“Avrebbe avuto meno soldini anche Matteo senza la pensione di reversibilità di papà Achille che danno a mamma”. A parlare è Nicola, lo zio del sindaco di Firenze, il più grande di sei fratelli; la mamma di Renzi, Laura, è la quarta. L’ultimo aveva soltanto otto anni quando papà Achille è morto, nel 1972. “Mamma il nostro fratello più piccolo lo ha cresciuto grazie a quei soldi. E poi sapesse quanti regalini – spiega zio Nicola – ha fatto con quei soldi a tutti i suoi nipoti…”. Anche a Matteo? “Certamente, gli vuole molto bene. Scusi se oggi non può parlare ma ha 93 anni sa? È lucidissima, ma si stanca”.
Le nonne di Matteo Renzi. Un anno fa, quando doveva rincorrere Bersani alle primarie, il sindaco si fece fotografare con entrambe le nonnine per la copertina di
Oggi; l’obiettivo era rassicurare gli anziani sul concetto di
rottamazione. Una è quella paterna, Anna Maria, 83 anni, mamma di Tiziano Renzi, segretario Pd di Rignano sull’Arno e babbo di Matteo. L’altra, quella a cui il nipote
toglierebbe la pensione di reversibilità, come dichiarato a Servizio Pubblico, è Maria Bovoli, 93 anni compiuti nel giorno del gran finale della Leopolda, vive ad Arezzo, ha sei figli e 21 nipoti, in passato sostenitrice convinta di
Giulio Andreotti, è stata un paio di mesi fa protagonista di una puntata di Porta a Porta, vota sempre per il nipote: “È un bravo figliolo, ha sempre fatto le cose con passione, da quando faceva lo scout a quando è andato da Mike Bongiorno (partecipò alla Ruota della fortuna nel 1994, ndr). Ha questa grinta, questa forza di andare avanti: a lui interessa il bene comune”. Queste le parole di nonna Maria alla trasmissione di Bruno Vespa. E come la ripaga il nipote da Santoro? Così: “Mia nonna… mia nonna è ancora viva, chi l’ammazza, mia nonna è straordinaria. Ha perso il marito in condizioni molto tristi 41 anni fa. Aveva sei figli. Giustamente è scattato il meccanismo della reversibilità. Vorrei anche vedere, perché mia nonna con sei figli ha campato grazie a questa pensione. Mia nonna, oggi, dopo 41 anni continua ancora a prendere la reversibilità. È già bisnonna. È giusto che continui a prendere la stessa cifra che prendeva allora e che è una cifra di 3.000 euro al mese? È giusto? Secondo me questo è un meccanismo sul quale possiamo intervenire in qualche modo. O noi abbiamo il coraggio di intervenire o continuiamo a tenere fuori i nostri ragazzi dalle occasioni di lavoro”. L’importo medio delle pensioni di reversibilità, come certificato dal bilancio dell’
Inps, è di 565 euro al mese. Quindi, sicuramente, non
pensioni d’oro. Altro che privilegi.
Tanto che il sindaco, resosi conto della frittata della nonna, fa la più tradizionale delle mosse politiche, l’auto-smentita: “Da due giorni sui social network fioriscono i commenti – scrive Renzi su Facebook – di chi dice che voglio tagliare le pensioni, che voglio abolire la reversibilità, che voglio affamare i pensionati. Se non fosse una cosa seria, sarebbe quasi divertente!”. I commenti degli internauti al post del sindaco di Firenze, scritto su Facebook nel primo pomeriggio, in serata erano già più di 1500. C’è chi è contro di lui: “Ha detto delle fesserie purtroppo e me ne dispiace molto, perché ci avevo contato, ma era impreparato”. E chi lo sostiene a spada tratta: “Avanti ragazzo… Non ti curar di loro… Forza e coraggio”.
Ma alla prossima riunione di famiglia a Rignano sull’Arno ci sarà probabilmente da discutere, perché gli altri 21 nipoti di Maria magari non saranno tutti d’accordo a dover rinunciare ai regalini della nonna. L’ultima volta, a Rignano, nonna Maria è stata portata proprio per festeggiare i suoi 93 anni. Il nipote prediletto, Renzi, “era assente giustificato – dice zio Nicola – perché stava alla Leopolda, ma ovviamente ha telefonato per fare gli auguri”. E papà Tiziano Renzi, in questo momento unico segretario del Pd in famiglia, del circolo di Rignano, che cosa ne pensa dell’idea del figlio? “Non l’ho sentito, io la televisione non l’ascolto, guardo solo le immagini – scherza – Ad ogni modo in famiglia non abbiamo paura di litigare”.