Nuove accuse del governatore pugliese Nichi Vendola contro ilfattoquotidiano.it, reo di aver pubblicato la conversazione nella quale lo si sente ridere e complimentarsi per la mossa con cui l’ex responsabile relazioni istituzionali dell’Ilva Girolamo Archinà strappa di mano il microfono a un cronista mentre chiedeva conto al patron del siderurgico delle morti di tumore a Taranto. “La telefonata pubblicata sul web è stata montata”, accusa il presidente. Non solo: “Le parti finali sono state spostate all’inizio e il tempo della mia risata è stato allungato”. Accuse pesanti, ma soprattutto false. Certo, il video è stato montato solo per renderlo più fruibile agli ascoltatori, ma non è stato manipolato né enfatizzato alcun silenzio o risata. Ma c’è di più, perché ilfattoquotidiano.it ha contestualmente pubblicato – nella stessa pagina – l’intercettazione integrale, in modo che i lettori del sito potessero avere a disposizione anche il materiale grezzo, così come l’hanno ascoltato la prima volta i cronisti autori dello scoop. Dettagli che evidentemente a Vendola non interessano o forse sceglie di dimenticare durante il suo intervento al Consiglio regionale straordinario convocato apposta per discutere dell’intercettazione pubblicata in esclusiva da questo sito.
video di Mary Tota
C’è da dire che il governatore è in buona compagnia, perché anche Michele Losappio, capogruppo Sel alla Regione Puglia, dimentica un paio di dettagli fondamentali tanto da derubricare il pezzo del Fatto in “una cosa organizzata da estremisti grillini” e non in una notizia che qualunque giornalista ha il dovere di pubblicare. A proposito di Movimento 5 Stelle, Losappio dovrebbe ricordare che un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo invitava simpatizzanti e attivisti 5 Stelle a non comprare più il Fatto Quotidiano perché scritto da “falsi amici”. Il motivo? La pubblicazione di notizie non gradite alla galassia grillina.
Per il resto l’assemblea pugliese è stata un’occasione perduta. Nonostante il Consiglio si sia protratto per ben 8 ore, quasi mai si è voluti entrare nel merito della questione che la pubblicazione di quell’audio impone: le parole di Vendola, la sua confidenza con Archinà, il tono confidenziale e compiaciuto è politicamente opportuno, oppure no? L’unico a dare una risposta è l’assessore Leo Caroli: “Le relazioni industriali sono fatte di relazioni umane, che si realizzano anche con telefonate di questo tipo, per inseguire gli interlocutori, portarli a un dibattito e raggiungere l’obiettivo”. Un’opinione discutibile, certo, ma che almeno entra nel merito della questione. Invece la sfiancante seduta s’è dilungata su ben altro. Vendola ha prodotto un pamphlet di 23 pagine (più un centinaio di allegati) per dimostrare il corretto operato della sua giunta dal 2005 a oggi. Pamphlet letto riga per riga – episodio anomalo per un oratore della riconosciuta abilità di Vendola – nel quale parla di “bolla di diffamazione” e indica, senza nominarli, alcuni ambientalisti legati esclusivamente alla loro bandiera.
Nessuna mozione di sfiducia dall’opposizione. Nessuna mozione di fiducia dalla maggioranza. Con interventi straordinari come quello di Francesco Damone del Gruppo misto che parla di “intercettazione estorta mentre vige ancora il segreto istruttorio”. Senza sapere che gli atti dell’inchiesta che, fra gli altri, vede indagato anche Vendola, erano stati depositati il giorno prima.
Politica
Ilva, Vendola ancora contro il Fatto: “Telefonata montata e risate allungate”
Al consiglio regionale straordinario, convocato dopo la pubblicazione dell'audio con Girolamo Archinà, il governatore pugliese accusa i cronisti di aver manipolato l'intercettazione che lo vede protagonista. Il capogruppo di Sel in Regione: “Cosa organizzata da estremisti grillini”
Nuove accuse del governatore pugliese Nichi Vendola contro ilfattoquotidiano.it, reo di aver pubblicato la conversazione nella quale lo si sente ridere e complimentarsi per la mossa con cui l’ex responsabile relazioni istituzionali dell’Ilva Girolamo Archinà strappa di mano il microfono a un cronista mentre chiedeva conto al patron del siderurgico delle morti di tumore a Taranto. “La telefonata pubblicata sul web è stata montata”, accusa il presidente. Non solo: “Le parti finali sono state spostate all’inizio e il tempo della mia risata è stato allungato”. Accuse pesanti, ma soprattutto false. Certo, il video è stato montato solo per renderlo più fruibile agli ascoltatori, ma non è stato manipolato né enfatizzato alcun silenzio o risata. Ma c’è di più, perché ilfattoquotidiano.it ha contestualmente pubblicato – nella stessa pagina – l’intercettazione integrale, in modo che i lettori del sito potessero avere a disposizione anche il materiale grezzo, così come l’hanno ascoltato la prima volta i cronisti autori dello scoop. Dettagli che evidentemente a Vendola non interessano o forse sceglie di dimenticare durante il suo intervento al Consiglio regionale straordinario convocato apposta per discutere dell’intercettazione pubblicata in esclusiva da questo sito.
video di Mary Tota
C’è da dire che il governatore è in buona compagnia, perché anche Michele Losappio, capogruppo Sel alla Regione Puglia, dimentica un paio di dettagli fondamentali tanto da derubricare il pezzo del Fatto in “una cosa organizzata da estremisti grillini” e non in una notizia che qualunque giornalista ha il dovere di pubblicare. A proposito di Movimento 5 Stelle, Losappio dovrebbe ricordare che un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo invitava simpatizzanti e attivisti 5 Stelle a non comprare più il Fatto Quotidiano perché scritto da “falsi amici”. Il motivo? La pubblicazione di notizie non gradite alla galassia grillina.
Per il resto l’assemblea pugliese è stata un’occasione perduta. Nonostante il Consiglio si sia protratto per ben 8 ore, quasi mai si è voluti entrare nel merito della questione che la pubblicazione di quell’audio impone: le parole di Vendola, la sua confidenza con Archinà, il tono confidenziale e compiaciuto è politicamente opportuno, oppure no? L’unico a dare una risposta è l’assessore Leo Caroli: “Le relazioni industriali sono fatte di relazioni umane, che si realizzano anche con telefonate di questo tipo, per inseguire gli interlocutori, portarli a un dibattito e raggiungere l’obiettivo”. Un’opinione discutibile, certo, ma che almeno entra nel merito della questione. Invece la sfiancante seduta s’è dilungata su ben altro. Vendola ha prodotto un pamphlet di 23 pagine (più un centinaio di allegati) per dimostrare il corretto operato della sua giunta dal 2005 a oggi. Pamphlet letto riga per riga – episodio anomalo per un oratore della riconosciuta abilità di Vendola – nel quale parla di “bolla di diffamazione” e indica, senza nominarli, alcuni ambientalisti legati esclusivamente alla loro bandiera.
Nessuna mozione di sfiducia dall’opposizione. Nessuna mozione di fiducia dalla maggioranza. Con interventi straordinari come quello di Francesco Damone del Gruppo misto che parla di “intercettazione estorta mentre vige ancora il segreto istruttorio”. Senza sapere che gli atti dell’inchiesta che, fra gli altri, vede indagato anche Vendola, erano stati depositati il giorno prima.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.