Milano, 1 apr. (Adnkronos) - “Sui temi di difesa e dazi, l'Italia rischia di isolarsi. Il contesto è complicato per tutti. Siamo il Paese con il governo fra i più vicini a Trump e sicuramente ci sarà ancor più per l'Italia la tentazione di cercare un negoziato con lui per difendere l'interesse nazionale. Questo potrebbe essere nel breve periodo un bene per il nostro Paese, ma nel medio termine una difficoltà per l'Europa e quindi per l'Italia in Europa”.
Così Paolo Magri, presidente del comitato scientifico di Ispi, l'Istituto per gli studi di politica internazionale, partecipando, questa mattina a Milano, all'incontro organizzato da Ibc, l'Associazione industrie beni di consumo, in occasione dell'Assemblea 2025.
Magri parla di un periodo di “grande incertezza” nello scenario internazionale legato al ritorno di Trump e ai dazi imposti dal Tycoon, “sapevamo avrebbe portato incertezza - dice Magri- non ci aspettavamo che lo avrebbe fatto in soli 70 giorni. Sta portando anche molti Paesi ad avvicinarsi di nuovo alle armi e al nucleare. Per anni l’Europa è stata ferma sulla difesa e ora in due mesi, pensiamo di mettere in piedi la difesa europea” e su questo versante “siamo fra i Paesi più indietro in termini di investimenti e siamo fra i più indebitati - ricorda - Se, come pare, il progetto europeo sarà un progetto di rafforzamento della difesa a debito, per noi c'è un problema sicuramente più serio che per altri Paesi perché, come ha ricordato anche il ministro Giorgetti, a un certo punto di questi nuovi debiti qualcuno ci chiederà conto. Il rischio di un isolamento nei prossimi periodi è per l’Italia più forte che per altri Paesi”, la sua analisi.