E’ durata solo 20 minuti il derby Salernitana-Nocerina di Lega Pro, iniziata con 30 minuti di ritardo per le minacce subite dalla squadra ospite nel ritiro di Mercato San Severino da un centinaio di tifosi nocerini. L’obiettivo degli ultras era quello di impedire lo svolgimento del match, visto che era stato loro vietato l’accesso allo stadio per motivi di ordine pubblico. E alla fine i tifosi l’hanno avuta vinta: dopo che l’allenatore della Nocerina ha effettuato tutte e tre le sostituzioni e che cinque calciatori hanno simulato infortuni, l’arbitro ha dovuto sospendere la partita per l’inferiorità numerica.
Alla base delle minacce subite dai calciatori di Nocera, la contestazione nei confronti della decisione presa dal Comitato sicurezza del Viminale di far disputare la gara di Lega pro prima divisione girone B senza la tifoseria ospite, a causa dei pessimi rapporti con quella di casa. Lo stadio Arechi di Salerno è stato anche sorvolato da un aereo ultraleggero che mostrava uno striscione con la scritta “Rispetto per Nocera e per gli ultras”. Dopo le minacce, i calciatori della Nocerina si sono recati sul proprio pullman nello stadio Arechi ma hanno annunciato di non voler scendere in campo. Una lunga trattativa con il questore di Salerno Antonio De Jesu ha però portato alla decisione di disputare l’incontro.
La partita così è incominciata, seppure con mezzora di ritardo. Ma ha avuto un esito inaspettato. Dopo il fischio d’inizio, infatti, la Nocerina ha effettuato tre sostituzioni e cinque giocatori, fingendosi infortunati, sono usciti dal campo. Una volta che la squadra ospite è rimasta in sei, al direttore di gara Sacchi di Macerata non è rimasto che decretare la fine dell’incontro. La Salernitana ora dovrebbe ottenere la vittoria a tavolino per 3-0. Ma i circa tremila tifosi della Salernitana si sono infuriati, chiedendo la restituzione dei soldi spesi per il biglietto. Subito dopo, negli spogliatoi, l’annuncio da parte del direttore sportivo Luigi Pavarese delle dimissioni di massa della dirigenza della Nocerina. “I ragazzi sono andati in campo senza effettuare alcun riscaldamento, da qui gli infortuni”, ha aggiunto Pavarese.
“Una brutta pagina di sport”. Così il questore De Jesu ha commentato l’episodio, ultimo caso di partite interrotte per volere degli ultras. “La società rossonera – ha detto – era intenzionata a disputare la partita mentre erano proprio i giocatori che si rifiutavano di scendere sul terreno di gioco. Nel frattempo, abbiamo acquisito filmati e testimonianze di quanto accaduto (le minacce alla squadra, ndr) e avvieremo le opportune indagini”.