Il suo vero nome è Dragomira Boneva, in arte Michelle Bonev. È un’attrice e produttrice. Era parte di quel mondo, ha partecipato alle cene che, sebbene eleganti, prevedono “toccatine e dopocena”, nel 2012 è stata a letto con il premier – sostiene – per ottenere un contratto con Mediaset, e alla fine dice di aver avuto una relazione anche con la fidanzata di Silvio, Francesca Pascale. Questo racconta a Servizio Pubblico Michelle, che dice di sentirsi come una “pentita della società”. Non fa né la santa, né l’ingenua, né la Giovanna d’Arco: ha scelto di scendere a compromessi per convenienza, e lo dice, perché aver toccato il fondo non le è servito, perché “pensava di usare e invece è stata usata”. 

Michelle perché solo adesso ha deciso di parlare?

Ho vissuto nella menzogna negli ultimi quattro anni e non sono nemmeno riuscita a ottenere quello che desideravo.

In molti potrebbero darle dell’opportunista, visto che parla in un momento di difficoltà sia di Berlusconi che suo, visto che lei non sta lavorando.

Io non credo nelle difficoltà di Berlusconi: finché lui avrà i soldi, lui è un uomo potente.

Quando conosce Francesca Pascale?

Ho sentito per la prima volta il nome Francesca Pascale nel 2012, a gennaio. Io ero ad Arcore, a cena con alcune ragazze, quando Maria Rosaria Rossi ha chiamato allarmata Berlusconi, dicendo: “Sta arrivando Francesca da Roma, è incazzata nera”. A quel punto vedendo un “fuggi fuggi”, chiedo a Berlusconi: “Ma chi è questa ragazza?” .“È carina e simpatica”, mi ha detto, “però ha un brutto carattere, ogni tanto arriva e fa casino”. 

Perché avrebbe fatto “casino”?

Voleva essere lei la first lady.

Quella sera insomma è andata via, poi cosa è successo?

Il mese dopo, sono andata a palazzo Grazioli, sempre per capire cosa stesse succedendo con il mio contratto. E in quell’occasione Berlusconi mi ha detto: “Ti devo raccontare di questa ragazza, Francesca Pascale: a lei piacciono le donne. Inizia tutto molti anni fa, con la sua insegnante, una donna molto più grande di lei. Francesca è molto gelosa delle ragazze che sono intorno a me perché pensa che siano tutte zoccole, mignotte e poco di buono. Lei vorrebbe starmi vicino per proteggermi e vorremmo fare una cerchia di amiche “più vicine”, perbene… e lei ha detto che vorrebbe conoscerti. Francesca apparentemente diventerà la mia ragazza…” . Il giorno dopo mi presenta, a un pranzo a palazzo Grazioli, Francesca, che appena arriva mi dice: “Ah, ma come somigli alla mia insegnante!” Siamo veramente diventate molto amiche, come due sorelle. Silvio mi era molto grato che “la tenessi buona”, perché comunque a lui questa cosa intrigava… Un weekend, a giugno, la porto all’isola d’Elba e succede che il maggiordomo di Arcore la chiama e le dice: “Guarda che domani sera verranno 20 ragazze. Stasera ce ne sono 10. Quindi vieni perché qui si ricomincia tutto… io sai sono andato lì a fare testimonianze… ho paura, i miei figli, le mie cose, ti prego vieni, tu sei l’unica che facendo casino… magari riusciamo a mandarle via a metà…” Francesca ha detto: vado, faccio un blitz. Appena siamo arrivate ad Arcore, Berlusconi mi ha detto: “Michelle, io non la amo. Lei vuole restare qui, io non la amo. Io non la voglio qui”. Al che, gli ho detto: “Silvio, ragiona, questa è una ragazza che non va con gli uomini e che comunque fa una certa “pulizia” intorno a te, ti può essere utile. Un mese dopo, il 16 luglio, sono arrivati alle mani.

Perché?

Lei è andata nella camera da letto, mentre lui parlava al telefono con Katarina Knezevich.

La ragazza montenegrina?

Sì, e le diceva “ti amo”… Francesca, incazzata nera, ha preso il telefono e l’ha chiuso. Berlusconi non ha più resistito e, insomma, ha preso il telefono e ha cominciato a darglielo in testa, l’ha graffiata, era piena di lividi. Lei è scesa giù piangendo… c’erano 5 ragazze di là che aspettavano le loro buste, insomma un po’ di soldi per arrivare a fine mese, un casino, con i politici dall’altra parte… Lui è arrivato subito dopo e mi ha detto: “Michelle, tu la devi portare via. Perché lei è una persona cattiva, mi ricatta, mi dice: ‘Se tu mi mandi via, io ti sputtano’”. Lei era una bomba a orologeria, poteva in ogni momento scoppiare.

E poi che succede, come evolve il vostro rapporto?

Il nostro rapporto si è sviluppato, io e Francesca siamo state insieme. È cominciato tutto dopo una festa con le altre ragazze che facevano chi lo spogliarello, chi ballava, chi si avvicinava a lui, Francesca era presente e piangeva perché Silvio non l’ascoltava.

Come si sono interrotti i rapporti sia con Francesca che con Berlusconi?

Il nostro rapporto si è interrotto ad aprile, dopo la messa in onda su Mediaset della mia fiction Donne in gioco, trasmessa contro la partita della Nazionale. Visto che parlava di ludopatia, non andava bene agli inserzionisti pubblicitari del gioco d’azzardo e quindi questo prodotto doveva essere bruciato. A quel punto, io sono andata ad Arcore e ho cominciato a essere scomoda, perché piangevo e alzavo la voce. Berlusconi mi disse di lasciar stare e che tra due-tre mesi avrei firmato un altro contratto. Più tardi, mi vedo con Francesca che mi dice che lui è molto imbarazzato perché la fiction non è andata bene e che hanno subito critiche, e mi chiede “Michelle non ti è venuto in mente che non sei brava come attrice?”. E poi aggiunge: “Non fare più fiction, resta con noi, hai la tua stanza”. A quel punto le scrivo: dimenticatevi di me, abbiate pietà di una che è appena stata lapidata, lasciatemi stare. 

Ci sono momenti che arrivano schiaffi talmente forti che tu ti rendi conto che non ne è valsa la pena: tu ti sei compromessa, hai fatto tutto per arrivare ad avere qualcosa, anche auto-convincendoti che ti vogliono bene e che vuoi bene, ma tu sei niente per loro, sei una marionetta nelle mani del potere.

E non vale la pena nemmeno quello che fa Francesca, perché è tutto falso, vivono nella menzogna. Vanno sui giornali, dicono che sono una coppia, ma non è vero: Francesca Pascale è lesbica, io sono stata con lei, non una volta, avevamo un rapporto. E sai cosa? Lo sanno in tanti, ma nessuno parla.

di Francesca Fagnani

Dal Fatto Quotidiano 18 ottobre 2013

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