aggravamento con una serie di criticità che i bollettini precedenti non avevano mai evidenziato. Nel dettaglio ieri il bollettino ha riferito che le “condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato" dall’équipe medica che lo ha in cura, “il Papa non è fuori pericolo”.
Ieri mattina, si spiegava, “Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoriaasmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”. Per Francesco è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo.