La disoccupazione raggiunge un nuovo record, con i dati peggiori dal 1977 a oggi. Se il tasso generale sale al 12,5%, a soffrire di più sono ancora una volta i giovani che arrivano al 40,4%. Lo rivelano i dati provvisori dell’Istat.

Vola la disoccupazione anche nell’Eurozona, attestandosi al livello record del 12,2% a settembre. Lo rileva Eurostat, che ha rivisto il dato di agosto al rialzo, portandolo a sua volta al 12,2% dal precedente 12%. Nei due mesi il tasso risulta dunque stabile. La disoccupazione giovanile nell’area della moneta unica è salita al 24,1% a settembre, rispetto al 23,6% dello stesso mese del 2012.

Secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione a settembre del 12,5% è in rialzo di 0,1 punti percentuali su agosto e di 1,6 punti su base annua. E’ il valore più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. Il numero di disoccupati arriva a toccare quota 3 milioni 194mila, in aumento dello 0,9% su agosto, corrispondente a un rialzo di 29 mila disoccupati, e del 14% su base annua, vale a dire di 391 mila unità.

Gli occupati a settembre sono 22 milioni 349mila, in diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente, ovvero di 80mila unità, e del 2,1% su base annua, corrispondenti a 490 mila occupati. Il tasso di occupazione, pari al 55,4%, torna ai livelli di tredici anni fa, diminuendo di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,2 punti rispetto a dodici mesi prima.

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a settembre registra un altro record, salendo al 40,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali su agosto e di 4,4 su base annua. Anche in questo caso si tratta del valore più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. Sono 654 mila i giovani disoccupati, in calo dell’1,5% su agosto (-10 mila) ma in aumento del 5,4% rispetto a dodici mesi prima (+34 mila).

Il tasso di occupazione giovanile scende invece al 16,1%, in calo di 0,5 punti percentuali su agosto e di 2,1 su base annua. E’ un valore che eguaglia il minimo storico. Quindi a settembre sono occupati meno di due giovani su dieci, anche se tra gli under 25 vanno contati anche gli studenti. Nel dettaglio a settembre risultano occupati 964 mila giovani tra i 15 e i 24 anni, in calo del 2,3% rispetto ad agosto (-23 mila) e del 12,5% su base annua (-138 mila). Nello stesso mese il numero di giovani inattivi, ovvero né occupati né in cerca di lavoro, è pari a 4 milioni 371 mila, in aumento dell’1,5% nel confronto congiunturale (+64 mila) e dell’1,2% su base annua (+54 mila). Il tasso di inattività dei giovani tra i 15 e 24 anni risulta così pari al 73,0%, in rialzo di 0,7 punti percentuali nell’ultimo mese e di 1,5 punti nei dodici mesi.

Nei 28 Paesi dell’Ue il tasso di disoccupazione complessivo è stato pari in settembre all’11%, stabile rispetto ad agosto. Nel complesso nell’Unione europea c’erano 26,872 milioni di uomini e donne disoccupati a settembre, di cui 19,447 milioni nell’Eurozona. Rispetto ad agosto il numero di disoccupati è cresciuto di 61 mila nell’Ue e di 60 mila nell’area della moneta unica.

Rispetto a settembre 2012 il numero di persone in cerca di un impiego è salito rispettivamente di 978 mila e di 996 mila nelle due aree. I Paesi con i tassi di disoccupazione minori sono risultati Austria (4,9%), Germania (5,2%) e Lussemburgo (5,9%), mentre i più alti si sono registrati in Grecia (27,6% a luglio 2013) e Spagna (26,6%). Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile nell’Ue c’erano a settembre 5,584 milioni di under 25 in cerca di un’occupazione, di cui 3,548 milioni nell’area della moneta unica. I più alti tassi sono stati registrati in Grecia (57,3% a luglio), Spagna (56,5%) e Croazia (52,8% nel terzo trimestre del 2013). I più bassi livelli di disoccupazione giovanile sono quelli di Germania (7,7%) e Austria (8,7%).

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