Il nome dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno fa capolino a pagina 25 dell’ordinanza di custodia cautelare sugli appalti pilotati nella sanità casertana con la longa manus della camorra casalese . Racconta un collaboratore di giustizia, Giuliano Pirozzi, ritenuto attendibile dal Gip di Napoli Iaselli, che dopo le elezioni regionali del 2010 “iniziò un vero e proprio valzer per le nomine delle poltrone nelle sanità” e ci fu una corsa a inserirsi nel giro delle raccomandazioni. “Ricordo che allorquando bisognava nominare i nuovi dirigenti dell’Asl di Caserta e Pozzuoli, il nostro gruppo politico facente capo a Massimo Grimaldi, consigliere regionale del Nuovo Psi, venne interessato alle nomine ed in particolare venne segnalato da Nicola Pagano a Massimo Grimaldi l’opportunità di far inserire qualche dirigente vicino a noi”. “Massimo Grimaldi – prosegue il pentito – rispose al Pagano che erano già stati presi impegni con le segreterie nazionali, ed in particolare per l’Asl di Caserta era Gianni Alemanno che aveva segnalato quale direttore generale dell’Asl il dottor Paolo Menduni, mentre per ospedale San Sebastiano di Caserta Nicola Cosentino impose un suo uomo di fiducia nella persona del dottor Bottino Francesco Alfonso”. Bottino è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di abuso d’ufficio con l’aggravante di aver favorito i clan, nel mirino c’è una proroga di un consistente appalto per le pulizie ospedaliere.
Ma cosa c’entra Alemanno con le ‘lottizzazioni’ nel casertano? Secondo Pirozzi “Gianni Alemanno si interessava della sanità casertana su sollecitazione di Angelo Polverino”. E’ il consigliere regionale Pdl destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di turbativa d’asta, ricoverato in ospedale per un malore subito al momento della notifica del provvedimento. “(Polverino), essendo eletto nel territorio casertano, aveva un diretto interesse anche sulle nomine che riguardavano il suo territorio”. L’ordinanza del Gip fa poi riferimento a una intercettazione telefonica sul cellulare di Menduni. La conversazione risale alle 12.36 del 24 giugno 2012. Il direttore generale dell’Asl viene contattato da tale B. A. Gli inquirenti annotano nei brogliacci che i due fissano un appuntamento per il martedì successivo e che Menduni gli riferisce “che il giorno dopo incontrerà Gianni Alemanno”.
Non è la prima volta l’ex sindaco di Roma viene associato a nomi e vicende del casertano. Nel marzo 2011 fece molto rumore l’arresto per concorso esterno in associazione camorristica di Giorgio Magliocca, all’epoca coordinatore di gabinetto della segreteria di Alemanno nonché sindaco Pdl di Pignataro Maggiore (Caserta). L’inchiesta della Dda di Napoli riguardava la gestione dei beni confiscati alla camorra nel comune casertano e il processo si è concluso in primo grado con l’assoluzione piena di Magliocca. Alemanno replica così: “Non ho mai interferito nelle scelte politiche della Regione Campania, smentisco un qualsiasi mio interessamento nella scelta del direttore generale della Asl di Caserta”.